Con uno scritto di Paolo Lagazzi
“Rispetto al cammino che ho cercato di raccontare, Colori e altri colori ci si offre come un dono, a suo modo, sorprendente. Nulla di ciò che l’autore ha visto, vissuto, intuito e scritto negli anni è rinnegato: specialmente la sezione finale delle Dediche dispiega ancora un’acuta, graffiante consapevolezza dell’irrealtà generale, dell’assenza di fondamenti in un mondo in cui il tempo è morto e lo spazio “pare zoppo”, della miseria in cui la poesia annaspa. (Tra i testi offerti a poeti o ad artisti con cui Dall’Aglio intrattiene dei rapporti speciali spicca quello, di un lancinante pathos tragico, per l’indimenticabile Gianfranco Palmery.) Eppure il libro ci trasporta, nel suo insieme, oltre questa amarezza. Abbandonandosi subito al bisogno di risalire alle proprie origini, di ritrovare la sua casa antica fasciata di verde muschio, le impronte nei campi, le voci conosciute, e in esse i segni di un’età ancora intatta, di una verità piccola e immensa, il poeta apre la propria voce a vibrazioni delicatissime, a una freschezza inedita di riverberi, scintille, cromie…
Il suono delle chiavi
allarma i cani. Guardano
con occhi supplici
muovendo appena la coda indecisa.
Temono la casa vuota
e il tempo dell’attesa
come un lamento infinito.
Sarà un’ora o forse un giorno o forse sempre.
Il tempo si dilata,
niente trascorre
niente lo riempie.
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Fabrizio Dall’Aglio, “Colori e altri colori”, con uno scritto di Paolo Lagazzi, Passigli 2014(12,50€)
Fabrizio Dell’Aglio è nato a Reggio Emilia il 30 novembre 1955. Le sue precedenti raccolte sono: “Quaderno per Caterina” (con un’acquaforte di Arnoldo Ciarrocchi, Libreria Prandi, (1984); “Versi del fronte immaginario” (con un’acquaforte di Franco Rognoni), Libreria Prandi, (1987); “La strage e altre poesie 1975-1982”, con uno scritto di Valerio Nardoni, Il Girasole, (2004); “Hic et nunc” (presentazione di Mario Luzi, Passigli, (1999);
“L’altra luna. Poesie 2000-2006, presentazione di Mario Specchio, Passigli Editore, Firenze (2006). Queste due ultime raccolte sono state pubblicate in Spagna, rispettivamente, dagli editori Huerga y Fierro (2008) e Igitur (2012), entrambe nella traduzione di Sarah Pelusi e del Taller de Traduccion Literaria de la Universidad de la Laguna. “Hic et nunc” è attualmente in corso di pubblicazione, nella traduzione di Nadja Dobnik, per l’editore sloveno Hisa Poezjie.