A Reggio Emilia, “Vola alta parola”

titos patrikios, maurizio cucchi, guido montiNella foto, Maurizio Cucchi, Titos Patrikios, Guido Monti 

DAL 3 LUGLIO NEL CORTILE DELLA BIBLIOTECA PANIZZI 
QUATTRO SERATE DI POESIA OGNI VENERDÌ DEL MESE DI LUGLIO
 

La rassegna, a cura di Guido Monti, vede protagonisti grandi poeti italiani, che dialogheranno moderati dai critici letterari Roberto Galaverni e Alberto Bertoni.

Titos Patrikios in dialogo con Maurizio Cucchi (3 luglio), Milo De Angelis ed Emilio Rentocchini (10 luglio) in dialogo con Alberto Bertoni, Franco Buffoni e Mario Santagostini (17 luglio), Roberto Mussapi  (24 luglio) in dialogo con Roberto Galaverni .

La grande poesia torna protagonista a Reggio Emilia. Lo fa per il secondo anno consecutivo, forte del successo e della grande partecipazione dell’anno passato, all’interno del cartellone di “Restate”, consolidato e articolato programma di attività ed eventi dedicati a chi resta in città, promosso dal Comune di Reggio Emilia.

Intitolata Vola alta parola, la rassegna si dipanerà lungo tutto il mese di luglio: quattro appuntamenti, ogni venerdì alle 21.30, per assaporare il fresco delle serate estive cullati dall’ascolto della parola poetica nel cortile della biblioteca Panizzi. 

Il ciclo di incontri è curato da Guido Monti, poeta e critico letterario, attualmente collaboratore alle pagine culturali della Gazzetta di Parma: “Vola alta parola vedrà succedersi grandissimi poeti di rilievo nazionale, e non solo, che hanno declinazioni molto diverse nel sentire e nello scrivere. 

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Aprirà la rassegna Titos Patrikios il 3 luglio: intendiamo così dare rilievo alla Grecia, oggi che questa nazione sta attraversando un momento di grave crisi economica ed è vista da molti come un inutile fardello. La cultura greca è stata ed è ancora fondamentale per l’Europa, che le è debitrice. Oggi sempre più spesso si assiste ad una disgregazione del tessuto della nostra società sempre più violenta: per questo è importante dare spazio alle arti e alla parola poetica, perché più lo si fa, più la cultura democratica di un popolo si espande. La poesia è sempre critica politica dell’esistente: il poeta non è mai in una torre d’avorio perso nelle sue elucubrazioni, ma fa parte della comunità e ne rappresenta una voce critica”. 

Gli incontri, tutti a ingresso libero, saranno moderati dal poeta Maurizio Cucchi e dai critici letterari Roberto Galaverni, attualmente collaboratore alle pagine culturali del Corriere della Sera e dei programmi di RadioTre Rai e della Radio Svizzera Italiana, e da Alberto Bertoni, autore di poesie e docente di Letteratura italiana contemporanea e di Prosa e generi narrativi del Novecento all’Università di Bologna.   

Si parte il 3 luglio nel cortile della biblioteca Panizzi alle 21.30 con Titos Patrikios, classe 1928, oggi considerato il poeta nazionale della Grecia.

Da sempre politicamente, civilmente e culturalmente impegnato, – durante l’occupazione na­zifascista ha partecipato alla Resistenza rischiando l’esecuzione, successivamente è stato confinato, si è laureato in Giurisprudenza all’università di Atene, è diventato avvocato e giornalista, ha vissuto, studiato e lavorato come ricercatore al Centre National de la Re­cherche Scientifique e come consulente all’Unesco a Parigi e alla FAO a Roma – Patrikios ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche in Italia, tra cui il Premio Brancati, Zafferana Etnea 2007, Premio Letterario Internazionale l’Aquila-Carispac 2009, Premio internazionale di Poesia Civile di Vercelli 2009, Premio Feronia Città di Fiano 2011. Protagonista della serata questa volta come moderatore sarà anche Maurizio Cucchi, già direttore del mensile Poesia (1989-1991), vincitore per la sua opera Malaspina (Mondadori, 2013) del premio Bagutta, attualmente collaboratore alle pagine culturali de La Stampa, l’Avvenire, e QN Quotidiano Nazionale. 

Il 10 luglio è la volta di Milo De Angelis, traduttore dal francese e dalle lingue classiche e autore di poesie tra cuiSomiglianze (Guanda, 1976), Millime­tri (Einaudi, 1983), Terra del viso (Mondadori), 1985), Distante un padre (Mondadori, 1989), Biografia somma­ria (Mondadori, 1999), Tema dell’addio (Mondadori, 2005), Quell’andarsene nel buio dei cortili(Mondadori, 2010), Incontri e agguati (Mondadori, 2015) ed Emilio Rentocchini, autore tra l’altro di Ottave (Garzanti, 2001), Gior­ni in prova (Donzelli, 2005), Del perfetto amore (Don­zelli, 2008), Recordare, con Roberto Alperoli e Alberto Bertoni, (Incontri, 2011), Ovviare alla bellezza (Aliberti, 2012), Stanze di confine (Il Fiorino, 2014). 

Il 17 luglio saranno presenti Franco Buffoni, autore di numerose raccolte di poesia, traduttore, docente universitario, fondatore nel 1989 e tuttora direttore del semestrale di teoria e pratica della traduzione lette­raria Testo a fronte e Mario Santagostini, traduttore, poeta e collaboratore alle pagine letterarie e artistiche di vari quotidiani e periodici. L’ultimo appuntamento della rassegna è in programma il 24 luglio, e vedrà protagonista Roberto Mussapi: poeta e drammaturgo, è anche autore di saggi, di traduzioni da autori classici e contemporanei e di opere narrative. La rassegna Vola alta parola è realizzata in collaborazione con Fondazione Pietro Manodori e sostenuta da Borea, Credito Cooperativo Reggiano e Iren Rinnovabili.
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Gli incontri si tengono nel cortile della Biblioteca Panizzi alle ore 21.30. L’ingresso è libero e limitato ai posti disponibili. 
Per informazioni: 0522 456084, www.bibliotecapanizzi.it.

Titos_PatrikiosTITOS PATRIKIOSTitos Patrikios, figlio di due noti attori del teatro greco, è nato ad Atene nel 1928. Durante l’occupazione na­zifascista ha partecipato alla Resistenza e nel 1944 ha rischiato l’esecuzione. Dal 1951 al 1954 è stato confinato nelle isole di Makrònissos e di Àghiostratis, e dal 1954 al 1959 ha vissuto ad Atene come «confinato in congedo». Laureato in Giurisprudenza all’Università di Atene, è diventato avvocato, lavorando anche come giornalista. Molto attivo nel campo culturale, è stato, nel 1954, fra i fondatori dell’importante rivista letteraria “Epitheòrisi Technis”. Dal 1959 al 1964 è stato a Parigi dove ha stu­diato Sociologia e Filosofia a l’École des Hautes Études e ha lavorato come ricercatore al Centre National de la Re­cherche Scientifique. Nel 1967, all’avvento della dittatu­ra dei colonnelli, sfuggendo all’arresto, lascia la Grecia e vive a Parigi, dove lavora come consulente all’Unesco, e a Roma, dove lavora alla FAO. Dal 1976 vive ad Atene. Dopo l’esordio come poeta nel 1943 sulla rivista stu­dentesca “Xekìnima tis Niòtis”, la sua prima raccolta di versi, Strada sterrata, risale al 1954. Seguirono le raccolte Apprendistato (1963), Fermata a richiesta (1975), Poesie, I (1976), Mare promesso (1977), Controversie (1981), Specchi a fronte (1988), Deformazioni (1989), Apprendis­tato, ancora (1991), Il piacere delle dilazioni (1992), Po­esie I, II, III (1988), La resistenza dei fatti (2000), La Porta dei Leoni (2002), Il nuovo tracciato (2007), Poesie, IV (2007), Brama d’amore che scioglie le membra (2008), La casa (2009), Convivenza col presente (2011), La poesia ti trova (2012). Ha tradotto in greco, tra gli altri, testi di Spinoza, Lukàcs, Hannah Arendt, Walt Whitman, Ma­jakowskij, Neruda, Saint-John Perse, Éluard, Aragon, Brecht, Balzac, Stendhal, Valéry. Sue poesie sono state pubblicate in tutti i paesi europei e in Messico, Cile, Brasile, Egitto, Marocco, Cina. Due sue raccolte sono state tradotte in Francia (Altérations, Parigi 1991; Ap­prentissage, Parigi 1996); due in Germania (Spiegelbilder, Colonia 1993; Das Hans, Berlino 2010). Un’antologia di suoi versi è pubblicata negli Stati Uniti (The Lions’ Gate, 2006). Un’ampia antologia delle sue poesie tra­ dotte in italiano da Nicola Crocetti, La resistenza dei fatti, è uscita nel 2007 in Italia da Crocetti Editore. Il libro La casa e altre poesie, con testo greco a fronte e traduzione dello stesso Crocetti, è stato pubblicato nel 2009 da In­terlinea è del 2013 Le parole nude sempre da Intrelinea. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti da Patrikios in Italia si ricorda il Premio Brancati, Zafferana Etnea 2007, Premio Letterario Internazionale l’Aquila-Carispac 2009, Premio internazionale di Poesia Civile di Vercelli 2009, Premio Feronia Città di Fiano 2011. Nel 2004 il presi­dente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per il suo contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra l’Italia e la Grecia.

NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE

 

Alberto Bertoni (Modena 1955) è autore – in poesia – dei libri Lettere stagionali (1996, nota di Giovanni Giudici); Tatì (1999, omaggio in versi di Gianni D’Elia); Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000 (2000, intervento di Roberto Barbolini); Le cose dopo (2003, postfazione di Andrea Bat­tistini); Ho visto perdere Varenne (2006, prefazione di Niva Lorenzini); Ricordi di Alzheimer (2008, con una lettera in versi pavanesi di Francesco Guccini, e 2012); Il letto vuoto (2012) e Traversate (2014, prefazione di Paolo Vale­sio). Suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, russo e ceco, mentre in spagnolo ha pubblicato l’antologia El guardián del lugar (2012, con un saggio di Pier Damiano Ori). Professore di Letteratura italiana contemporanea e di Prosa e generi narrativi del Novecento nell’Università di Bologna, dirige per Book Editore le collane di poesia “Fuoricasa” e “Quaderni di Fuoricasa”, è consulente scien­tifico del “PoesiaFestival” delle Terre dei Castelli attorno a Modena e membro di alcune giurie di premi letterari. Dal 2008 al 2010 – insieme con Biancamaria Frabotta – ha cu­rato il Diario critico dell’Almanacco dello Specchio Mon­dadori. Sul piano saggistico è autore e curatore di diversi ar­ticoli e libri, tra cui i Taccuini 1915-1921 di F.T. Marinetti (1987), Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (1995, Premio Russo e Premio Croce 1996), La poesia come si legge e come si scrive (2006), il “Meridiano” dei Romanzi di Alberto Bevilacqua (2010), La poesia contem­poranea (2012) e Montale, in conclusione (2014). E’ inoltre autore – con Gian Mario Anselmi – del saggio dedicato alla letteratura dell’Emilia e della Romagna nella Letteratura italiana Einaudi curata da Alberto Asor Rosa (1989).

 

Franco BuffoniFranco Buffoni (Gallarate 1948), – foto Dino Ignani – vive a Roma. Esor­disce come poeta nel 1978 su “Paragone” presentato da Giovanni Raboni. Ha pubblicato le raccolte di po­esia Nell’acqua degli occhi (Guanda 1979), I tre desideri (San Marco dei Giustiniani 1984), Quaranta a quindici (Crocetti 1987), Scuola di Atene (Arzanà 1991), Adidas. Poesie scelte 1975-1990 (Pieraldo editore 1993), Suora carmelitana (Guanda 1997), Songs of Spring (Marcos y Marcos 1999), Il profilo del Rosa (Mondadori 2000), Theios (Interlinea 2001), Del Maestro in bottega (Empiria 2002), Guerra (Mondadori 2005), Noi e loro (Donzelli 2008), Roma (Guanda 2009), Jucci (Mondadori 2014). L’Oscar Poesie 1975-2012 (Mondadori 2012) raccoglie la sua opera poetica. Nel 1989 ha fondato e tuttora diri­ge il semestrale di teoria e pratica della traduzione lette­raria “Testo a fronte”. Per Marcos y Marcos ha curato i volumi Ritmologia (2002) e La traduzione del testo poetico (2004). Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici in­glesi (2005) e curato opere di Byron, Coleridge, Wilde, Kipling. Per Marcos y Marcos ha tradotto Una piccola tabaccheria. Quaderno di traduzioni (2012, Premio Tor­re dell’orologio). È autore dei saggi Con il testo a fronte. Indagine sul tradurre e l’essere tradotti (Interlinea 2007), L’ipotesi di Malin. Studio su Auden (Marcos y Marcos 2007) e Mid Atlantic. Teatro e poesia nel Novecento anglo­americano (Effigie 2007); dei pamphlet Più luce, padre (Sossella, 2006) e Laico alfabeto (Transeuropa 2010) e dei romanzi Reperto 74 (Zona 2008), Zamel (Marcos y Marcos 2009), Il servo di Byron (Fazi 2012), La casa di via Palestro (Marcos y Marcos 2014).

 

Maurizio CucchiMaurizio Cucchi è nato a Milano nel 1945, dove vive. Si laurea all’università cattolica con una tesi su Nelo Risi e Zanzotto. Per anni opera come consulente editoriale, critico letterario e traduttore (Stendhal, Lamartine, Flau­bert, Villiers de Isle-Adam, Prévert, Mallarmé, Malher­be, Balzac e Jean Renoir). Già direttore del mensile Poesia (1989-1991), attualmente collabora alle pagine culturali de La Stampa, l’Avvenire, e QN Quotidiano Nazionale. Ha anche curato tra gli altri, opere di Edgar Allan Poe, C. S. Lewis, Georges Brassens, Federico García Lorca, Konstan­tinos Kavafis, Nazim Hikmet, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Teofilo Folengo, Federigo Tozzi, Mario Luzi. Si impone alla critica e al pubblico già con la prima raccolta Il disperso (Mondadori 1976; nuova ed. in Guanda,1994), Le meraviglie dell’acqua (Mondadori,1980), Glenn (San Marco dei Giustinaiani, 1982, Premio Viareggio), Il fi­gurante (scelta di versi 1971-1985), Donna del gioco (Mondadori,1987), La luce del distacco (Guanda, 1990), Po­esia della fonte (Mondadori, 1993, Premio Montale), L’ulti­mo viaggio di Glenn (Mondadori, 1999), Poesie 1965-2000 (Mondadori 2001), Per un secondo o un secolo (Mondadori, 2003), Jeanne d’Arc e il suo doppio (Guanda, 2008), Vite pulviscolari (Mondadori, 2009), Malaspina (Mondado­ri, 2013, Premio Bagutta), Rebus Macabro (Edb edizioni, 2014) che si compone di testi inediti e introvabili.

Ha raccolto saggi ed articoli in Cronache di poesia del Nove­cento, curato il Dizionario della poesia italiana (Mondadori, 1983 e 1990), e con Antonio Riccardi l’ Almanacco dello specchio (2006-2012). Con Stefano Giovanardi ha scelto i testi dell’antologia Poeti italiani del secondo Novecento (I Meridiani, Mondadori 1998, Oscar 2004), oltre a collabo­rare per Mondadori alla collana de “Lo specchio”.

Nel 2005, sempre per Mondadori è uscito il suo primo romanzo, Il male è nelle cose, seguito nel 2007 dalla sua se­conda opera narrativa, La traversata di Milano e nel 2011 da La maschera ritratto. L’ultimo romanzo, L’indifferenza dell’assassino (2012) è stato edito da Guanda. È del 2015 Il ritmo di Milano – Un indigeno turista a zonzo per la città, (Milano, Meravigli editore).

 

MiloDeAngelisMilo De Angelis è nato nel 1951 a Milano, dove inse­gna in un carcere di massima sicurezza.

Ha pubblicato Somiglianze (Guanda, 1976), Millime­tri (Einaudi, 1983), Terra del viso (Mondadori), 1985), Distante un padre (Mondadori, 1989), Biografia somma­ria (Mondadori, 1999), Tema dell’addio (Mondadori, 2005), Quell’andarsene nel buio dei cortili (Mondadori, 2010), Incontri e agguati (Mondadori, 2015). Ha scrit­to un racconto fiabesco (La corsa dei mantelli, Guanda, 1979, ristampato da Marcos y Marcos nel 2011) e un volume di saggi (Poesia e destino, Cappelli, 1982). Ha tradotto dal francese e dalle lingue classiche: Baude­laire, Blanchot, Drieu La Rochelle, Eschilo, Lucrezio, Antologia Palatina. Nel 2008, presso La Vita Felice, è uscito Colloqui sulla poesia, dove appaiono le sue prin­cipali interviste, a cura di Isabella Vincentini. Nello stesso anno viene pubblicato un volume che raccoglie tutta la sua opera in versi (Poesie, Oscar Mondadori, a cura di Eraldo Affinati).

 

Roberto Galaverni è nato a Modena nel 1964. Critico letterario, dopo aver collaborato per lungo tempo con Alias-il manifesto, scrive ora per le pagine culturali del Corriere della Sera, con particolare riguardo alla poesia. È collaboratore dei programmi di RadioTre Rai e della Radio Svizzera Italiana. Svolge una consistente attività come insegnante o conferenziere in master, convegni, scuole di scrittura creativa, corsi di aggiornamento e seminari sulla letteratura. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Nuovi poeti italiani contemporanei (Guaraldi, 1996), Contemporary Italian Poets («MPT», Londra, 1999) I luoghi dei poeti (Palomar, 2001), Dopo la poesia. Saggi sui contemporanei (Fazi Editore, 2002), Passaggio sul mare (Archinto, 2002), Il canto magnanimo (con Massimo Raffaeli; peQuod, 2005), Il poeta è un cavaliere Jedi. Una difesa della poesia (Fazi Editore, 2006), Italo.log, Antologia di poesia italiana contemporanea (con Theresia Prammer; www.satt.org/italo-log, Berlino, 2009-2010).

 

Guido Monti (San Benedetto del Tronto nel 1971), si è laureto all’Università degli studi di Bologna. Suoi testi sono presenti in “Almanacco dello specchio” (Monda­dori 2009), “Italian Poetry Review” (2013), “Paragone” (2013), “Nuovi Argomenti” (Mondadori 2014). Ha pubblicato tra l’altro Millenario inverno (Book edi­tore, 2007), Accademico di nessuna accademia, conversa­zioni con Gianni Scalia (Marietti, 2010), Fa freddo nella storia (Stampa 2009, 2014). Già redattore della rivista “In forma di parole”, collabora alle pagine culturali della “Gazzetta di Parma” e di diverse riviste.

Ha diretto nel 2013 per il Teatro Sociale di Gualtieri La vita in versi e dal 2014 Vola alta parola per il Comune di Reggio Emilia.

 

Roberto MussapiRoberto Mussapi, nato a Cuneo nel 1952, vive a Mi­lano. Poeta e drammaturgo, è anche autore di saggi, di traduzioni da autori classici e contemporanei e di opere narrative. Tra i più recenti volumi ricordiamo Il testimone (teatro, Jaca Book, 2007) La stoffa dell’ombra e delle cose (poesia, Mondadori, 2007), Volare (Feltrinelli, 2008), l’audiolibro La grande poesia del mondo (Salani, 2010) dove sceglie, traduce e legge poeti da Omero a Yeats. Sempre per Salani il poemetto illustrato Il capitano del mio mare (2012) e Le metamorfosi (2012), racconto del capolavoro di Ovidio. La sua opera poetica è raccolta nel volume Le poesie (Ponte alle Grazie, 2014, Presentazione Wole Soyinka, Saggio introduttivo Yves Bonnefoy, a cura di Francesco Napoli).

 
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Emilio RentocchiniEmilio Rentocchini è nato a Sassuolo nel 1949. Ha pubblicato tra l’altro Ottave (Garzanti, 2001), Gior­ni in prova (Donzelli, 2005), Del perfetto amore (Don­zelli, 2008), Recordare, con Roberto Alperoli e Alberto Bertoni, (Incontri, 2011), Ovviare alla bellezza (Aliberti, 2012), Stanze di confine (Il Fiorino, 2014).

Daria Menozzi gli ha dedicato il documentario Giorni in prova. Emilio Rentocchini poeta a Sassuolo (Vivo Film 2006).

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Mario SantagostiniMario Santagostini è nato a Milano, dove ha sempre vissuto, nel 1951. Ha pubblicato, tra l’altro, Uscire di Città (Ghisoni, 1972, Stampa, 2012), Come rosata linea (Società di poesia, 1981), L’Olimpiade del ’40 (Mon­dadori, 1994), Nuove Poesie (Nuova Editrice Magenta 1999), L’idea del bene (Guanda, 2001), La vita (Lie­tocolle, 2004), Versi del malanimo (Mondadori, 2007), A. (Lietocolle, 2010), Felicità senza soggetto (Mondado­ri, 2014). Ha inoltre scritto il saggio Manuale del poeta (Oscar Mondadori, 1986) e curato l’antologia I poeti di vent’anni (Stampa, 2000). Ha tradotto dal latino (Inni Ambrosiani, Inni cistercensi) e dal tedesco (Chamisso, Goethe, Kleist). Ha collaborato e collabora alle pagine letterarie e artistiche di vari quotidiani e periodici. Le sue poesie sono raccolte in numerose antologie della po­esia italiana del Novecento e sono state tradotte in varie lingue.

 

 

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