di Stefano Serusi
Alcuni anni fa mi è stata restituita una cartella di stampe lasciata in Accademia; su di essa una docente aveva scritto “lavoro di un ragazzo”. Quelle parole, così generiche eppure altrettanto evocative, avevano inconsapevolmente creato un personaggio che si prestava alle narrazioni spesso presenti nel mio lavoro d’artista.
Invitato da Lorena Carboni a commentare con delle immagini le sue poesie ora composte in questo libro, all’entusiasmo si è aggiunto alla prima lettura lo stupore di ritrovare tra le sue parole quella figura cercata per anni. Nei versi di Lorena “il ragazzo” non è soltanto l’amico Edmondo, citato e qui presente nelle fotografie, ma è la sua stessa scrittura ad avvalersi di un registro contemporaneamente distante e curioso come potrebbe essere quello di chi attraversa “il rumore della vita” senza ancora avere sentito il peso del corpo. Un’immagine sottilmente androgina – il genere di chi scrive ce lo dirà un solo verso – che irradia una luce volutamente flebile su ciò che la circonda, nella convinzione forse, che l’azione comporti una forma di giudizio sulle cose.
ESTRATTI DA: “LA MIA SOLA CASA”
Di Lorena Carboni, con immagini di Stefano Serusi
(AM&D Edizioni, 2015) euro 8,00
II
Che il corpo da farsi resti lì
inalterabile dentro.
A garanzia della sua resilienza
un continuo cambiamento di
posizione, verificabile
nell’ingombro che gli spetta.
O nel punto più profondo
dove implode e inverte la materia
per diventare spirito o una sua proiezione.
O pura liturgia dell’ora media:
io confido, custodisco e ti cerco
nell’idea di una reciproca visione.
III
Che il corpo da farsi resti lì.
Rado e perforabile
Mentre aderosce alla cose più dure.
Fuori brilla a regime,
nel fulgore di fili scoperti
e poi gira tra le macchine in ferma,
preso dentro cambia sfondo.
IV
Ciò che non accade lo si rimanda,
convalida quello che è reale
ora dislocato in un posto vicino.
Sovraintende dall’alto una mano
sporge dal finestrino.
Segna un reticolo tratteggiato e mette tutti
dentro: con gli occhi lucidi a chiedere fusione,
protezione, nessun abbellimento.
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Biografie
Lorena Carboni vive e lavora a Milano. Collabora come autrice e traduttrice a Radio Montecarlo. Con Guido Oldani ha creato il Festival “Traghetti di poesia”. Con la stessa
casa editrice ha pubblicato la raccolta “Vivaio”.
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Stefano Serusi, artista, vive e lavora a Milano. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, dedicando una certa attenzione al suo territorio d’origine, la Sardegna. Confrontandosi sin dall’inizio della sua ricerca con ambienti molto connotati, il suo lavoro si è sviluppato quasi naturalmente in progetti site specific, in cui l’analisi e la suggestione delle forme architettoniche siano il principio per la definizione di un percorso narrativo all’interno dello spazio.