In un’intervista del 2009 Jan Fabre spiegava: «Sto rileggendo tutte le tragedie greche: in qualche anno realizzerò uno spettacolo della durata di 24 ore». Il momento è arrivato, “Mount Olympus” debutterà in prima italiana festeggiando per un giorno e una notte il trentennale del Romaeuropa Festival.
Al teatro Argentina di Roma, dalle ore 19 di sabato 17 ottobre alle ore 19 di domenica 18 ottobre 2015. Ininterrottamente.
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TEATRO ARGENTINA
Largo di Torre Argentina, 52
00186
Roma
Fin dal suo debutto negli anni Ottanta del secolo scorso, Fabre si è sentito a suo agio con le maratone teatrali, con “Mount Olympus”, però, raggiunge non solo una durata eccezionale, ma anche un obiettivo inusitato: un’immensa memoria in forma teatrale, che ricomponga la letteratura tragica e il senso del tragico della Grecia Antica.
I testi sono collazionati dai classici e riscritti e miscelati da Jeroen Olyslaegers in un flusso in cui, via via, si infiltrano nuove storie. Il tutto è funzionale a creare una macchina scenica demoniaca, notturna e diurna, che apre un varco tra la materia antica e la modernità, come nello stile di Fabre. Un’ode all’immaginazione per 27 interpreti -tra musicisti, danzatori e attori-, una fusione totale tra le arti che affonda le sue radici in un mondo mitico dominato dalla penombra per dipanarsi poi nel tempo: satiri e ninfe incontrano gli uomini e gli dei dell’età barocca, tra il germogliare del pensiero e l’incendio delle passioni.
Se la nostra cultura ha le sue radici nell’Antica Grecia, nei suoi miti, nella sua filosofia, nei suoi sogni, in “Mount Olympus” s’incrociano i destini di eroi ed eroine delle guerra di Troia, insieme a Medea, Antigone, Prometeo, Edipo ed Electra, prima che fossero intercettati dalla psicoanalisi. Deliberatamente è ricomposta l’unità aristotelica di tempo e luogo: secondo il filosofo greco, le storie narrate nelle tragedie dovevano articolarsi in un unico posto, dall’alba al tramonto. Fabre ne reinterpreta il pensiero, invitando lo spettatore a immergersi per 24 ore in un solo luogo: un universo teatrale incandescente.
Interpreti
Lore Borreman, Katrien Bruyneel, Annabelle Chambon, Cédric Charron, Renée Copraij, Anny Czupper, Els Deceukelier, Barbara De Coninck, Piet Defrancq, Mélissa Guérin, Stella Höttler, Sven Jakir, Ivana Jozic, Marina Kaptijn, Gustav Koenigs, Sarah Lutz, Moreno Perna, Gilles Polet, Pietro Quadrino, Antony Rizzi, Matteo Sedda, Merel Severs, Kasper Vandenberghe, Lies Vandewege, Andrew Van Ostade, Marc Moon van Overmeir, Fabienne Vegt
Ideazione, Regia Jan Fabre
Coreografia Jan Fabre e i danzatori
Testi Jeroen Olyslaegers, Jan Fabre
Musiche Dag Taeldeman
Drammaturgia Miet Martens
Assistente alla regia Floria Lomme
Luci Jan Fabre, Helmut Van den Meersschaut
Costumi Jan Fabre, Kasia Mielczarek
Fotografia Sam De Mol
Partecipazione alla drammaturgia Hans-Thies Lehmann, Luk Van den Dries, Freddy Decreus
Direttore di produzione Ilka De Wilde
Foto © Phil Griffin
Performer Gustav Koenigs