Franco Buffoni, “O Germania”

 

Buffoni, O Germania 180

 Può la poesia aiutarci a capire qualcosa di più sull’Europa moderna, dove sembrano dominare solo sterili leggi economiche e l’unità di pensiero è ancora un miraggio? Lo crede Franco Bufffoni, che dedica una riflessione in versi e prosa alla nazione oggi più potente del continente, rivelandone difetti nascosti ma anche pregi insospettabili: «Oggi che la Germania / non è più il mostro accucciato / che ho conosciuto nell’infanzia, / oggi che è tornata arrogante / e la sua / meticolosità nell’efficienza / mi appare per quel che è / – nevrosi da obbedienza – / io le ripeto: quieta, zitta, a cuccia. / già hai dato il meglio, non strafare». Annota Buffoni: «Più delle mie parole valgano quelle dell’ex ministro degli esteri tedesco Fischer, che nel 2012, valutando l’atteggiamento del suo paese nei confronti dell’unione, sentenziò: “con queste politiche, e soprattutto con questo approccio solo economico-finanziario ai problemi politici, la Germania rischia di affossare l’intera Europa per la terza volta in un secolo”». Franco Buffoni in questo libro cerca dunque la sfida maggiore: quella di volgere lo sdegno in poesia.

UN BRANO DEL LIBRO 

«O Germania robusto paese 
Dove da Como ci si trasferiva 
Per studiare chimica e filosofia 
Elementi di siderurgia. E del lavoro 
Scientifica organizzazione»
 

Franco Buffoni, nato a Gallarate nel 1948, vive a Roma. Tra i suoi libri di poesia: Suora carmelitana (Guanda, 1997), Il profilo del Rosa (Mondadori, 2000), Theios (Interlinea, 2001), Guerra (Mondadori 2005), Noi e loro (Donzelli 2008), Roma (Guanda 2009), Jucci(Mondadori 2014). Nel 2012 è uscito da Mondadori l’Oscar Poesie 1975-2012. Tra i suoi romanzi: Più luce, padre (Sossella 2006), Zamel (Marcos y Marcos 2009), Il servo di Byron(Fazi 2012), La casa di via Palestro (Marcos y Marcos 2014). Tra i suoi saggi: L’ipotesi di Malin (Marcos y Marcos 2007), Con il testo a fronte (Interlinea 2007). Dirige il semestrale “Testo a fronte”.

 

 

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