Il pontile di Musile di Piave, luogo di nascita di Roberto Soldà
Anche forse quando
Ardua equazione
da tempo l’onda travolge.
Ma pur senza petali
il fiore ha ricettacolo
fiore rimane.
A chi poeta nasce
muore l’animo poeta
anche forse quando
il sole tramonta i vèrsi?
Azzurro il pàthos
negli occhi traspare
indelebile
sempre oppresso.
Clandestino
Clandestino forse nacqui
quando il cordone recise
chi fuori del mondo
m’ha lasciato.
Ma è canto
il fremito azzurro
nei cristalli di silenzio.
E al sole
rapisce lo sguardo
sulla neve
anche solo il riflesso.
Se in questa terra non c’è spazio
sogno l’ignoto
questo viaggio clandestino
e tanto per vivere ci basta.
Senza ali
Ora che profondo
anche il cuore
morde il gelo
ora
che oltre il limitare
ogni ruscello
mi sembra un inverno
opaco di ghiaccio
ora perché
a volare
più non m’insegni
padre
con zoccoli azzurri
e senza ali?
Figlia d’azzurro cobalto
Presso il tuo,
il tuo soltanto,
– Cosmo azzurro profumato –
corre il mio confine.
Chi figlia ti crebbe del Cosmo,
figlia d’azzurro cobalto ti volle…
il tuo amore è una colomba in volo
un sussurro
un fremito d’onda rapita al mare.
All’azzurro tuo di cobalto
nessuno, mai per sempre,
alcuna gemma potrà trafugare.
Un angelo solitario
t’insegnò come si desta il vento,
come risvegliare
la luna nella sera assente.
E stormi di rondini
ti porteranno all’alba il sole
pescato nel canale.
___
Roberto Soldà. Nato a Musile di Piave (VE) nel 1942 e, laureatosi in Chimica all’Università di Padova, si è dedicato all’insegnamento di tale disciplina nella Scuola Media Superiore fino all’anno 2003. Dal 1972 è residente a Codroipo (UD). Tuttora è attivo come autore di articoli relativi alla ricerca nella Didattica Chimica, che continua ad appassionarlo. Ma, accanto alla passione per l’insegnamento e la didattica, ha sempre coltivato l’amore per la poesia, la letteratura e la pittura, perché gli ha permesso e seguita a permettergli di realizzare ciò che lo psicologo americano Maslow definisce il bisogno di autorealizzazione di ogni persona. Ha tenuto alcune mostre personali e ha partecipato a diverse esposizioni collettive. Nell’ambito della poesia ha pubblicato: Le stagioni del calicantus (Campanotto editore, Udine 1986) , In cucurbita d’alambicco (Campanotto Editore, Udine 2011) , Sempreverde d’alloro (Edizioni Helicon, Arezzo 2014) e alcune poesie in riviste e antologie. Sia nell’ambito della pittura che in quello della poesia ha ottenuto alcuni premi e riconoscimenti.