Gabriella Musetti, “La manutezione dei sentimenti”

musetti30 (1)Nota di Luigia Sorrentino

In quest’opera della maturità Gabriella Musetti mette rigorosamente sotto controllo i sentimenti. Non che nelle precedenti raccolte questo non fosse già avvenuto, ma leggendo  “La manutenzione dei sentimenti“, il riscontro di questa verità è ancora più evidente. In questo libro, più che negli altri, l’autrice cerca, nella perfezione della composizione dei testi, uno schema  formale  all’interno del quale scrivere la sua personale biografia. Un percorso difficile per un poeta, qui perfettamente riuscito.   L’autrice è ben consapevole di questa difficoltà, tant’è che a un certo punto del libro, scrive  : “la confessione pubblica di questioni private è parola che rasenta l’atto spudorato e chiede energia sufficiente, quando non va in cerca di esibizione, è comunque una esposizione giocata sulla necessità del dire, se da una singola vita scaturisce come pegno. ma anche si dispone  nella scia dei temi interroganti una generazione di donne adulte, domanda innovativa di ripensare il tempo che avanza.”  La Musetti, quindi, attraverso quest’opera “sulla necessità del dire” , si interroga su tutta una generazione di intellettuali donne, attiviste convinte del pensiero femminile, che da anni, proprio attraverso il linguaggio della poesia, si batte per il riconoscimento e la parità dei diritti della donna.

 

ESTRATTI
Da: “La manutenzione dei sentimenti” di Gabriella Musetti, Samuele Editore, 2015 (euro 11,00)

 

Da: PASSAGGI IBRIDATI

L’autobiografia di una persona
si inscrive anche in un gesto
non pensato
un rapido girarsi degli occhi
scappato via
il tono della voce
colto a sorpresa
non solo nelle parole
che in differenti modi estrena
nell’intenzione spressa lucida
così palese

 

 

PUNTI DI VISTA

I

L’eterno femminino
è un delirio maschile
la donna come se fosse una sola
fissata là – con lo spillone
sotto vetro – farfalla rara
eternamente uguale a sé

II

t’ho amato per un momento
aspettavo un segno
minimo/uno sguardo/ uno sfioramento
casuale tocco delle dita
seduti così vicini che l’alito
solfeggia il lobo
ma tu hai detto:
che devo fare?
amico, non sta a me dire
se non sai resta pure dove sei

III

non c’è niente di scontato
nel venire al mondo
scoprendo di essere donna
– dice – e poi avanza:
tiratevi su
molto è da fare

IV

non voglio stare più vicina
alla Natura – per la mia anatomica
conformazione neppure penso
che la Natura sia più reale
di una maschera

che rompicapo

 

 

Gabriella-MusettiGabriella Musetti, nata a Genova è vissuta in molte città italiane e anche all’estero. Attualmente vive a Trieste. Dal 2000 organizza e dirige “Residenze Estive” Incontri internazionali di poeti e scrittori a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia. Dirige la rivista “Almanacco del Ramo d’Oro, Nuova serie” semestrale di poesia e cultura. Dirige le collane “Sillabario in versi” ed “Elicriso. Storie e narrazioni di Donne” del Ramo d’Oro Editore di Trieste. Si è occupata di saggistica per la scuola e di scrittura delle donne. Collabora a fiverse riviste nazionali. E’ socia della Società Italiana delle Letterate. Ha recentemente fondato, insieme ad altre, la casa editrice Vita Activa.
Ultime pubblicazioni: Sconfinamenti. Confini, passaggi, soglie nella scrittura delle donne (Il Ramo d’Oro Edizioni, 2008 a cura di A. Chemello, G. Musetti); Racconti triestini. Antologia di scrittrici contemporanee (Arbor Librorum, 2012), Guida sentimentale di Trieste (Vita Activa, 2014), Dice Alice. Percezioni e storie di donne (Vita Activia, 2015). In poesia: Obliquo resta il tempo, (Lietocolle, 2015), A chi di dovere (La Fenice, 2007), Beli Andjeo (Il Ramo d’Oro Edizioni, 2009), Le sorelle (La Vita Felice, 2013).

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