A Cicciano gli studenti incontrano la poesia di Maram al-Masri

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(Nella foto la poetessa siriana Maram al-Masri)

Nota di Carlangelo Mauro

Al Liceo Linguistico e Scientifico “Enrico Medi” di Cicciano in provincia di Napoli, riprendono il 25 gennaio 2016 le iniziative culturali destinate agli studenti per arricchire e integrare la didattica scolastica. Alle Lezioni magistrali di letteratura contemporanea tenute da alcuni fra i maggiori italianisti, si affianca ora il progetto “Voci dal mondo. A colloquio con i poeti”, curato da Pasquale Amato, Carlangelo Mauro e Rosanna Napolitano. Un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Liceo, la Casa della Poesia di Baronissi, diretta da Sergio Jagulli e l’Associazione Culturale Internazionale Edizioni Sinestesie di Avellino, diretta da Carlo Santoli.

“Voci dal mondo” intende far conoscere agli studenti autori di diverse nazionalità e favorire uno scambio interculturale. Allo studio dei classici canonici e imprescindibili va ad affiancarsi l’analisi di testi di poeti contemporanei.

Quattro gli incontri finora previsti: si comincia dalla “voce” di Maram al-Masri, poetessa siriana che sarà protagonista del reading di lunedì 25 gennaio alle ore 10.20. Interverrà l’esperto di geopolitica Antonio Trinchese.

Maram al-Masri vive esule a Parigi dal 1982, non ‘ben vista’ dal regime di Assad. Ha pubblicato nel 1984 a Damasco il primo libro dal titolo “Ti minaccio con una colomba bianca”, seguito da “Ciliegia rossa su piastrelle bianche”, pubblicato a Tunisi, cui seguono vari volumi: “Ti guardo”, pubblicato a Beirut nel 2000, tradotto in vari paesi e pubblicato in italiano da Multimedia Edizioni che ha tradotto nel 2011 con il titolo “Anime scalze” anche il quarto volume “Les âmes aux pieds nus”, pubblicato in Francia. L’ultimo libro è “Arriva nuda la libertà” tradotto dall’arabo. In particolare sugli ultimi due ultimi libri, ispirati, rispettivamente, da storie vere di violenza sulle donne e dalla rivolta in Siria contro la dittatura di Assad, sarà incentrato l’incontro. L’autrice nella autoprefazione ad “Anime scalze” si è detta “incredibilmente sorpresa” quando in Francia un’allieva, sentendo le parole della poesia “Una donna come me” di Maram, “è riuscita a parlare della violenza subita”. Così nella presentazione del secondo libro la poetessa indica numeri che parlano da soli e che sono oggi in tragico aumento: “Fino a questo giorno di marzo 2014 ci sono stati più di 250.000 vittime e 8 milioni di profughi. Difficile menzionare tutti i nomi benché avrei voglia di scrivere i loro nomi su ogni pagina. Ci sono i civili, e non dimentico i soldati dell’esercito regolare anch’essi intrappolati in questa violenza. Soprattutto non dimenticare nessuno”. Una poesia quella di Maram al-Mrasi che non dimentica e che è in qualche modo utile se serve a farci riflettere su atrocità cui sembriamo da tempo esserci, indifferentemente, abituati fino a quando non ci toccano da vicino.

Seguiranno, nei mesi successivi, un reding organizzato dagli studenti, sul libro di Izet Sarajlić “Qualcuno ha suonato”, con proiezioni video del poeta serbo-croato, grande amico di Erri De Luca, scomparso a Sarajevo nel 2002 e con la partecipazione straordinaria di Sinan Gudzevic, curatore e traduttore del volume.

Poi i giovani studenti inconteranno il poeta Bruno Galluccio con il suo ultimo libro, Misura dello zero. Galluccio, dopo la rivelazione di Verticali, continua ad unire, in un binomio inscindibile, poesia e scienza (in particolare fisica e matematica).

Il quarto incontro sarà con Jack Hirshmann, poeta statunitense, inizialmente vicino alla Beat generation ma presto distaccatosene per proseguire un suo percorso controcorrente di contestazione e impegno sociale, fondato sulla «capacità di commuoversi e di partecipare concretamente alle povertà e ai disagi dei più deboli». Durante l’incontro il poeta presenterà l’antologia “Volevo che voi lo sapeste”, selezione di 50 anni di scrittura poetica.

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