Valentina Pinza, “Il pane del giorno prima”

 

valentina_pinzaValentina Pinza (nello scatto di Valentina Gaglione) è nata a Ravenna nel 1982, laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2008 è attualmente  libera professionista nel campo delle arti visive.
Dalla seconda metà degli anni duemila partecipa occasionalmente a concorsi, letture pubbliche e azioni poetiche.
Una sua silloge è stata pubblicata sul numero 77 di Atelier.
Vive e lavora a Bologna.

 

Primo amore, naturalmente

Era amore, ma non ce ne eravamo accorti
nessuno di noi lo sapeva
sono passati gli anni
abbastanza
da dimenticarci tutto, respiri e tutto il resto,
quelle magliette le abbiamo buttate
estati ed estati fa
forse già l’anno dopo;
quella notte a guardare le stelle
chi dice che i desideri siano soli?
Niente doveva cambiare
e invece, naturalmente, siamo cambiati
cresciuti, occupiamo molto più spazio nel mondo
anche se ho l’impressione di esserci rarefatti;
quella notte una madre ci disse,
pensate: crescerete e vi dimenticherete
gli uni degli altri
adesso siete giovani
ma le cose cambiano
disse
qualcosa del genere
e aveva ragione, naturalmente.
Che dire, io
quella notte
la odiai con tutta me stessa.
Vi amo amcora
anche se non ricordo i vostri vestiti
le vostre voci, i vostri gesti
quello che resta del tempo e delle parole
sono solo io;
amore è attenzione, dicono
amore è ricordare
ma amare è dimenticare
e restare.

Da: “Il pane del giorno prima”, di Valentina Pinza, Ladolfi Editore, 2015

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