La chiave di vetro apparve nel 1970 come un’opera decisamente insolita, seppure in linea con l’idea di antinaturalismo e di svecchiamento invocata dalle avanguardie. Era un testo che guardava all’Europa, direttamente e senza mediazione alcuna: lo sguardo dello scrittore si apriva alla contaminazione, e questa, che rimane oggi il punto di forza più convincente di quell’esordio, nonché la struttura evidente del libro, fu con ogni probabilità anche la causa di un’incertezza, sul piano della ricezione. […] Non c’è alcun soggetto in fiamme, ma il ritorno pieno, e problematico, di quello che Debenedetti aveva definito «il personaggio uomo».
Dalla nota di Roberto Deidier
Per festeggiare gli 80 anni di Elio Pecora martedì 5 aprile 2016 Marisa Di Iorio presenta al pubblico la riedizione de “La chiave di vetro” la prima opera di poesia del poeta campano. L’appuntamento è a Roma alle Edizioni Empiria di Via Baccina 79 alle ore 18.00.
Salvatore Zambataro alla fisarmonica, Pierfrancesco Ambrogio clarinetto e voce.
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Elio Pecora, nato nel 1936 a Sant’Arsenio (SA), vive da un quarantennio a Roma. Ha pubblicato libri di poesia, prosa, teatro, saggistica e libri per l’infanzia. Ha curato antologie di poesia italiana contemporanea e dirige la rivista internazionale “Poeti e Poesia”. Tra i suoi libri ricordiamo Poesie 1975-1995, Empirìa 1997; Favole dal giardino,Empirìa 2004; Simmetrie, Mondadori 2007 Bruno Conte, artista figurativo, scrittore. Tra il 1959 e il 1962 elabora in una ricerca parallela immagini comprendenti testi poetici. Successivamente si svolge in modo separato la sua attività letteraria. Nel lavoro figurativo definisce attraverso il tempo una scelta oggettuale essenziale metafisica. Caratteristici i suoi libri lignei e “paginari” a parete. Partecipa a Biennali di Venezia, Quadriennali di Roma, mostre di tendenza anche internazionali come “Libri d’artista” al Moma di New York. È in corso una sua mostra al Mart di Trento Rovereto.