In Italia, paese in cui molti scrivono poesie, ma pochissimi le leggono, Szymborska piace. Da questa semplice, perfino banale constatazione, è nato il progetto di questo libro. Nobel per la Letteratura 1996, nel nostro paese la poetessa polacca ha conquistato decine di migliaia di lettori.
A tutt’oggi i suoi versi e la sua figura vengono frequentemente citati sulla stampa, alla radio e alla TV, in canzoni e spettacoli teatrali, graphic novel e centinaia di siti web, blog e video. Una simile popolarità ha spinto la critica a percepire questa “presa” sui lettori come una salutare reazione ai vizi di certa nostra poesia. In questa raccolta di saggi, la prima dedicata in Italia all’opera della poetessa polacca, ci si è interrogati su quali siano gli elementi propulsivi di questo consenso condiviso e sul perché la poesia di Szymborska, malgrado, o forse proprio a causa della fama di autrice non complessa, in Italia abbia finora stimolato scarse letture critiche.
Ben lontani da un generico e corale applauso, i contributi qui raccolti sono vari per punto di vista e valutazione, dimostrando quanto possa essere personale, perfino imprevedibile e labirintica la lettura della poesia di Szymborska.
Accanto a un intervento del traduttore di Szymborska Pietro Marchesani, vengono proposti ai lettori anche due inediti della poetessa: in copertina un collage “italiano” ispirato alla Torre di Pisa, in appendice una poesia del 1985, mai apparsa in Italia, Dialettica e Arte.
Con i contributi di: Alfonso Berardinelli, Donatella Bremer, Anna Maria Carpi, Paolo Febbraro, Roberto Galaverni, Ewa Lipska, Pietro Marchesani, Jaroslaw Mikolajeski, Laura Novati, Michal Rusinek, Giovanna Tomassucci.
“Szymborska, la gioia di leggere”, Lettori, poeti, critici, è un libro a cura di Donatella Bremer e Giovanna Tomassucci, Pisa University Press 2016 (€ 15,00).
____
Donatella Bremer è Professore Associato di Lingua tedesca presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, ha partecipato nel 1996 alla fondazione dell’associazione Onomastica & Letteratura ed è co-direttore della rivista «il Nome nel testo» e della collana di studi onomastici Nominatio. Le sue ricerche abbracciano, oltre alla linguistica onomastica, la storia della lingua tedesca di epoca tardo-medievale.
_____
Giovanna Tomassucci è Docente di Letteratura polacca all’Università di Pisa. Nei suoi studi si è interessata alla prosa e alla poesia del Novecento polacco. Suoi studi e traduzioni di poesia polacca sono apparsi anche su riviste o antologie («L’ottavo giorno», «Alfabeta», Quaderni di Stilb, L’annuario mondiale della poesia, “Lo Straniero”) e siti web (L’ospite ingrato, L’imperfetta ellisse). Ha scritto anche sulla cultura ebraica del Novecento e sul rapporto con la cultura polacca di Angelo Maria Ripellino e Franco Fortini. Alcune sue versioni di poesie di Wisława Szymborska sono apparse in «Stilb» (1981) e «Repubblica» (2012).