OPERA PRIMA
a cura di Luigia Sorrentino
Dalla Prefazione di Davide Rondoni
Cosa è questa poesia sospesa tra il liceo e l’abisso? Questa voce che porta con sé senza vergogna (e perché dovrebbe?) insegnamenti ginnasiali, vocalità e costruzioni primo novecentesche, sperdimenti foscoliani (siamo in zona Pavia no?) e deviazioni, radicali e fulminanti osservazioni sulla vita contemporanea?
Ha un talento – lo dice anche Loi nella sua notarella da segugio. Ma non basta il talento mai. Occorre altro. Ok, certo il lavoro. E qui ce n’è parecchio. Letture molte e molto orecchio, e corpo a corpo con molti poeti, dall’antichità alla migliore tradizione italiana. Ma il talento e il lavoro non bastano per fare un poeta. Occorre un’altra cosa. Occorre il pianto. E si fottano tutti i letterati dal ciglio asciutto che credono che la poesia sia combinare parole e citazioni. Occorre il pianto. Occorre avere – come si intravvede in queste pagine – una figura troppo magra che ti ferisce, un destino che ti strappa il cuore. […]
“Come parlare di un poeta alla sua prima esperienza? Quello che subito colpisce è la profondità del suo sentire e la scioltezza della sua espressione. Si rimane sempre colti da una partecipazione intima al realismo da cui forma le sue parole. Naturalmente, come va detto dell’autore, lo scrivere esige tanto lavoro e però il suo fare nel sentire delinea un ottimo destino.”
Franco Loi
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[Chi ha cesellato i tramonti]
Chi ha cesellato i tramonti
che stregano ogni giorno questa scena?
la loro amara bellezza
tanto grave e nota ai cirri
cosa imprime al giorno attonito?
Perché da quegli scalini
declina un pianto singhiozzato?
Chi è morto? Chi ha amato?
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[Cos’era?]
Cos’era?
Nulla,
il suono del tempo che stride
e il pianto dei boschi a Natale –
in autunno,
il silenzio sui fossi di nebbia,
provincia bigotta e distratta
che piange nel cuore del mondo.
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[La notte divorzia da sé]
La notte divorzia da sé
cadendo in veli di lino
come coriandoli a carnevale.
le strade si doran di fresco,
si sente l’acqua negli scoli;
dimmi la senti la frutta, li vedi i colori?
Ecco t’appare così l’Aurora
come la Musa che in bocca ha una rosa
come il dolce che in vita
assapori.
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Rudy Toffanetti (1994) vive a Lacchiarella (Milano). Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Berchet a Milano, studia lettere antiche all’Università di Pavia. Al liceo ha vinto tra gli altri il premio nazionale di poesia “G. Marconi”. È autore di testi teatrali e ha conseguito il diploma d’attore presso la scuola di teatro di Studionovecento. Dal 2015 è volontario attivo presso la Croce Rossa Italiana. Sul confine è la sua prima opera pubblicata.