I 107 incontri con la prosa e la poesia di Tomaso Kemeny (Edizioni del Verri, 2014, pp. 170) sono la rievocazione di altrettanti incontri con personaggi di sbalorditiva diversità, dal genuino, quando non bizzarro, stile di comportamento tanto da potere risultare modelli di vita in quest’epoca di narcisismo di massa. La scrittura qui si manifesta nella coesistenza pacifica tra senso e nonsenso destando l’arte della parodia a un’originale forma di umorismo onirico in grado di assumere le andature del grottesco, del paradossale e del sublime. I personaggi per lo più appaiono come clandestini, delle vere e proprie istigazioni alla pienezza esistenziale e all’appagamento in un’epoca di profonda stanchezza. Tra questi transfughi s’intrufolano personaggi come ‘l’ultimo dei poeti’, una ‘donna barbuta’, ‘Garcìa Lorca’ e ‘Giuda’. L’autore non ci nega neppure l’attesa di un incontro con Dio. Alcuni personaggi si presentano sia in prosa che in poesia, poiché non esiste una sola via per salvare certi eventi dall’oblio.
UN ESTRATTO DAL LIBRO
INCONTRO CON DIO
Prima del tramonto affogo nel tempo
aperto a scandalose
introspezioni: mi sento Principe
dell’Ignoto, artificiere vano,
commediante ipnotizzato
dalle viscide vipere
annidate nelle profondità
per spuntare all’improvviso
in forma di parole
a dire che le cose non possono restare
così, con le porte chiuse per me
dal lieben Gott:
né mi sento destinato
alla deportazione
nel campo dei defunti
in attesa di giudizio.
Nulla di più modesto e irritante
per me dell’Angelo Inquisitore che mi
interroga sul mio pormi
in testa ai condottieri
del piacere. La verità è
che ogni sorriso dell’Amata
m’inonda dello sfolgorio
di un Dio procreatore eterno
della belleza certa in cielo e in terre.
Amen.
Tomaso Kemeny (Budapest 1938) come anglista ha pubblicato libri, saggi, articoli sull’opera di Ch. Marlowe, W. Shakespeare, Coleridge, Shelley, Byron, Lewis Carroll, Dylan Thomas, Pound e James Joyce. Ha pubblicato dieci libri di poesia, tra cui Il libro dell’angelo (1991), La Transilvania liberata (2005), Poemetto gastronomico e altri nutrimenti (2011), Una scintilla d’oro a Castiglione Olona e altre poesie (2014). È uno dei fondatori del Movimento Internazionale Mitomodernista e della “Casa della Poesia “ di Milano.