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In questa raccolta poetica, i versi ricostruiscono la storia involontaria, l’unica vera Storia in cui ogni singolo individuo (con i suoi affetti e le sue ossessioni, i suoi slanci e le sue ricadute, i suoi sogni e i suoi nodi irrisolti) possa e voglia riconoscersi e che è Storia anche di ogni paesaggio che attraversa la strada degli uomini, cioè di ciascuna parte della natura. Di questa realtà Sato è un cantore mosso da un’inquietudine nervosa che lo spinge appunto a cercare senza riposo le ragioni dell’autenticità. Il tutto espresso, con particolare leggerezza e fluidità, in una lingua reinterpretata con intonazioni personali che danno al verso la misura di un racconto.
- ESTRATTIE il tempo di traverso si piegaE il tempo di traverso si piega
e sviene fra le lacune
d’acque che dormono
fra le foglie.Oltre tutto il moto
ora si ferma,
contemplando i viaggi da lontano.
Senz’ombra
un dettato di nuvole osservail faro che pulsa ai naviganti.**E’ qui la nostra anima
che abbiamo lasciato
incustodita nel culto del corpo
il nostro Dio che amiamo più
di noi stessi e di tutte le cose
che sono in cielo e in terra.Ha trovato nell’acqua rovescia
il posto giusto
per mostrarsi a chi non vede
e mentre i corpi si susseguono sempre più belli
lei aspetta che le orme del sole
mostrino l’ombra e la luce i battiti del cuore, quando batte;
come cerchi nell’acqua
passeggera.**Sento l’esistere un fardello,
il vuoto forse è miglior
cosa che forzare i piani
e salire oltre le voci
che tendono a sbiadire.
Così perfetta è la via
a chi rimane al centro
non ha speranze d’altro
e mai deve sviare
che per pena avrebbe il male.
Non quel male che l’inferno brama
ma di non essere nel giro
che toglie luce al cuore.
Pur d’avere colme le reti.**Se tu nuvola mi accompagni
e il tuo bianco è una curva
che da sopra mi avvolge,
non temerò alcun male
dai passaggi veloci della vita.Lì fra i tuoi disegni
le dissoluzioni sono gocce
e altro non chiedi se non di cadere
e a chi ti ama doni gli occhi
per vedere il mondo
un piccolo granello.Tienimi allora con te
non temo le terre e le vie polverose
e sarò felice di vivere
anche solo un giorno fra le tue braccia.**
Se caro è lo sguardo non visto
da una parola scritta il poi
quando si vedranno
gli occhi uno sull’altro
e le mani senza toccarsi
ma solo sfiorandosi
nelle altezze del cuore.E lì
spolverando dalle età
i sensi incistati
in promesse dissolte,
verranno raggi l’un l’altro
e bianchi con le ali schiuseangeli.
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Giovanni Sato è nato nel 1958 a Padova dove vive. E’ oculista specializzato nella riabilitazione visiva dell’ipovisione al Centro Oculistico San Paolo di Padova. Fa parte del gruppo letterario Formica Nera ed è socio della Società Dante Alighieri. In poesia ha pubblicato: Intonazioni , Panda Edizioni, 1995; Vibrazioni di luce, Panda Edizioni collana Il canzoniere, 2010; Il realismo della luce, CLEUP collana Poesia, 2010; Percezioni, CLEUP collana Poesia, 2011; Canzoni nel mezzo dell’amore, Panda Edizioni, 2012; La trasparenza dell’ombra, CLEUP collana Poesia, 2013; Geografia interiore, edizioni Biblioteca dei Leoni, collana Poesie, 2014; La solitudine del cielo, edizioni Biblioteca dei Leoni, collana Poesie, 2015.