Entrare nella macchia e non uscirne più. Cosa
fatta a vent’anni, vicini ancora i camini: la
taverna a due passi. Poi il sentiero si perde, e
dopo un volo subitaneo d’anni, duramente
irrompe coscienza d’autunno…
Entrare nella macchia e non uscirne più.
Accade s’avveri: dormire in mezzo al fogliame,
colloquiare coi ricci, fuggire i passi uditi a
notte al confine: troppo oltre condotto il pudore
d’una vita vissuta via dallo sciame…
Entrare nella macchia e non uscirne più.
Reciso ogni patto, dimenticato il contratto. Il
mondo visto dal folto è più atroce, la commedia
più vera: solo giunge d’un tratto pietà, e i Troni
non fanno più paura…
Da: Cronache dalla macchia Gigamesh Edizioni, 2015
Emidio Montini nasce nel 1954 in una valle del Bresciano al tonfo delle pale di un vecchio Mulino. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni poetiche, tra cui: Poesie (1987); A colloquio con l’Angelo (1990); Mutamenti e Identità (1992); Cassandra la Bella e altre cose (2002); il romanzo breve Il Panico e la Grazia (2008); Uodishallo, Diario Africano (2009); La Moneta a noi donata (2010); Parola di Scriba (2011); Non un grido fra le palme (2013); I Vecchi di Colono (2015).