«È scritto in versi, sì, questo libro, però tratta argomenti che riguardano tutti, non solo noi uomini di questo mondo, ma anche quelli di altri mondi, quell’umanità celeste che cominciamo a intravedere dietro i nuovi pianeti extrasolari che ogni giorno scopriamo osservando il cielo, con precisione sempre maggiore. E questa comunità universale, che appare come un grande coro, ci dice forse quello che è ognuno di noi nel suo piccolo, che è poi quello che più ci sta a cuore: cosa siamo e perché ognuno di noi, piccola goccia di un grande mare, è venuto proprio in un certo punto del tempo, e non in un altro, e qual è la relazione tra noi e il tempo (tutto è tempo ci dice la scienza, anche lo spazio). E perché, se quella piccola goccia non ci fosse, non solo il mare non sarebbe lo stesso (cosa facile da comprendere), ma tutto il mare verrebbe a mancare. Insomma di queste cose parla Cieli celesti, e forse, oltre a farci positivamente riflettere sulla vita, può alleviare il nostro terrore della morte, come ad esempio conoscere la fisica dell’aria può alleviare la paura di volare».
Claudio Damiani
ESTRATTI Da: “Cieli celesti” di Claudio Damiani, Fazi, 2017
Vieni fra le mie braccia, amore mio
tu che cammini nella notte,
che tu sei smarrita nel bosco,
vieni fra le mie braccia, e addormentati,
era me che cercavi, senza saperlo,
t’eri persa nel bosco
e eri piena di paura.
**
E se il nostro sonno eterno
fosse un dormire insieme?
Se dormissimo – d’accordo – per sempre
ma non soli, ma insieme?
Come in una caverna
tanti orsi in letargo.
Dormire con i più grandi spiriti,
con le principesse più belle.
**
Tutti questi cieli
li dipingo per te,
questi alberi, queste fronde fitte
e queste rocce, con queste verdure e muschi
e queste pietre sparse
e queste grotte, anche, le dipingo per te
e quel sentiero tra le rocce e il bosco
e quella casa piccola, abbandonata,
con quegli alberi inselvatichiti
dove puoi rimostrati
e puoi vedere, in lontananza, il mare,
questa casa bella
la dipingo per te.
Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. Vive a Rignano Flaminio, nei pressi di Roma. Ha pubblicato le raccolte poetiche Fraturno (Abete,1987), La mia casa (Pegaso, 1994, Premio Dario Bellezza), La miniera (Fazi, 1997, Premio Metauro), Eroi (Fazi, 2000, Premio Montale), Attorno al fuoco (Avagliano, 2006, Premio Mario Luzi), Sognando Li Po (Marietti, 2008, Premio Lerici Pea), Poesie, a cura di Marco Lodoli, 2010, (Premio Laurentum) Il fico sulla fortezza (Fazi, 2012, Premio Camaiore, Premio Brancati). Nel 2016 è uscito il saggio La difficile facilità, Appunti per un laboratorio di poesia, Lantana Editore.