*
Contro una soglia buia
saremo reclamati
da una voce antecedente
inchiodati
a un silenzio che scava
nemmeno noi capaci
di pensare la morte che siamo
*
Di questo niente
spartito scheggia a scheggia nelle notti
io conservo, di te in me,
il memento estremo, un angolo di voce
la sola crepa visitata dal respiro.
«Non è che un lembo, questa vita,
una piega scura dove apro i chiodi
il passaggio di una stella
che mi esaudisce in piedi, un muro, un nodo
una nuca aperta contro cui pregare
invocando la folgorazione»
Qui nell’indiviso, nel ferro dell’unione
batte un cuore, il sangue curva
dentro ciò che cade la luce
lascia vene nere sugli spigoli…
Non è oggi che cadremo
su quest’osso remoto, non è qui
che il vento ci troverà stanotte, che noi potremo ritornare,
non ora
non tra queste cose, non in questa vita
dentro gli occhi
che noi sapremo mai di noi
*
Bunker
Ora la notte è violenza e arsenico.
E il viola non è lutto
ma il livido che marchia il cielo,
l’oscura cicatrice che scava il sangue –
il tatuaggio, l’urto.
Ora la notte
non è detta,
la vita
non è data, non è mai venuta –
ora la fitta, la stretta
ci danno un varco,
la nostra meta vera,
la
ferita
*
io sono la luce stretta
la stella sanguinata sopra gli inseguiti
la valle e il tumulo, la tempia e il fusto
sono la veglia rotta nelle mani
l’arbusto, la meditazione
io sono il torace, il torso l’aria io
sono la montagna:
qui di me non ho che il vento
la corsa disperata in questa vita
la gabbia tersa il vetro
la tenaglia
con l’urto che li fece i vivi la parabola
la polvere il peso
e l’incendio in ognuno
per sempre
la luce spezzata
dentro il coro
il precipizio dove ho sanguinato questo
Alessandro Bellasio è nato nel 1986 a Milano, dove vive e lavora come insegnante. Laureato in Filosofia, ha tradotto dal tedesco e si è occupato di critica letteraria, in particolare di poesia contemporanea.
Suoi articoli e recensioni sono apparsi online su alcune riviste, tra le quali Nuovi Argomenti, Idra, Secretum, Noema, La Balena Bianca e Compitu re vivi.
Una scelta di testi tratti da Nel tempo e nell’urto è stata proposta nel corso della rassegna I sapienti e i fanciulli, curata da Milo De Angelis per il Teatro Out Off di Milano.
Nel tempo e nell’urto è la sua prima raccolta.