Alfred Corn

Alfred Corn

ORIZZONTALE

Luce grigia luce di pietra
luce nel mezzo della vita
mescolata alla pioggia di maestrale
vuota ammorbidisce una tela chiusa
E io? Profilo una mano con le quattro
dita a formare il pendio d’una valle
a lato il pollice col passo
del cavallo sulla scacchiera
opponibile ma non opposto
Accanto a te nulla si porrà in ordine
gli oggetti d’una vita e le memorie
o tutto scivolerà via
Voglio dire che le nostre collimano
così come cucchiai

Traduzione di Antonio Melillo

HORIZONTAL

Gray light stone light light of the middle ages
merged with the western rain
it softens curtain panels to a blank
canvas I silhouette
a hand against four fingers veed
open thumb elled
aside opposable but not opposed
it won’t not here next to
you untangle a place or time
or hold anything down
I mean when spoons match up as well as ours

 

 

QUEL CHE IL TUONO RACCONTA

Un baleno una crepa
una scheggia un barbaglio
squarci tra gli argini del cielo
serpeggia tra il quarzo giù giù
venature rigate da saracchi
rabbia inumana che percuote il cranio
una rabbia che scuote e sbatte
nel grembo fin nelle midolla
tuono che smuove muri a secco
oscurando il sole che tu credevi
potesse sfolgorare

Il folle voltolare a chiocciola
trave che frantuma porte e finestre
ulula nella camera tremando
le trame di pareti e pavimenti
nel giardino sgorgano fiumi
di fango rotolando porfidi
dalle nubi un treno si tuffa
e schianta al suolo

Si spaccano cave sane di roccia
rotolano stritolano con scosse
si fanno strada giù dalla montagna
megatoni di botti sminuzzati
l’aria gremita collassa sui timpani
ecco il rumore l’ultimo pensiero
che giunge e già ti possiede nulla
trattiene la folgore la tua morte

Traduzione di Antonio Melillo

WAHT THE THUNDER SAYS  

A crack a second and a third splinter as the dam fractures
Soundbolts spiking down through granite a dynamite
That means concussive rage detonations battering
Skull ribcage spine an earthquake high in the ramparts
Stone ramparts blocking a sun no longer strong enough to rise

The houses collapse roof skews off to one side a broken
Beam crushes doors windows in its crazed veer a drill
Screams into rooms to shiver walls timbers floor ratcheting
Through the garden spewing hoses of dirt spinning flagstones
Into the air while a tank that dives from a cloud flattens on impact

Whole quarries of rock shear off tumble smash shock their way
Off the mountain megatons of shattered booms packed stacked
On the air collapsing around your ears and what the din sounds
Out is the last thought which already owns you you and yours
Nothing holds off the thunderstone it says I am your death.

 

Alfred Corn è autore di undici libri di poesie, il più recente intitolato Unions (2015) e due romanzi, il secondo intitolato Miranda’s Book, anch’esso apparso nel 2015. Le sue due raccolte di saggi sono The Metamorphoses of Metaphor and Atlas: Selected Essays , 1989-2007. Ha ricevuto il Guggenheim, il NEA, un premio in letteratura dall’Academy of Arts and Letters e uno dall’Academy of American Poets. Ha insegnato a Yale, Columbia, Connecticut College, The University of Cincinnati e UCLA. Nel 2013 è stato nominato Life Fellow di Clare Hall, a Cambridge. Nel 2015 è stato relatore ospite del nuovo museo di Wuzhen, in Cina, dedicato al lavoro del pittore e scrittore Mu Xin. Nella primavera del 2016 Chamán Ediciones in Spagna ha pubblicato “Rocinante”, una selezione delle sue opere tradotte in spagnolo, la stessa traduzione che appare l’anno seguente in Messico con il titolo di “Antonio en el desierto”. Una nuova raccolta di saggi intitolata “Arks & Covenants” è apparsa a maggio del 2017. Nell’ottobre 2016, “Roads Taken”, una celebrazione del 40 ° anniversario del primo libro di Alfred Corn, “All Roads at Once” si è tenuta presso la Poets ‘House di New York City, e nel novembre 2017 sarà inserito nella “Hall of Fame” degli scrittori della Georgia.

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