La Biennale di Venezia ha attribuito alla danzatrice e coreografa americana Meg Stuart il Leone d’oro alla carriera e alla danzatrice e coreografa capoverdiana Marlene Monteiro Freitas il Leone d’argento. I riconoscimenti alle due artiste sono stati proposti dalla Direttrice del Settore Danza Marie Chouinard e fatti propri dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta.
Famosa per importanti improvisation projects dal segno aspro e incisivo che hanno coinvolto molteplici artisti, Meg Stuart – di New Orleans, ma da oltre vent’anni in Europa dove fonda la sua compagnia, Damaged Goods, a Bruxelles – è autrice di assoli, coreografie d’ensemble, installazioni site-specific ospitati anche in gallerie e mostre come Documenta X di Kassel.
Meg Stuart è premiata per aver “saputo sviluppare un nuovo linguaggio e un nuovo metodo ad ogni creazione, collaborando con artisti appartenenti a differenti discipline e muovendosi tra danza e teatro. Attraverso l’improvvisazione (aspetto fondamentale della sua pratica) la Stuart ha saputo esplorare stati fisici ed emotivi e il ricordo degli stessi. Cercando sempre nuovi contesti e nuovi territori in cui muoversi, il suo lavoro si ridefinisce costantemente” (dalla motivazione).
Considerata fra i migliori talenti della sua generazione, Marlene Monteiro Freitas è stata la sorpresa delle ultime stagioni con la sua presenza elettrizzante e la forza dionisiaca dei suoi spettacoli. Interessata alla “metamorfosi” e alla “deformazione” – probabile eco della tradizione carnevalesca della sua isola natale, Capo Verde – “gli ibridi creati dalla Freitas sfidano musicalmente e gioiosamente i limiti dell’esteticamente corretto. Lavorando sulle emozioni più che sui sensi, le sue coreografie aprono l’immaginario alla sfrenata molteplicità dell’io” (dalla motivazione).
Il Leone d’oro alla carriera sarà consegnato il 22 giugno in apertura del 12ewimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea; per questa occasione Meg Stuart e Damaged Goods presenteranno la rivisitazione di Built to Last (2012), coreografia che trova ispirazione nella monumentalità della musica classica e contemporanea.
Il Leone d’argento sarà consegnato il 28 giugno: per questa occasione Marlene Monteiro Freitas presenterà il suo ultimo lavoro, Bacchae – Prelude to a Purge, originale rilettura del tragico mito euripideo interpretato dalla sua compagnia di dodici danzatori e musicisti.
Il 12.esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia si svolgerà dal 22 giugno all’1 luglio 2018.
In passato il Leone d’oro alla carriera per la Danza era stato attribuito a Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Steve Paxton (2014), Anne Teresa De Keersmaeker (2015); Maguy Marin (2016); Lucinda Childs (2017).
Il Leone d’argento, dedicato alle promesse della danza o a quelle istituzioni che si sono distinte nel far crescere nuovi talenti, è stato attribuito in passato al Performing Arts Research and Training Studios di Anne Teresa De Keersmaker (2010), a Michele Di Stefano (2014), a Dana Michel (2017).