Mi poso sul sentiero,
oltre il tumulo di terra
sul quale è cresciuta l’erba
e qualcuno lascia un fiore.
La pioggia, sputata dal vento
sulle foglie tonde di betulla
che volteggiano e cadono incerte,
è per me, rapace,
non per il visitatore.
Io vedo la Voronka che fuma
al mattino, le ciminiere.
Sono il falco che veglia non visto
la tomba del suo signore.
Da “Caratteri“, Passigli, 2018
Annelisa Alleva è nata e vive a Roma. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Mesi (Galleria Centofiorini, 1996), Chi varca questa porta e altre poesie (Il Bulino, 1998), Lettera in forma di sonetto (Il Labirinto, 1998), Astri e sassi (Atelier Arte, 1999), Aria di cerimonia (Galleria Centofiorini, 2000), L’oro ereditato (Il Labirinto, 2002), Istinto e spettri (Jaca Book, 2003), e La casa rotta (Jaca Book, 2010, Premio Sandro Penna) e A memoria/ Naizust’, uscito in italiano e russo a San Pietroburgo nel 2016. Sue poesie sono presenti in antologia e tradotte in diverse lingue. Ha tradotto classici dal russo (Anna Karenina, Mondadori, 1997; i Romanzi e racconti di Puškin, Garzanti, 1990) e curato un’antologia di poeti russi contemporanei (Poeti russi oggi, Libri Scheiwiller, 2008). Nel 2013 è uscita la sua raccolta di saggi e ricordi: Lo spettacolo della memoria, (Quodlibet).