Umberto Fiori, “Il conoscente”

Umberto Fiori

Umberto Fiori torna in libreria con un nuovo racconto in versi

È vero: ci sono giorni
che le vostre parole più care e buone
mi suonano come insulti,
giorni che dal mattino alla sera il sole
splende contro di me
come contro un ritaglio di lamiera:
non mi si parla senza avere
diritto in faccia
il suo abbaglio tremendo. Ci sono volte
che mi trovate là,
fermo, freddo
come l’avanzo nel piatto.
Non vi ascolto, non alzo nemmeno gli occhi.

È che ho la testa piena
di una scena che ho visto
tanti anni fa.

Da Il conoscente di Umberto Fiori, Marcos y Marcos, 2019

IL LIBRO

Un personaggio riemerso dal passato. Ridicolo e insinuante, arrogante e mellifluo. ll retro del mondo, i misteri: la storia italiana del secolo scorso, delle utopie, delle stragi. Un viaggio lungo le bellezze della penisola, fin ‘dietro le cose’. L’ineffabile, potentissimo signor Olindo. La malattia, la cura. Un’isola fumante. Una gara di insulti. Una canoa, un antico bassorilievo. Selva, la femmina che seduce e si restringe. Il confronto finale.
Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno – e per certi aspetti un incubo,  un’allucinazione – il cui protagonista porta lo stesso nome e cognome dell’autore. Il suo ambiguo antagonista – il Conoscente: mestatore politico, tuttologo rampante, infine tartufesco ‘guaritore’ – lo lusinga e lo provoca, lo trascina attraverso una serie di incontri che dovrebbero ammaestrarlo, rivelargli ciò che si ostina a ignorare, e finiscono invece per stordirlo e confonderlo. La verità, in questa storia, è un segreto osceno che si esibisce e si sottrae, un enigma di cui il Conoscente pretende di avere in pugno la chiave. ‘Umberto Fiori’  affronta i vari incontri come ci si sottopone a una serie di prove d’iniziazione nelle favole. Solo, senza amici, assediato da un’umanità grottesca e spocchiosa, riuscirà alla fine a sfuggire alla presa del suo mefistofelico terapeuta?

BIOGRAFIA

Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Vive a Milano. Negli anni ’70 ha fatto parte degli Stormy Six, uno dei gruppi storici del rock italiano. In seguito ha collaborato con il compositore Luca Francesconi, per il quale ha scritto due libretti d’opera (Scene e Ballata) e numerosi altri testi. È autore di saggi sulla musica (Scrivere con la voce, 2003) e di un romanzo breve, La vera storia di Boy Bantàm (2007). Le sue raccolte poetiche sono: Case (S. Marco dei Giustiniani, 1986) e, per Marcos y Marcos, Esempi (1992), Chiarimenti (1995), Parlare al muro (con immagini del pittore Marco Petrus, 1996), Tutti (1998), La bella vista (2002) e La poesia è un fischio – Saggi 1986-2006 (2007).

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