“La guerra è all’esterno ma si svolge dentro le mie viscere”
dice la poesia.
E tu lettore, non nasconderti dietro la lingua. Nasconditi
dentro di lei e non temere. La paura offende la tua identità.
È meglio per il poeta in un mondo come questo invadere
le sue fortezze e attaccare i suoi sogni.
È come se sentissi un uomo gridare: no, non ho bisogno
di essere uomo.
Amiamo i riflessi dell’ombra, ci vediamo ciò che traduce
i nostri fini:
la vita è vana, la lingua è casa della saggezza.
Ma
nessuno padroneggia questa lingua.
*
Scendono segnali per costruire muri di separazione tra il pane
e il grano
scendono domande: perché, o farabutto, non hai pregato
quando eri nel ventre di tua madre?
O mujahid, alzati e sgozzalo.
*
Non siamo noi che camminiamo sulla strada, è la strada che
rotola sopra di noi come cieca inondazione verso la sua
infernale sorgente.
Non avanzo, arretro, mi lacero, non inventiamo un altro
corpo, ma ricomponiamo le nostre spoglie.
*
Il vuoto?
Il vuoto non è all’esterno. Non nelle cose
né nelle parole.
Il vuoto è nelle mie membra e nei miei luoghi.
Le mie cellule in questo momento sono come schiuma
sulla mia pelle.
Il dubbio è la mia luce abbagliante.
È per questo che il vuoto mi insegna ad addomesticare la
morte
e ad addestrare i cavalli delle sue passioni?
Per questo mi inizia ai misteri della rinascita?
Certo
il vuoto è un primo abbozzo della costruzione dell’invisibile
specie dei suoi paradisi promessi.
Adonis, da “Prendimi, Caos, nelle tue braccia”, Poeti della fenice, Ugo Guanda editore, aprile 2019 (traduzione dall’arabo di Fawzi Al Delmi)
Ali Ahmed Saïd Esber, è uno dei più importanti poeti e intellettuali del mondo arabo. Nato in un villaggio siriano nel 1930 da una famiglia di origine contadina, ha compiuto gli studi universitari a Damasco, laureandosi in Filosofia. Successivamente si è trasferito a Beirut dove ha lavorato come insegnante e giornalista. Ora vive a Parigi. La sua opera è stata insignita di numerosi premi letterari, in Francia, in Italia, In Turchia e in Libano. Nel 1999 gli è stato conferito il Premio Internazionale Nonino e nel 2002 il Premio “Ennio Flaiano” per la Letteratura, sezione Poesia. Nelle edizioni Guanda ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Memorie del vento, Cento poesie d’amore. Storia lacerata nel corpo di una donna, Singolare in forma di plurale; le raccolte di saggi La preghiera e la spada, La musica della balena azzurra, Oceano nero; il pamphlet Violenza e Islam (con Houria Abdelouahed) e Prendimi, Caos, nelle tue braccia.
La scelta dei versi di Adonis è di Giovanni Ibello