Lunedì 13 maggio 2019 ore 21.00 alla Casa della Cultura di Milano, Presentazione del libro SINDROME DEL DISTACCO E TREGUA di Maurizio Cucchi (Mondadori Editore, 2019)
Intervengono oltre all’autore:
Roberto Mussapi
Salvatore Vec
Modera:
Marina Corona
Dalla sezione FELICITA’ FRUGALE
E allora ho pensato a un personaggio, con un bisogno
crescente di viva frugalita`, di ritrovata manualita` a contatto
diretto con le cose. Cosi` ne ricordavo l’ambiente e le
occupazioni:
Attorno, nei pochi metri quadri,
operazioni al sole.
Con cura elementare alle patate, ai pomodori.
Muovendo col badile, dissodando
osserva con ribrezzo il guizzare di grossi lombrichi,
rossi, disperati. Non lontano le fragole
mature, spettacolari in primavera e ciuffi interi, grappoli
dolcissimi di ribes, a confine…
*
Forse un solitario, ma che esige un senso, un senso vivo,
strenuo, verso il pieno utilizzo reale delle risorse, per
ogni sua piccola azione, persino per ogni minuzia del suo
elementare operato. Elementare, appunto, ma non di meno
necessario, necessario… e rispetto al quale si aspettava il
conforto di un frutto.
Per carità, niente campagna, o ritorno alla natura, quella
feroce pianta carnivora. Mi piace ancora pensarlo,
vedermelo davanti, Giuseppe (questo il suo comunissimo
nome), e ammirarlo in un ritrovato mondo quasi arcaico,
o quasi senza tempo, dove la routine diventa un privilegio
e si realizza in momenti come questo:
Il tavolo ben più che grezzo: assi
male inchiodate, piuttosto; ruvide, percorse
da formiche, maggiolini,
per le giunture, sulla panca. Sotto,
alla rinfusa arnesi da lavoro, bustine di sementi,
il setaccio, qualche cassetta, barattoli incrostati.
Rudimentali recipienti d’acqua, grosse tolle
per le mani, le verdure, senza vergogna
per i pochi moschini galleggianti..
.
Sul fianco, tra i badili, le vanghe,
la carriola, una catasta di legna, quindi
lo schifo di pomodori spappolati,
quasi ormai muffi, putridi, infestati
da mosconi, zanzare, vespe ronzanti:
«Certo non li lascia in fermento per la salsa»
dici «in quello stato autentico veleno; forse
per il concime.» La vista, comunque,
davvero sconcertante, viscida…
[…]
MAURIZIO CUCCHI
Chiunque conosca la poesia di Maurizio Cucchi sa quanto sia fondamentale per questo autore, l’uso della lingua. In questa raccolta, in particolare, la voce del poeta è ustionata e, al tempo stesso, fierissima e acuta. E’ una la lingua potente, che deflagra al contatto abrasivo con la materia, spietata e irriducibile, e oppone resistenza alla biografia, alla faglia interiore e perpetua della perdita.
(Luigia Sorrentino)
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Maurizio Cucchi è nato a Milano, dove vive, il 20 settembre 1945. Poeta, ha esordito nel ’76 con Il disperso (Mondadori, nuova ed. Guanda ‘94), poi compreso, con le successive raccolte (Le meraviglie dell’acqua, 1980, Glenn, ‘82, Donna del gioco, ’87, Poesia della fonte, 93, L’ultimo viaggio di Glenn,‘99) nel riassuntivo Poesie 1965- 2000 (Oscar Mondadori 2001). Ha poi pubblicato i versi per teatro Jeanne d’Arc e il suo doppio (Guanda 2008) e le raccolte Vite pulviscolari (Mondadori 2009) e Malaspina (id. 2013). È autore dei romanzi Il male è nelle cose (id. 2005), La maschera ritratto (id.2011), L’indifferenza dell’assassino (Guanda, 2012), del volume di prose La traversata di Milano (Mondadori 2007), della raccolta di prose e versi sparsi Rebus macabro (edb, 2014). Tra i maggiori riconoscimenti si segnalano il Premio Viareggio (’83), il Premio Montale (’93) e il Premio Bagutta (2014). Ha pubblicato una raccolta di saggi e articoli: Cronache di poesia italiana (Gaffi, 2010). Ha curato, con Stefano Giovanardi, l’antologia Poeti italiani del secondo Novecento, 1945-1995 (Mondadori 1996 e 2004) Collabora con “Il Giorno”, “la Stampa” e “Avvenire” .