Stasera giovedì 20 giugno alle ore 18.30 a Milano, presso il Belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia si svolgerà la cerimonia di conferimento del Premio intitolato alla memoria di Mauro Maconi, poeta varesino scomparso a soli 43 anni nel 2001.
Il Premio, patrocinato da STAMPA 2009, casa editrice che ha proseguito il progetto editoriale nato nel 1999 da un’idea dello stesso poeta condivisa da Maurizio Cucchi e Marco Andrea Borroni, ha cadenza annuale ed è alla nona edizione.
Obiettivo del premio, a fini esclusivamente filantropici, è quello di sensibilizzare l’interesse verso la letteratura contemporanea, nonché di rendere omaggio alla memoria e al valore artistico del poeta Mauro Maconi, scomparso 17 anni fa.
La Giuria del Premio, presieduta dal poeta e critico letterario Maurizio Cucchi, è composta da Giuliana Nuvoli, Giancarlo Pontiggia, Mario Santagostini, Mary Barbara Tolusso e Valeria Poggi (segretaria con diritto di voto).
La giuria, riunitasi in data 28 maggio 2019, all’unanimità ha individuato i finalisti di seguito indicati per questa edizione, riguardante opere poetiche in lingua italiana edite tra il 1° gennaio 2018 e il 30 aprile 2019:
Sez. A – Premio Mauro Maconi
Fabrizio Bernini “Il comune salario” (Mondadori, 2018) Valerio Magrelli “Le cavie. Poesie 1980-2018” (Einaudi 2018) Emilio Zucchi “Transazione eseguita” (Passigli, 2019).
Sez. B – Premio “Mauro Maconi” – Sezione Giovani (autori nati dopo il 1° gennaio 1979)
Matteo Bianchi “Fortissimo” (Minerva, 2019)
Laura Di Corcia “In tutte le direzioni” (Pordenonelegge-LietoColle, 2018) Gabriele Galloni “Creatura breve” (Ensemble, 2018).
Il Premio ha ottenuto il Patronato della Regione Lombardia.
Saranno presenti, oltre alla giuria e agli autori finalisti, Marco Andrea Borroni, editore e promotore del Premio, e, in qualità di partner, Giuseppe Bonomi, entrambi amici di Mauro Maconi.
ALBUM VINCITORI PASSATE EDIZIONI
PREMIO 2018
Giancarlo Pontiggiaa “Il moto delle cose” (Mondadori, 2017)
Maria Borio “L’altro limite” (LietoColle/Pordenonelegge, 2017) – Sezione Giovani
PREMIO 2017
Gian Mario Villalta “Telepatia” (LietoColle/Pordenonelegge, 2016) Marco Corsi “Pronomi personali” (Interlinea, 2017) – Sezione Giovani
PREMIO 2016
Mariangela Gualtieri “Le giovani parole” (Einaudi, 2015)
Valentino Ronchi “L’epoca d’oro del cineromanzo” (Nottetempo, 2016) – Sezione Giovani
PREMIO 2015
Giancarlo Majorino “Torme di tutto” (Mondadori, 2015)
Clery Celeste “La traccia delle vene” (LietoColle/Pordenonelegge, 2014) – Sezione Giovani
PREMIO 2014
Mario Benedetti “Tersa morte” (Mondadori, 2013)
Alessandro Pancotti “Le iniziali” (LietoColle, 2014) – Sezione Giovani
PREMIO 2013
Giampiero Neri “Il professor Fumagalli e altre figure” (Mondadori, 2012)
Francesco Maria Tipaldi – Luca Minola “Il sentimento dei vitelli” (EDB Edizioni, 2012) – Sezione Giovani
PREMIO 2012
Patrizia Valduga “Libro delle Laudi” (Einaudi, 2012)
Alberto Pellegatta “L’ombra della salute” (Mondadori, 2011) – Sezione Giovani
PREMIO 2011
Nanni Balestrini “Cosmogonia” (Mondadori, 2010)
Lucrezia Lerro “L’amore dei nuotatori” (peQuod, 2010) – Sezione Giovani
MAURO MACONI. VITA E OPERE
Mauro Maconi nasce a Varese nel 1958.
Esordisce giovanissimo, pubblicando versi sulle riviste «Il Policordo», «L’altro versante» e «Caffè Michelangiolo».
Nel periodo 1976-1978 è autore e conduttore, in compagnia di Giorgio Prestinoni e Marco Borroni, di una trasmissione culturale “Il castello” in onda su una delle prime emittenti private, Radio Varese, per la quale scrive critiche letterarie ed editoriali venati di ironia e di laico scetticismo.
Tra gli anni ’80 e ’90 è attivo come promotore, insieme a Dino Azzalin, di letture poetiche a Varese con i migliori autori italiani.
Nel 1996 vince il Premio Nazionale di Poesia “Il Fiore”, a Chiesina Uzzanese (Pistoia).
Nel 1998, da una sua idea nella quale coinvolge Marco Borroni e Maurizio Cucchi, nasce la collana di poesia iniziata da Stampa, Brunello e proseguita da Stampa 2009, il cui scopo era offrire visibilità a giovani autori, in un ambito, quello poetico, che in Italia di spazio ne aveva e, purtroppo, ne ha ancora poco.
Nel febbraio 1999 esce il suo primo libro di poesie La materia dell’amore (Ed. Stampa, Brunello – Varese) con la prefazione di Maurizio Cucchi, che scrive:
“In quei versi la nobile delicatezza del suo animo si sposava con l’eleganza semplice della forma […]. Un canzoniere d’amore e dolore, triste e appassionato, verissimo nei suoi passaggi dalla limpidezza del dire all’opacità dell’emozione”.
Nel poco tempo che ancora gli resta, Maconi inizia a scrivere un poemetto, Il commesso, testo di grande respiro e maturità, costruito sul libero sviluppo narrativo attorno a un personaggio, nel quale la felice precisione della parola, tipica dello stile di Maconi, riesce a esprimersi anche attraverso un’energia intensa, coinvolgendo figure e situazioni in un componimento al tempo stesso raffinato e potente.
“Il commesso” è stato pubblicato nel 2006 nell’«Almanacco dello Specchio» edito da Mondadori. Mauro Maconi scompare prematuramente a soli 43 anni nel 2001, al termine di una lunga
malattia.
Un anno dopo, nella stessa collana da lui voluta, esce il volume “Mi ricordo Mauro” che raccoglie gli scritti e le poesie di molti suoi amici che lo hanno ricordato nella molteplicità dei suoi aspetti di uomo e di poeta, sottolineandone la grande umanità e la sensibilità, oltre alla inesauribile curiosità intellettuale.
Tra gli autori di “Mi ricordo Mauro”: Dino Azzalin, Mario Benedetti, Marco Borroni, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Ermanno Krumm, Vivian Lamarque, Giampiero Neri, Valeria Poggi, Giorgio Prestinoni, Tiziano Rossi, Nicola Vitale, Cesare Viviani.
Nel 2011 SEA Aeroporti Milano istituisce il Premio di Poesia che porta il suo nome.
Sempre nel 2011, Stampa 2009 pubblica il volume “L’indifferenza del tempo” che raccoglie gli scritti, sia pubblicati che inediti, del poeta varesino.
In ordine (quasi) cronologicamente inverso, il volume parte con “Il commesso”, prosegue con “La materia dell’amore”, per concludersi con una sessantina di poesie inedite scritte tra il 1979 e il 1999. Queste ultime, rintracciate tra i suoi quaderni, sono state pazientemente ordinate da Marco Borroni (l’editore del volume) con l’aiuto della famiglia e di Maurizio Cucchi e mostrano, così scrive lo stesso critico letterario nella prefazione: “come anche nei versi giovanili Mauro avesse mano sicura. Era, insomma, sorretto da un gusto naturale, dalla capacità di comporre con eleganza e scioltezza di movimenti. La sua, infatti, è quasi sempre una parola che sa essere lieve, che sa esercitare fascino con discrezione.”
“Mauro Maconi – così conclude Cucchi – avrebbe potuto darci altro, e molto. Avrebbe potuto darci nuove poesie cariche di grazia e sostanza, di intelligenza e sentimento, ma il tempo ha brutalmente impedito al suo nobile animo di esprimersi quanto avrebbe potuto. Ciò che ci ha lasciato, questa complessiva, molto internamente articolata raccolta, è un’opera di qualità e verità non comuni, che lo colloca a buon diritto tra le figure più solide e definite della sua generazione poetica.”