“Furor mathematicus” recentemente ripubblicato da Mondadori, è un libro unico nel panorama letterario del Novecento “espressione di una intelligenza fuor del comune” come scrisse Franco Fortini nel 1950. È anche la consacrazione della prosa di Sinisgalli noto soprattutto come poeta “perché in queste pagine lo scrittore lucano produce un tipo di prosa scientifica che probabilmente non ha eguali nel nostro Novecento. Un periodare mosso, che segue la storia del pensiero in modo consapevole e rigoroso, ma con una attenzione al senso umano della ideazione sia tecnica che scientifica, caricando di stupore aspettativo la narrazione e rilevando come la serie delle scoperte si iscrivano in un percorso conoscitivo complessivo, nell’avventura dell’uomo alla ricerca di una radice razionale del cosmo, di una mathesis che sia in grado di comporre una radice esplicativa del mondo, rilevando come ogni conoscenza risponda anche a una ragione operativa, di creazione e di manipolazione della realtà” (Antonello, 1950).
I temi affrontati da Leonardo Sinisgalli spaziano infatti dalla matematica alla poesia, dalla pittura all’architettura, al design, alla fisica, fino alla filosofia, ma anche alla tecnologia, all’artigianato e oltre. C’è una storia degli automi, in queste pagine; dialoghi che ricordano Calvino e Le città invisibili; apologhi leopardiani e studi sulle correlazioni tra le leggi della fisica e le migrazioni dei popoli Il confronto tra diversi saperi e linguaggi, che si fa sovrapposizione e compenetrazione, permette di ottenere sempre nuove idee e nuove suggestioni: un eclettismo che si ispira al concetto rinascimentale di “uomo universale” incarnato da Leonardo da Vinci. Ma il libro si pone anche come pietra miliare del Novecento, è un’opera in grado di cogliere lo spirito della modernità e di offrire alla “civiltà delle macchine” nuovi canoni stilistici che, partendo dall’arte e dalla poesia, forniscano alla produzione industriale un’anima, un’etica e un’estetica. Un percorso sotto il duplice segno della conoscenza e dell’utopia, che ancora oggi apre verso nuove visioni del futuro.
Leonardo Sinisgalli. Montemurro, Potenza, 1908 – Roma 1981. Laureato in ingegneria, fu poeta, narratore, saggista, critico d’arte, traduttore, art director, autore di documentari e programmi radiofonici, disegnatore. Fondò importanti house organ e fu responsabile della pubblicità per i maggiori gruppi industriali dell’Italia del miracolo economico, dalla Olivetti all’Alfa Romeo, passando per Pirelli, Finmeccanica, Eni e Alitalia.