Il mondo stabile non mi parla più.
Lingue oscure, le foglie.
Tengo la sigaretta
come ruotando una clessidra,
filo di brace e cenere
misurato nel silenzio.
E sale, sale quell’ala grigia
oltre il muretto scalcinato…
Pioppi, magnolie, platani,
siete il tempo che non torna,
il verdeoro che mi piaceva
è un groviglio senza cura.
E il giardiniere non risponde.
Solo l’albero di Giuda è identico
contro un cielo fluttuante.
Penso: così si spogliano le cose,
non uno schianto, o un lamento, ma il sibilo
della serpe acquattata
dietro la siepe delle rose
che a notte fonda morderà.
L’ultimo tiro. È tardi.
Seppellisco il mozzicone
fra i sassolini pieni di ombre.
Qualcosa striscia nell’erba fredda…
Si gela. Quasi quasi torno dentro.
Danilo Bramati, da Chiaro enigma del mondo, Moretti&Vitali, 2015.
Danilo Bramati è nato a Milano nel 1956. Poeta e traduttore ha pubblicato il poema Nel cuore della luce. (Una vita di Van Gogh in versi) (Guanda 1992, Moretti&Vitali 2005). La raccolta poetica Idioti nell’ombra (Moretti&Vitali 2001, ATí Editore 2010). Il dramma teatrale Il mito rovesciato. Sironi incontra le ombre (ATí Editore 2010). L’onirofarsa La nostra casa (ATí Editore 2012). La piéce Maga del pozzo (Moretti e Vitali 2014). Una traduzione parziale di Timone di Atene è apparsa in Testo a Fronte (Marcos y Marcos 2011). La biografia dell’autore è stata reperita dal sito dell’editore: www.morettievitali.it.
La scelta del testo qui pubblicato di Danilo Bramati è di Giovanni Ibello