Le poesie d’amore di Ottavio Rossani


nudità

Spogliati dei vestiti quotidiani,
lasciate in ufficio le nostre maschere dipinte,
ci amiamo qui,
sul tappeto volante della mia stanza.
La rincorsa dei desideri non esige spostamenti,
né costrizione, né corazza.
Basta una musica e una carezza.
Protagonisti di un tempo inventato,
nessuna difesa su questa scena.
Tornare nelle maschere d’inganno
con un solo gesto elegante:
un leggerissimo bacio senza voce.

distonia

Fredda la tua mano vermiglia
mi trasmette un brivido gentile.
Parli, e parli, ti tocco e ti sento smarrita.
Chiedi quale forza avrà l’amore
nel mio viso rivolto al mistero,
mi trascini in un alone d’inquietudine.
Nella notte ci fermiamo in questa locanda.
Prima non esistevi. Ora sei distonia.
La tua procace disarmonia mi attrae
e mi sconfina in un’attesa incerta.
Ora chiudi gli occhi e taci.
Partiremo domani e ti racconterai abbracci e baci.

Non ci sono più segreti,
andiamo avanti senza temere fantasmi.
Puoi anche urlare con me,
saprò ascoltarti finché vorrai.
Carnosa dea del desiderio
non rovistare nella mia furente libertà,
non abbuiare lo splendore
che hai magicamente risvegliato,
quando ti sei avvinta in me.

labirinto

S’illumina nel buio il mio sguardo
sul tuo corpo levigato d’avorio,
nell’aria incespica il mio respiro,
i sensi colorano movimenti e tensioni.

Sei vicina anche se lontana,
t’inseguo anche se sei ferma.
Le parole crescono nel silenzio,
gli occhi pungono la penombra,
il tuo profumo inebria il vuoto.
Tutto precipita e si riafferma
tra le ortense del desiderio.
Sulla spiaggia ossidata di sale,
noi ora schermati dalle rocce.
Il mare, come amante invidioso,
irritato s’infrange in mille schiume,
non ci può raggiungere e travolgere.
Viaggiamo dentro un labirinto di stelle.
Vorremmo non venisse il giorno
a rompere quest’incantesimo.

diaframma

Ti ho rincorsa su un filo nascosto di luce.
Mi hai ricevuto con il sorriso sulla soglia.

Negli occhi, lo sfavillio di un viaggio a colori.
Librati in aria, tra sogno e nuvole.
“Nessuna nostalgia, abbiamo ancora tempo”.

Quante sorprese riempiranno
i vuoti di tempo o di spazio
di questa nostra vita in ipotesi
come non fossimo reali.
Invece siamo vivi e forti di desideri e attese.
“Questo amore non si scioglierà
– era la promessa – darà buoni frutti”.

Invece sei andata via di notte,
senza mettermi al corrente dei fatti.
Da allora, non posso raggiungerti.

Genéve

Ho parlato con te per tutto il viaggio.
Quanti pensieri! Affioravano, poi sparivano.
Resta il mio dolore, grande quanto la tua bellezza,
legame indelebile dalla sera del primo sguardo.
Ora denuncio per te, per noi, la crudeltà della storia.
Per te si è aperto un dirupo assassino.
Sei precipitata senza possibilità d’appiglio.
Io, ghiacciato, inerme sono rimasto testimone della rapida dissolvenza.

Il lago, qui, è calmo stanotte. Quella volta
che venimmo insieme era arruffato dal vento.
La fontana sull’acqua è ancora una magia.
Sento lo scroscio, la musica, le luci, il freddo.
Come allora, tutto uguale. Manchi solo tu.
Eppure, amore mio, sei ancora con me.
Un delirio in un lungo sonno agitato.
Ti ho ritrovata tra gli specchi del lago.
Affacciata dal battello sugli sbuffi dello zampillo,
i capelli smossi dall’aria elettrica spruzzati di spuma.
Nella fotografia è rimasto il tuo sorriso,
non so se ironico o curioso per una scoperta.
Quale pensare si sciolse quel giorno nel sole
che s’annerì improvviso di nuvole e pioggia?
So che gioivo la meraviglia di una carezza.

Mi vuoi ostinato a vivere. E vivrò, saccheggiando
i tuoi passaggi sui luoghi della memoria.

(Ginevra, 3.3.1997)

Da “La luna negli occhi” (canzoniere d’amore 1988 – 2018), di Ottavio Rossani, (nino argano editore 2020)

Ottavio Rossani (Sellia Marina, 1944), vive a Milano, dove si è laureato in Scienze Politiche e sociali all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Poeta, scrittore, pittore e regista teatrale. Come giornalista – 40 anni al Corriere della Sera – ha viaggiato in diversi continenti; ha incontrato potenti e umili negli ambiti della cultura, della politica, della cronaca. Ha scritto poesie, saggi storico/letterari, racconti.
Ha pubblicato le raccolte di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Hogueras (1998), L’ignota battaglia (2005), Finestre aperte (plaquette, 2011), Riti di seduzione (2013) e La luna negli occhi (2019); i saggi: L’industria dei sequestri (1978), La tragedia italiana da Sossi a Moro (1978), Leonardo Sciascia (1990), Le parole dei pentiti (2000), Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002, tre edizioni); il racconto storico: Servitore vostro humilissimo et devotissimo (1995). (Molti di questi volumi si trovano ancora in vendita renelle librerie elettroniche del web).
Molte le plaquette, corredate da suoi disegni originali. I suoi quadri si trovano in collezioni private, in Italia e all’estero. È stato uno dei fondatori e direttore responsabile della rivista di “poesia e ricerca” Il Monte Analogo. Per il teatro ha curato la regia di Disobbedienza d’amore di Mariella De Santis al “Sipario Spazio Studio” (Milano, 1998). Ha realizzato una “mise en espace” delle poesie di Federico Garcia Lorca per il centenario della nascita, con musica e ballo di flamenco, con il titolo tratto da un verso del poeta Se mueren de amor los ramos (Caffè Letterario, Milano, 1998). La sua pièce, Se mi vengono i brividi, è stata rappresentata a Buenos Aires, con la sua regia. Attualmente collabora con quotidiani e riviste con editoriali sociopolitici e con articoli di critica letteraria, in particolare con “il Quotidiano del Sud”. Dal 2007 è responsabile del blog POESIA sul Corriere della Sera on line (poesia.corriere.it)

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