Lascio la camera com’era quando era nei tuoi occhi,
incontrarti è il sapore che trattengo nel sorso di caffè.
Tra il piacere e quel che resta del piacere
il mio corpo sta come un posto dove si piange
perché non c’è nessuno.
Un giorno settembre era limpido e ventoso
il silenzio ammutoliva, la terra tornava al cielo.
da Mandate a dire all’imperatore, Crocetti Editore, 2010
Dal desiderarti al pensarti mia
sei rimasta tu, mentre entri e ti siedi.
La luce ti viene alle spalle dalla porta socchiusa,
il pruno lascia il suo bianco al mattino.
Cosí intonati, il bianco e il pruno
fermi nel sole, noi.
In questa maniera gli alberi parlano al cielo
l’ombra degli alberi cresce lungo le iridi
verde piú cielo
in questo modo di stare, precipitati.
da Mandate a dire all’imperatore, Crocetti Editore, 2010
Dal desiderarti al pensarti mia
sei rimasta tu, mentre entri e ti siedi.
La luce ti viene alle spalle dalla porta socchiusa,
il pruno lascia il suo bianco al mattino.
Cosí intonati, il bianco e il pruno
fermi nel sole, noi.
In questa maniera gli alberi parlano al cielo
l’ombra degli alberi cresce lungo le iridi
verde piú cielo
in questo modo di stare, precipitati.
da Mandate a dire all’imperatore, Crocetti Editore, 2010
Ci vuole un’estate piena e un padre calmo,
un dio non assisoin mezzo agli sconfitti
ma così in tutta bellezza lo posso immaginare
come un bambino alle prime pedalate,
reggilo, eccolo, tienilo così – adesso tiene
uniti la terra e il cielo dell’estate
non sbanda più, vince, è in equilibrio,
vola via.”
da Assetto di volo: poesie 1992-2005 Crocetti Editore, 2006
Pierluigi Cappello è nato a Gemona del Friuli nel 1967, ma è originario di Chiusaforte. Dopo aver compiuto gli studi superiori a Udine, ha frequentato la facoltà di Lettere presso l’Università di Trieste. Nel 1999 assieme a Ivan Crico ha ideato, e diretto per diverso tempo, La barca di Babele, una collana di poesia edita dal Circolo Culturale di Meduno, che accoglie autori noti dell’area friulana, veneta e triestina. Ha vinto numerosi premi nazionali, tra cui con Dittico il Premio Montale 2004; con Assetto di volo il Premio Bagutta 2007 sezione Opera Prima; con Mandate a dire all’imperatore il Premio Viareggio-Rèpaci 2010 per la poesia. È mancato il 1 ottobre 2017 nella sua casa di Cassacco.