Da: LE RISONANZE
Troppi gli avvenimenti, arduo
essere del proprio tempo,Da
«l’air résonne(cito l’enfatico
Corneille) des cris qu’au ciel
chacun envoie», sto in mezzo
ai fatti che urgono si accalcano
e non ne afferro bene il disegno
dovrò risorsa estrema attendere
che l’epoca dello spreco e delle
scelte rimandate sia trascorsa?
IL FILO
Da pellegrino sempre in cerca:
fessure? niente luce solo crepe
labirintiche le vie sono intricate
tra rocce cadute
tutto un percorso dalle linee spezzate
prove su prove mirando al centro
al ventre delle cose al dritto mezzo
al cuore! uno smarrirsi in meandri e ipogei
le mani avanti a difesa del corpo
il volto rabbuiato da più maschere
sotto la maschera quanti volti hai?
un affondare per emergere
recuperando il filo in viottole segrete
in anditi tortuosi in cieche stanze
finestre a inganno dipinte sul muro…
Onda su onda, freccia dopo freccia
libro dopo libro conta il cercare
non raggiungere in centro
IL DUBBIO
Salve Duemila? nel mezzo del benessere
sta il prezzo del benessere, né inganni
il voltar pagina, a caro prezzo
pagammo le dispute
il declino dell’Europa, le speranze eluse
Parigi che non vale più una messa
in un’età che presto muta
le ideologie hanno le ali mozze
Il quadro
è rumoroso, tutti si addensano
tutti desiderano, tutti trasmettono
nella città ci si respira addosso;
l’epoca ha bisogno di più spazio, apre la via
alle stelle nuovi mondi le galassie…
Il mandato dell’uomo forse non è
più sulla terra
IL PRINCIPIO ANIMATORE
Due corpi si cercano muti.
Avvinti azzerano l’epoca e l’ora;
figlieranno un nuovo pastore
di greggi, il mantello assassino?
Non è tempo di presagi né di ricorsi
meglio continuare ad amarsi in un gioco
di nervi di labbra di mani
per libera scelta o con forza
nella molteplicità del reale
INVITO AL VIAGGIO
Città spaziali isole dell’aria
treni di coloni oltre la Luna
echeggianti di cori salmi ave
un poco ebbri, pionieri vecchi
e nuovi di posta in posta
di stazione in stazione…
Astolfo sul veicolo di Elia
verso Giove laggiù, fino a Plutone
via via tra mandrie e sciami
di gas e rocce e ghiacci vagabondi
pronti a planare su stagni minerali…
Favole di mondi
per la parte di me rimasta nana
GIROTONDO…
… L’uomo è nato dopo il mondo
vive dorme mette al mondo
viene meno quando è l’ora
quando il mondo gira ancora.
Da: Nelo Risi, “Tutte le poesie” a cura di Maurizio Cucchi e con un’intervista a Edith Bruck, Oscar Mondadori 2020
Nelo Risi (Milano, 1920), laureato in medicina, non ha mai esercitato, preferendo dedicarsi alla letteratura e al cinema (come il più famoso fratello Dino) e coltivando l’interesse per la psicanalisi. Ha sposato la scrittrice ungherese Edith Bruck. Dopo aver combattuto sul fronte russo, ha vissuto a lungo in Africa (per la sua attività di documentarista) e a Parigi. Nel 1955 si è trasferito a Roma, dove si è occupato anche di traduzioni di poeti. Tra i suoi libri di poesia Polso tenero (1956), Di certe cose (1970), Amica mia nemica (1976), Le risonanze(1987), Mutazioni (1991), Il mondo in una mano (1994), Altro da dire (2000) e Ruggine (2004).