Louise Glück, premio Nobel 2020

Louise Glück Premio Nobel per la Letteratura 2020

The Silver Lily

The nights have grown cool again, like the nights
of early spring, and quiet again. Will
speech disturb you? We’re
alone now; we have no reason for silence.

Can you see, over the garden—the full moon rises.
I won’t see the next full moon.

In spring, when the moon rose, it meant
time was endless. Snowdrops
opened and closed, the clustered
seeds of the maples fell in pale drifts.
White over white, the moon rose over the birch tree.
And in the crook, where the tree divides,
leaves of the first daffodils, in moonlight
soft greenish-silver.

We have come too far together toward the end now
to fear the end. These nights, I am no longer even certain
I know what the end means. And you, who’ve been with a man —

after the first cries,
doesn’t joy, like fear, make no sound?

Louise Glück, “The Silver Lily” from The Wild Iris, 1992

Il giglio d’argento

Le notti sono di nuovo fresche, come le notti
di inizio primavera, e di nuovo silenziose. Ti
disturba parlare? Siamo
soli ora: non abbiamo ragione di silenzio.

Guarda, sopra il giardino sorge la luna piena.
La prossima non la vedrò.

In primavera, quando sorgeva la luna, voleva dire
che il tempo era finito. Bucaneve
si aprivano e chiudevano, i grappoli
di semi degli aceri cadevano in pallide ondate.
Bianco su bianco, la luna sorgeva sulla betulla,
e nella forcella, dove l’albero si divide,
foglie dei primi narcisi, al chiar di luna
un morbido argento verdastro.

Ora siamo andati troppo avanti insieme verso la fine
per temere la fine. Queste notti, non sono più nemmeno certo
di sapere cosa vuol dire la fine. E tu che sei stata con un uomo:

dopo le prime grida,
è vero che la gioia, come la paura, non dà suono?

(Traduzione Enzo Montano)

Louise Elisabeth Glück è una poetessa e saggista statunitense. Nel corso della sua carriera ha pubblicato dodici libri di poesie. Nel 1993 ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia per la sua raccolta The Wild Iris, ottenendo il primo di una lunga serie di riconoscimenti.

La poetessa Louise Glück è la prima donna americana a vincere il premio Nobel per la letteratura in 27 anni, citata per “la sua inconfondibile voce poetica che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”.

Glück una delle più importanti poetesse statunitensi, è la sedicesima donna a vincere il Nobel per la letteratura. Ha 77 anni. Oltre ad aver vinto il Pulitzer si è aggiudicata anche il National Book Award, affrontando temi come l’infanzia e la vita familiare, spesso rielaborando miti greci e romani.

Il presidente del comitato del premio Nobel, Anders Olsson, ha salutato la voce “candida e intransigente” di Glück, “piena di umorismo e arguzia pungente”.

Nata a New York City nel 1943, Glück è cresciuta a Long Island e ha frequentato la Columbia University. Ha insegnato poesia in molte università ed è attualmente professore a contratto di inglese a Yale. In un’intervista con la rivista Poets and Writers, ha parlato dell’equilibrio tra la sua vita e il lavoro, sostenendo “devi vivere la tua vita se hai intenzione di fare un lavoro originale”, perché “il tuo lavoro uscirà da una vita autentica, e se reprimi tutti i tuoi impulsi più appassionati al servizio di un’arte che non si è ancora dichiarata, stai commettendo un terribile errore”.

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