Selezionate le terne dei vincitori del premio Giuria-Viareggio nonché finalisti del premio letterario Viareggio-Rèpaci.
Per la narrativa: Edith Bruck con ‘Il pane perduto’ (La nave di Teseo), Gilda Policastro per ‘La parte di Malvasia’ (La nave di Teseo) e Alice Urciuolo con ‘Adorazione’ (66thand2nd).
Per la poesia Andrea Bajani per ‘Dimora naturale’ (Einaudi), Vittorino Curci con ‘Poesie (2020-1997)’ (La Vita Felice) e Flavio Santi per ‘Quanti (truciolature, scie, onde) 1999-2019’ (I&L industria & letteratura).
Per la saggistica Alessandra Necci con ‘Al cuore dell’impero. Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere’ (Marsilio), Walter Siti per ‘Contro l’impegno (Rizzoli) e Gianni Sofri con ‘L’anno mancante. Arsenio Frugoni nel 1944-45’ (il Mulino).
La giuria tornerà a riunirsi in occasione della serata finale proclamando, per ciascuna sezione, il vincitore della 92/a edizione del premio Viareggio-Rèpaci: la cerimonia si terrà il 28 agosto.
“Iniziamo una nuova avventura con un nuovo presidente che ringrazio per aver accettato la proposta – le parole del sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio del Ghingaro in occasione oggi dell’annuncio delle terne finaliste -.
L’Amministrazione è interessata al rilancio del premio nel quadro generale di tutte le iniziative che attengono al settore cultura perché nei prossimi tre anni proveremo a diventare capitale della Cultura 2024″.
“Sono davvero onorato dell’investitura che ho ricevuto dal sindaco – ha poi detto Paolo Mieli, presidente del premio – e di proseguire il grande lavoro della professoressa Simona Costa che mi ha preceduto. E’ stato particolarmente difficile fare una scelta fra le opere che erano state prese in considerazione per il premio Viareggio-Rèpaci di quest’anno e passare da 9 a 3 titoli per ogni sezione. Ora inizia il percorso per arrivare alla serata finale con i vincitori”.
BIOGRAFIE DEL TRE FINALISTI SEZIONE POESIA
Andrea Bajani (1975) ha pubblicato per Einaudi Cordiali saluti (2005 e 2008), Se consideri le colpe (2007 e 2016, Premio Super Mondello, Premio Brancati, Premio Recanati), Domani niente scuola (2008), Ogni promessa (2010 – Premio Bagutta, ET scrittori 2016), Presente (2012, con Michela Murgia, Paolo Nori e Giorgio Vasta), La vita non è in ordine alfabetico (2014 e 2015), Un bene al mondo (2016 e 2018) e i volumi di poesie Promemoria (2017) e Dimora naturale (2020). Collabora con diversi quotidiani e riviste. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue.
Poeta e sassofonista di musica improvvisata, Vittorino Curci vive a Noci, in provincia di Bari, dove è nato nel 1952. Collabora alla rivista «Nuovi Argomenti» e cura per «Repubblica Bari» la “Bottega della poesia”. Nel ’99 ha vinto il Premio Montale per la sezione “Inediti”. È presente in varie antologie di poesia contemporanea pubblicate in Italia e all’estero. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, greco, rumeno e arabo.
Nell’anno accademico 2019-2020 il suo percorso poetico è stato oggetto di una tesi di laurea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Bari: Il poliedrico ingegno di Vittorino Curci (laureanda: Angela Paradiso; relatore: prof. Daniele Maria Pegorari).
Ha partecipato a importanti manifestazioni tra cui: il Festival Rumori Mediterranei di Roccella Jonica; il Baobab Festival di poesia sonora di Reggio Emilia; Bergamo Jazz; Iseo Jazz; Celebration of Jazz di Salonicco (Grecia); il Festival del teatro di Erice; Poesia in Chiostro e Festival Mediterraneo di Conversano; Notti di Stelle, Fonomanie e Swingin’ and Swimmin’ di Bari; Jazz in Parco di Nocera Inferiore; San Giazz di San Giacomo degli Schiavoni (CB); Alterfesta e Pietre che cantano di Cisternino; il Meeting internazionale degli scrittori di Belgrado; il Talos Festival di Ruvo; il Gezziamoci di Matera; il Festival Ibleo del Jazz di Ragusa; il Festival biennale di poesia di Pescara; gli Incontri internazionali di Amman in Giordania; il Festival della Filosofia, Controindicazioni, Live for Life e Una striscia di terra feconda di Roma; la Rassegna del Jazz d’Autore di Orsara di Puglia.
La sua formazione artistica si sviluppa negli anni Settanta all’Accademia di Belle Arti di Roma, città in cui espone i suoi primi lavori di arte concettuale alla Galleria Jartrokor diretta da Sergio Lombardo. Nel ’79 viene inserito nell’8ª Antologia Ipersperimentale Geiger, a cura di Adriano Spatola, e successivamente inizia a collaborare con la rivista «Tam Tam» e partecipa a diverse iniziative promosse dallo stesso Spatola in Italia e all’estero.
A cominciare dalla seconda metà degli anni Ottanta dà corso a una lunga serie di collaborazioni con musicisti jazz d’avanguardia. In questo periodo realizza numerose performance di forte impatto teatrale in cui utilizza oggetti scenici, attori, musiche originali e scenografie d’avanspettacolo (con forti reminiscenze delle serate futuriste). Nel ’94 è tra i fondatori a Reggio Emilia del Gruppo di poesia sonora Baobab.
Attualmente, pur dedicandosi molto a una scrittura di ricerca con forti ascendenze surrealiste, a livello performativo ama esibirsi in più discreti reading poetici – nei quali esegue anche partiture sonore – insieme con piccole formazioni musicali oppure, in completa solitudine, accompagnandosi con un sassofono.
In campo musicale ha collaborato con musicisti italiani e stranieri, tra cui Carlo Actis Dato, Ab Baars, Silvia Bolognesi, Conny Bauer, Roberto Bellatalla, Matthias Boss, Domenico Caliri, Daniele Cavallanti, Eugenio Colombo, Marco Colonna, Gianni Coscia, Ferruccio Corsi, Paolo Damiani, Tonino Dambrosio, Peppe D’Argenzio, Maria Pia De Vito, Antonio Di Lorenzo, Faraualla, Vyacheslav Gayvoronsky, Lucilla Galeazzi, Xristos Germenoglou, Michel Godard, Ig Henneman, Pasquale Innarella, Martin Joseph, Peter Kowald, Sergej Kuryokhin, Steve Lacy, Joelle Leandre, Gianni Lenoci, Sergej Letow, Marcello Magliocchi, Stefano Maltese, Agamemnon Mardas, Elio Martusciello, Maurizio Martusciello, Vincenzo Mastropirro, Sabir Mateen, Felice Mezzina, Gianni Mimmo, Pino Minafra, Louis Moholo, Filippo Monico, Patrizia Nasini, Maggie Nicols, Giorgio Occhipinti, Keisuke Ohta, Maresuke Okamoto, Roberto Ottaviano, Sakis Papadimitriou, Evan Parker, William Parker, Emanuele Parrini, Umberto Petrin, Ernst Petrowsky, Nicola Pisani, Ernst Reijseger, Yves Robert, Antonello Salis, Giancarlo Schiaffini, Mario Schiano, Gunter Sommer, Fabrizio Spera, Achille Succi, Georgia Sylleou, Yasuiko Tachibana, Julie Tippett, Keith Tippett, Tiziano Tononi, Gianluigi Trovesi, Jean-Michel Van Schouwburg, Luca Venitucci…
A suo nome ha pubblicato ventisette dischi e ha fornito la sua collaborazione a numerosi altri, pubblicati anche da etichette straniere come la ENJA di Monaco, la Modern Times di Lugano, la Leo Records di Londra, la SoLyd Records di Mosca, la Victo di Victoriaville.
Ha collaborato a lungo con il contrabbassista e compositore romano Bruno Tommaso. Con lui ha realizzato Nux Erat (per orchestra e solisti), Il diritto e il rovescio, un omaggio a tutti i caduti della Mafia, Alla conquista del Monte dei cocci (per il ventennale della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, eseguito il 22 e il 23 ottobre ’96 al Teatro Olimpico di Roma e parzialmente pubblicato in Musica per la Libertà, un CD edito dal quotidiano «Il Manifesto») e Lettere da Orsara, con Maria Pia De Vito e l’Orchestra di Jazz del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli.
Ha composto la musica del cortometraggio “ALR” (2020) di Ignazio Fabio Mazzola e ha collaborato con il fotografo Roberto Masotti, la Banda di Ruvo, l’Orchestra della Provincia di Bari, l’attore-regista Vito Signorile, i Solisti Dauni e i cantautori Vinicio Capossela, Bobo Rondelli e Luca Bassanese.
Nella veste di organizzatore culturale ha ideato e diretto l’Europa Jazz Festival di Noci e la rassegna Noci-Cinema. Nel 2002, con Pino Minafra, Roberto Ottaviano e Nicola Pisani, ha fondato la Meridiana Multijazz Orchestra e Canto General.
In passato ha anche ricoperto la carica di Sindaco del Comune di Noci e Assessore alla Cultura della Provincia di Bari.
Poesia
2019. L’ora di chiusura, La Vita Felice, Milano;
2017. Liturgie del silenzio, La Vita Felice, Milano;
2015. Verso i sette anni anch’io volevo un cane, La Vita Felice, Milano;
2012. Il pane degli addii, La Vita Felice, Milano;
2009. Il frutteto, LietoColle, Faloppio (CO);
2008. Un cielo senza repliche, LietoColle, Faloppio (CO);
2005. La stanchezza della specie, LietoColle, Faloppio (CO);
2002. Figliolanze, Bosco delle Noci, Noci (BA);
2000. Sospeso tra due solitudini estreme, Bosco delle Noci, Noci (BA);
1998. La sensatezza e l’ospite, Premio Bodini 1997, La Vallisa, Bari;
1996. Allegoria di primavera, Bosco delle Noci, Noci (BA);
1991. L’uomo che dormiva (Poesie 1990-’81), Bosco delle Noci, Noci (BA);
1987. Motel, Edizioni Tracce, Pescara;
1986. L’imperfezione, prefazione di Dario Bellezza, Edizioni del Leone, Spinea (VE);
1984. Inside (Poesie 1976-’81), prefazione di Adriano Spatola, Edizioni TAM TAM, San Polo d’Enza (RE);
1983. Il viaggiatore infermo, prefazione di Domenico Cara, Selezione Premio Viareggio 1984, Forum/Quinta Generazione, Forlì.
Narrativa
2007. Era notte a Sud, Besa, Nardò (LE);
1998. Era notte a Sud, Bosco delle Noci, Noci (BA);
1995. Essere qualcuno, Schena editore, Fasano (BR).
Flavio Santi (1973) vive in campagna tra il Pavese e la frazione friulana di Codugnella. Traduce autori classici e contemporanei, e insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Ha scritto diverse raccolte di poesia, tra cui Rimis te sachete/Poesie in tasca (Marsilio, 2011), Mappe del genere umano (Scheiwiller, 2012). Ha scritto vari romanzi, tra cui L’eterna notte dei Bosconero (Rizzoli 2006), Aspetta primavera, Lucky (Socrates, 2011, candidato al premio Strega); e di recente la serie gialla dell’ispettore Drago Furlan, La primavera tarda ad arrivare, L’estate non perdona (Mondadori 2016; 2017).