Ritornano a settembre gli appuntamenti con le novità editoriale di pordenonelegge: la collana Gialla e la collana Gialla Oro, rinnovate in tutto, grazie alla nuova collaborazione con Samuele Editore.
Le Collane Gialla e Gialla Oro, progetto editoriale di pordenonelegge e Lietocolle che negli anni si è consolidato ottenendo attenzione e consenso, rilancia con profonda convinzione la propria idea di cultura e poesia all’interno della nuova collaborazione con Samuele Editore. Il progetto della Gialla ha per anni accolto voci di autori già conosciuti da chi segue la vicenda attuale della poesia, considerandoli testimoni del panorama nazionale. Il progetto della Gialla Oro ha invece proposto opere di autori che avevano già trovato riconoscimento e che in questa Collana hanno confermato il loro desiderio di dialogo e condivisione.
Un’amplificazione della vocazione coltivata da pordenonelegge nel corso di numerosi anni: il dialogo, l’incontro, la ricerca di quella condivisione come vero luogo della parola e vera distanza, che sempre di nuovo si azzera e si ricompone, tra il poeta e il lettore. Condividendo il progetto pordenonelegge e Samuele Editore aprono una nuova stagione, fiduciosi nell’energia di un nuovo inizio. Un nuovo dialogo, un nuovo fare, nella
traccia di un percorso assodato che si incammina verso una nuova avventura in poesia.
I CURATORI DEL FESTIVAL PORDENONELEGGE
Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano (Pordenone) il 26 luglio 1959. Laureato in Lettere, insegna in un liceo a Pordenone. Prime pubblicazioni sulle riviste “il verri” di Luciano Anceschi, su “Studi di Estetica” e su “Alfabeta”, ancora alla metà degli anni ’80. Negli anni successivi scriverà anche su <<ClanDestino>>, <<Tratti>>, <<Nuovi Argomenti>>, <<Testo a Fronte>>, <<Baldus >> <<Diverse Lingue>>. Dal 2003 è direttore artistico del festival letterario pordenonelegge. Ha pubblicato i libri di poesia: in dialetto (veneto periferico): Altro che storie!, Campanotto 1988 (Premio S. Vito al Tagliamento); Vose de Vose/ Voce di voci, Campanotto 1995. (Premio Lanciano); Revoltà, Biblioteca Civica di Pordenone, 2003; in italiano: Limbo, Nuova Compagnia Editrice, Forlì, 1988; L’erba in tasca, Scheiwiller (Premio Laura Nobile); Malcerti animali, in Terzo quaderno italiano, Guerini e Associati, 1992; Nel buio degli alberi, Circolo culturale di Meduno, 2001; Vedere al buio, Sossella 2007; Vanità della mente, Mondadori, 2011 (Premio Viareggio 2011, Premio Diego Valeri); Telepatia (LietoColle) 2016. (Premio Il Ceppo Pistoia, Premio Maconi, Premio Carducci, Premio Città di Como); Il scappamorte (Amos editore). Alcune di queste poesie sono tradotte in antologie e riviste in Francese, Inglese, Sloveno, Serbo,Spagnolo, Olandese. Numerosi gli studi e gli interventi critici su rivista e in volume – tra questi i saggi La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto, Guerini e Associati 1992; Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea(Rizzoli 2005), ora in versione ridotta su e-book edito dalla Scuola Holden; Ha curatoinoltre i volumi: Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura, Mondadori 2001e, con Stefano Dal Bianco: Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte, “I Meridiani” Mondadori 1999. Tra gli altri interventi, da ricordare che nel 2007 ha redatto l’aggiornamento della voce Poesiaper l’Enciclopedia Italiana Treccani e ha contribuito con due saggi al 3° volume dell’Atlante della Letteratura Italiana Einaudi (2013). Il suo primo libro di narrativa, Un dolore riconoscente, è uscito presso Transeuropa nel 2000.Poi sono venuti i romanzi Tuo figlio, Mondadori 2004 , (Premio Napoli, Premio “primo romanzo italiano” di Chambery); Vita della mia vita, Mondadori 2006;Alla fine di un’infanzia felice, Mondadori 2013; Satyricon 2.0, Mondadori 2014; Scuola di Felicità, Mobdadori 2016, Bestia da latte (SEM 2018). Nel 2019 il volume di riflessioni e racconto L’olmo grande, Aboca editore. Nel 2009 ha pubblicato il non-fictionPadroni a casa nostra (Mondadori): un ritratto del Veneto e del Friuli Venezia Giulia tra fraintendimenti e conflitti. Nel 2018 è uscito presso Laterza L’isola senza memoria, riflessioni e racconti nell’orizzonte invisibile di Gola Otok.
Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969, ma vive a Porcia in provincia di Pordenone. Ha pubblicato Una timida santità (Sironi, 2002), Fútbol bailado (Sironi, 2004), Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori, 2007), La legge dell’odio (Einaudi, 2012), Piani di vita (Marsilio 2015), Il fratello unico (Mondadori 2017) e Il canto dell’ippopotamo (Mondadori, 2019). Il suo ultimo romanzo, breve, è stato pubblicato nella collana Il bosco degli scrittori di Aboca, e si intitola Il fico di Betania. La legge dell’odio, pubblicato da Gallimard, ha avuto un’ottima accoglienza anche in Francia. Insegna scrittura creativa da più di venti anni e scrive sceneggiature per la televisione.
Valentina Gasparet è nata a S. Vito al Tagliamento (PN) nel 1973. Si è laureata in Storia dell’Arte all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di Comunicazione e Pubbliche Relazioni. Giornalista, scrive per alcuni periodici.
Collabora all’organizzazione di eventi culturali, incontri con gli autori, esposizioni e cura rassegne letterarie per l’infanzia.
ALESSANDRO CANZIAN – Direttore Editoriale Samuele Editore –
Alessandro Canzian (1977), vive e lavora a Maniago (Pordenone). Ha collaborato e collabora saltuariamente con varie riviste e blog. Nell’ottobre 2008 ha fondato la Samuele Editore (dal nome di suo figlio). Nel 2019 ha collaborato con l’azienda Sangit nell’organizzazione di eventi letterari all’interno dei Centri Commerciali di Fiume Veneto e Monfalcone. Dal 2020 collabora con l’azienda di consulenza e finanza agevolata SEF come progettista e curatore dei contenuti culturali (ad esempio il canale di video approfondimenti, qui).
Come autore ha pubblicato Christabel (Ed. Del Leone, Spinea 2001, quarta di copertina di Paolo Ruffilli), La sera, la serra (Mazzoli 2004, prefazione di Tita Paternostro), Canzoniere inutile (Samuele Ed., Fanna 2010, prefazione di Elio Pecora, di cui un testo su “Tuttolibri” nel 2007 con critica di Maurizio Cucchi), Cronaca d’una solitudine (Samuele Ed. 2011, quaderno bifronte con Federico Rossignoli), Luceafarul (Samuele Editore 2012, prefazione di Sonia Gentili) e il saggio su Claudia Ruggeri: Oppure mi sarei fatta altissima (Terra d’ulivi 2007, presentato a Lecce con Michelangelo Zizzi). Con la stessa editrice e nello stesso anno del saggio ha pubblicato Distanze, una collaborazione fotopoetica con Elio Scarciglia.
Dal 2013 al 2019 cura le mostre dell’artista statunitense Rachel Slade e nello specifico: Forme e Frammenti (Maniago 2013), Citizen Ship(Porcia 2014), Crambe Tataria (San Quirino 2015), La casa apocrifa(Susegana 2016), Devota come un ramo (Maniago 2018), In Camera Caritatis (Spilimbergo 2019). Sempre in riferimento all’artista il 3 maggio 2019 il sito ArteMagazine pubblica il suo articolo critico “Lo Tzimtzum e il paradosso di Rubik“. In questo blog anche gli approfondimenti “La casa apocrifa“, “Poetica del non luogo“, “Poetics of no place“, “Paintings“.
Nel 2020, dopo un lavoro di cinque anni, pubblica Il Condominio S.I.M. con l’Editore Stampa2009 (prefazione di Maurizio Cucchi).