Una poesia di Alda Merini

Alda Merini

 

Il gobbo

Dalla solita sponda del mattino
io mi guadagno palmo a palmo il giorno:
il giorno dalle acque così grigie,
dall’espressione assente.
Il giorno io lo guadagno con fatica
tra le due sponde che non si risolvono,
insoluta io stessa per la vita
… e nessuno m’aiuta.
Mi viene a volte un gobbo sfaccendato,
un simbolo presago d’allegrezza
che ha il dono di una strana profezia.
E perché vada incontro alla promessa
lui mi traghetta sulle proprie spalle.

(22 dicembre 1948 – da ”Poetesse del Novecento”, 1951)

Alda Merini (Milano, 1931-2009) ha pubblicato, nella Collezione di Poesia Einaudi, Vuoto d’amore, a cura di Maria Corti (1991), Ballate non pagate (1995, premio Viareggio), Superba è la notte (2000), Clinica dell’abbandono (2004), Il carnevale della croce (2009) e Poesie e satire (2011). Sempre a cura di Maria Corti è uscita inoltre, negli ET Poesia, un’ampia antologia della produzione poetica 1951 – 1997, Fiore di poesia, completata da una scelta di aforismi. Nel 2019, a cura di Riccardo Redivo e Ornella Spagnulo, è uscito Confusione di stelle. Nel 2003 è uscito Più bella della poesia è stata la mia vita (Einaudi Stile libero con VHS).

 

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