Richard Brautigan, “Il bacio fantasma”

Le illustrazioni di Marco Petrella e il testo di Filippo Golia raccontano per Mattioli la parabola di Richard Brautigan, lo scrittore vicino alla Beat Generation.

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L’astro di Richard Brautigan sorge nel firmamento della letteratura statunitense nel 1967, con il grande successo di Pesca alla trota in America. Ma già da anni l’autore si aggirava nella San Francisco di Ferlinghetti e Kerouac con il suo buffo copricapo alla Bonanza, i lunghi baffi biondi e la chioma fluente. Alle spalle un’infanzia difficile ma libera tra le foreste e i fiumi dell’Oregon; tanti lavori tra i più umili, una famiglia disfunzionale, che aveva tentato di sostituire con altre; infine, un grande amore – Linda – che lo aveva respinto. E tutto questo, in fondo una comune adolescenza a stelle e strisce del dopoguerra, era confluito nel trauma dell’internamento in manicomio e dell’elettroshock. Ma era stato anche il lievito segreto di Perché i poeti sconosciuti restano sconosciuti, la prima acerba raccolta di poesie consegnata proprio alla madre di Linda, poco prima di lasciare per sempre la città di Eugene.

Il bacio fantasma, sceneggiato da Filippo Golia e disegnato da Marco Petrella, è la storia di quelle poesie.

Una delle più straordinarie educazioni sentimentali del Novecento, ora raccontata in una graphic novel. Un ritratto del giovane Richard Brautigan in un percorso guidato dalle sue prime brucianti poesie.

 

Marco Petrella, illustratore. Nel 2007 pubblica per Mattioli 1885 Racconti per ascensore, disegnando 27 testi inediti di J. Lethem, R. Moody, A. Bender, M. Maggiani, ecc. Nel 2013 ha pubblicato Stripbook (edizioni Clichy, con prefazione di Jonathan Lethem), raccolta delle recensioni disegnate uscite su “l’Unità” a periodicità settimanale per circa 10 anni. Ha illustrato il libro per ragazzi Litania per un lettore lamentoso, Verbavolant editore (2017). Ha pubblicato nel 2020 il leporello Andy & Velvet Underground, per Andante books. Nel febbraio 2021 disegna E lui come lo chiamo?, cronache quotidiane di una famiglia differente, di Irene Tartaglia, Momo edizioni. A giugno 2021 illustra il libro di poesie e prose di Evelina De Signoribus Richiami di balene e altre voci, L’Altracittà media e arti. Collabora all’inserto culturale “la Lettura” del “Corriere della Sera”.

 

Filippo Golia è un inviato del Tg2, telegiornale per il quale ha raccontato, anche in lunghi reportages, le primavere arabe, la guerra a Gaza nel 2014, l’occupazione russa della Crimea, la siccità in Etiopia, la guerra in Libia. Nel 2013 si è imbarcato su un mercantile e ha viaggiato da Gibuti a Singapore, per un dossier sulla pirateria nel golfo di Aden. Nel 2019 ha vinto il Premio Maria Grazia Cutuli per l’informazione. Prima di cimentarsi come autore di testi di una graphic novel, ha pubblicato con l’editore Robin C’era 49 volte un paese, e Il campionato del mondo delle fiabe. Per le edizioni Laltracittà ha pubblicato il racconto per bambini Zelda Mezzacoda.

 

 

 

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