Vuoi suggere
da ogni risposta
una goccia di anima
per assaporarla
abbracciarla
solo per questo
cavi sapere
da un sasso
e sì, per la tua voce
che bacia come
il vento gli steli d’erba
***
Quando intuisci
a poche sillabe
assurgi ciascuna
perché non puoi toccare
per colmare l’urgenza
ogni gemito accarezzato
nell’aria
non fa che acuire
la carnalità
del bisogno
***
Inutile arrovellamento
le risposte non sgorgano
da quel ruscello limpido
frastornante fino a
poco fa
ruvido palpare
per comprendere
dov’è finita la piena
sgorgano
***
Sublimare
è la parola d’ordine
dei decreti che
giocano al salto della corda
fortunata
colgo l’ispirazione
nell’inflessione delle parole
e costruisco
castelli sulle nuvole
se no
la mia pelle
sarebbe già avvizzita
***
Comprimendo tutte le tue parole
risulterebbe il gemito primordiale
attraverso tutte le sinapsi
fulmine a cielo
non domabile
in quel punto estesissimo
messo a fuoco
da te
***
Fatemi dimorare
in una risposta
che non mi accontenterà mai
volare da lontano
intorno a ciò
che mai più sarà vicino
fatemi guarire
senza accorgermene
sospirare lieta ricordando
ridere forte della mia follia
tornare al mio
io assennato
Da: “Nada màs” puntoacapo editrice, 2021
Barbara Herzog si è trasferita ventenne dalla Svizzera in Italia, dove si è laureata con una tesi in letteratura africana. È traduttrice ed interprete tra italiano, inglese, tedesco e francese; scrittrice di poesie, racconti, recensioni, articoli e sostenitrice dei diritti umani. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Se non nel silenzio (L’arcolaio 2015, con prefazione di Francesca Serragnoli) e Sopravvento (Raffaelli 2012, con prefazione di Davide Rondoni). Ha inoltre tradotto dallo svizzerotedesco Qualcuno ha scambiato le mie ossa di Ursula Hohler (Capire 2020). Ha partecipato a vari convegni, rassegne e presentazioni di poesia tra cui Infinito 200 all’Accademia Mondiale della Poesia a Verona ed è stata citata in diverse antologie (tra le quali In My Secret Life, Mirada de Pájaro Editores, Bogotá) e in rete (per esempio sul blog di poesia di Luigia Sorrentino, Rai News).
Felice di aver scritto l’introduzione a questo originalissimo libro: Graziella Sidoli.