La poesia limpida di Renato Minore

Di me due libri
soltanto due libri ti restano.
Verrò a prenderli
un giorno
e ti dirò che ho girato
il mondo confuso
nel tuo ricordo
e ho amato
tutto ciò che incontravo
per disperdermi:
e dirò
che mi hai rubato
Montale e il senno
in un giorno di sole.

 

**

Ci sono nella vita
lampi e coincidenze,
e tutto si chiarisce
si dipana a ferro di cavallo
e l’impresa, sappilo,
non vale il gemito
che pure s’alza.

Posso enumerare
l’intera questione
che capii quella sera
piangendo: nulla
e nulla sussisteva
nel mio conto di dadi,
le possibilità implodevano
su quel sorriso
che era il mio dolore,
la mia gabbia,
congettura o destino,
colpa o altro che non so,
combinazione o scherzo
o dono assai maligno.

Ogni cosa è in prestito,
anche il dolore.

**

Non ci sarà nessuno
perché nessuno può venire
non ci sarà
nessuno a ricordare.
La vedova piangerà
tutte le parole dette
per augurarti di non venire
a questo funerale
dove ora non può venire
e sarà ancora più incontenibile
nella sua furia rimorso rancore.
E nessuno potrà mai pensare
a nulla, le saranno sottratti
tutti gli elementi
di una misera storia
di impicci e star male
al mondo di cui in verità
si poteva fare a meno.

 

da “Ogni cosa è in prestito” La Nave di Teseo (2021)

Abruzzese d’origine, Renato Minore vive a Roma da oltre quarant’anni. Ha pubblicato in poesia: I nuovi giorni, Non ne so più di prima, Le bugie dei poeti, Nella notte impenetrabile, I profitti del cuore, O caro pensiero (premio Viareggio). Tra gli altri suoi libri: in narrativa, Leopardi. L’infanzia le città gli amori (nella cinquina dello Strega), Rimbaud. La vita assente di un poeta dalle suole di vento (premio Selezione Campiello), Il dominio del cuore; in saggistica, Mass media, intellettuali, società, Il gioco delle ombre (premio Flaiano), I moralisti del Novecento.
Le sue conversazioni con i poeti italiani sono raccolte in La promessa della notte (premio Estense). Ha tradotto le poesie di Paul Verlaine e ha curato l’opera poetica di Kikuo Takano (Il senso del cielo). Critico letterario del “Messaggero”, ha insegnato presso l’Università di Roma e la Luiss. È autore di film televisivi su Rimbaud, Flaiano, Leopardi. Dal 2017 è presidente della giuria letteraria del premio Flaiano.

 

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