“Piazzale senza” nome indaga la perdita

Luigia Sorrentino

Nota di lettura
di Alessio Alessandrini

In “Piazzale senza nome” (Pordenonelegge-Samuele Editore, 2021, Luigia Sorrentino vuole, fortissimamente vuole, indagare “la verità della violenza” e lo fa mettendo in parallelo la morte dei vecchi – ivi rappresentata nella fattispecie dal privato e dolcissimo ricordo paterno – e quella dei giovani che sperperarno la vita spavaldi e ingenui, travolti dal vento che osceno sferza il piazzale senza nome, luogo spoglio e aperto, dove spesso capita di essere sorpresi dal colpo, dall’inatteso grido che preannuncia la “fine di ogni cosa“.

La violenza è nelle pupille dei corpi prima “affamate“, poi “allagate” e, infine “incenerite” come di martiri agonizzanti, i molti che gremiscono questi dolenti versi (si pensi al simbolico riferimento alla capra, al suo essere capro espiatorio e agnello sacrificale, suo malgrado).

È il silenzio armato nelle pupille, lo stupore che si traveste da allarme, a rincorrere lungo questi versi bacchici, apparentabili, per forza evocativa, crudezza e crudeltà anche espressionista, a un canto di sangue, canto che poco concede alla compassione e al lirismo edulcorato per ricamare, fino in fondo, la parola che inchioda e sa rintracciare “tutto il nascosto che travolge“.

Potrebbe apparire un terribile requiem, quello di Luigia, un lento e disperato coro da tragedia, un plastico scenario infernale, se non fosse che la struttura perfetta – prosa e pometto – rimanda più a una purgatoriale ascesa da inferum verso un cielo solo sospetto ma pur sempre pronto a rivelarsi se, come chiosa uno dei versi più belli della raccolta, “la fine era (ndr: ed è) la dove qualcos’altro cominciava.

Luigia Sorrentino è nata a Napoli. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Napoli Federico II, è giornalista professionista e poeta, lavora alla Rai. Ha ideato programmi culturali per la televisione italiana e ha realizzato numerose interviste televisive con i premi Nobel Orhan Pamuk, Derek Walcott e Seamus Heaney. Ha intervistato, fra gli altri, il grande poeta francese Yves Bonnefoy, i polacchi Adam Zagajevski, Ewa Lipska, Julia Hartwig e il premio Pulitzer Mark Strand.

Per Rai Radio Uno ha ideato e condotto Notti d’autore. Viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo (gennaio-giugno 2013). Sempre per Rai Radio Uno ha ideato e condotto Per il verso giusto. Incontri con i poeti contemporanei (giugno-settembre 2012).

Ha ideato e fondato nel 2007 il primo blog della Rai dedicato alla poesia (https://www.luigiasorrentino.it/) che attualmente dirige.

Allieva – attrice del Laboratorio teatrale “La Bottega” di Vittorio Gassman (Firenze, 1987) ha lavorato con il regista Pupi Avati al film per RaiUno “La notte di Ercolano” a cura di Brando Giordani e Emilio Ravel (1989).

In Teatro ha partecipato a diversi spettacoli di prosa con registi quali Virginio Puecher e Ruggero Cappuccio (1986-1991).

E’ membro della giuria del Premio Poesia città di Fiumicino con Milo De Angelis,  Emanuele Trevi, Fabrizio Fantoni, Presidente Gianni Caruso. (Prima Edizione 2015).

Pubblicazioni di poesia in Italia

C’è un padre (Manni, 2003), raccolta di poesie giovanili;
La cattedrale (il Ragazzo innocuo, 2008);
L’asse del cuore («Almanacco dello specchio» Mondadori, 2008);
La nascita, solo la nascita (Manni, 2009, prefazione di Maurizio Cucchi);
Olimpia (interlinea, 2013-2019, prefazione di Milo de Angelis, postfazione Mario Benedetti), (Premio Gensini Poesia 2013, Premio Prata – la Cultura nella Basilica – 2014; finalista del Premio Cetonaverde Poesia, Premio Pontedilegno Poesia, Premio Letterario Camaiore e Premio Letterario Metauro);
Inizio e Fine (I Quaderni della Collana Stampa2009, 2016, a cura di Maurizio Cucchi, (Menzione speciale Premio Internazionale Camajore “Francesco Belluomini” 2017);
Piazzale senza nome, Collana Gialla Oro Pordenonelegge-Samuele Editore, 2021.

Le sue poesie sono state tradotte in numerose lingue e inserite in antologie, riviste, siti internazionali.

Nel settembre 2013 The Paris Review ha pubblicato i suoi versi «Two Poems», nella traduzione di Gray Sutherland.

 

Opere di poesia pubblicate all’estero

Olimpia (Recours au Poème Editeur, 2015, traduzione in francese di Angèle Paoli);
Figure de l’eau/Figura d’acqua (Al Manar, 2017, con inchiostri di Caroline François-Rubino, traduzione in francese di Angèle Paoli ), opera inedita in Italia;
Début et Fin (Al Manar, 2018, con collage di Catherine Bolle, traduzione in francese di Joëlle Gardes);
Olympia (Al Manar, 2019, con disegni di Giulia Napoleone, traduzione in francese di Angèle Paoli);
Olimpia (RiL Editores, 2020, traduzione in spagnolo di Antonio Nazzaro) uscito in Cile e in altri paesi latino americani.

Curatele

Ha curato con Alberto Garlini e Gian Mario Villalta il volume Per Mario Benedetti, (Mimesis, 2021).

Per il Teatro ha scritto e pubblicato il dramma Olimpia, tragedia del passaggio (2020), una produzione del Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio messo in scena nel Palazzo Reale di Napoli il 16 luglio 2020.

A Roma il 16 dicembre 2021 a Palazzo Altemps a Luigia Sorrentino è stato assegnato il Premio “Le città delle donne” ideato e organizzato dalla scrittrice e conduttrice Mariagloria Fontana con la collaborazione di Gisella Blanco.

Il riconoscimento le è stato consegnato dal Ministro alla Cultura Dario Franceschini.

Motivazione

“Voce lirica tra le più influenti del panorama letterario nazionale, Luigia Sorrentino si distingue anche come giornalista dedita alla cultura e alla società e come pionieristica divulgatrice della poesia in Rai. Il suo impegno intellettuale è volto alla coniugazione del linguaggio contemporaneo con una tematica poetica in cui possono coesistere tradizione e modernità. Nella sua poesia emerge una particolare sensibilità alla condizione femminile nella storia e nella società.”

Con Luigia Sorrentino sono state premiate dal Ministro alla Cultura l’editrice Elisabetta Sgarbi, la scrittrice Nadia Terranova, la giornalista Tiziana Ferrario, la scrittrice e conduttrice Loredana Lipperini e la ex Presidente della Camera Laura Boldrini.

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