Nota di Davide Cortese
L’idea di raccontare in versi l’infanzia del diavolo nasce in seguito a un titolo che un giorno mi è balenato in mente: Zebù bambino, per l’appunto.
Zebu’ è un nome che subito evoca Gesù e al contempo Belzebù, creando contraddizione e cortocircuito di senso.
Ho scritto tutti i versi che compongono la piccola raccolta (si potrebbe forse definirla un poemetto) di getto, in una sera dell’estate 2019 a Lipari: la mia isola, la mia terra-mare di origine.
L’ho scritto per il piacere di scrivere: per me. Non l’ho scritto pensando a un destinatario.
Ne è venuta fuori una tenera fiaba nera, dove, tra le righe, è la natura umana incline al male a parlare. La nostra tenebra. Una tenebra che chiede di essere amata
Estratti da “Zebù bambino“, Terra d’Ulivo Edizioni, 2021
Scoccano insieme
la mezzanotte e il mezzogiorno.
È l’ora di un eterno crepuscolo.
Due miei volti si specchiano
nelle ginocchia sbucciate
del demone bambino.
*
Ali nere d’angelo randagio
ha sul dorso Zebù bambino.
A dadi inganna il tempo malvagio
il signor Mefistofele piccino.
*
Accende mille fiammiferi nella notte
Si brucia il ciuffo e le scarpe rotte.
Brucia un nome scritto su una nave.
Brucia la porta per far cadere la chiave.
*
Gioca ai dadi con le bambole
il piccolo Zebù.
A una ha dato il nome
della madre di Gesù.
Tatua fiori di melo e serpenti
sul seno di plastica di Maria.
Poi rosicchia quel seno coi denti.
Succhia il latte che finge vi sia.
*
Ha macchiato i calzoni puliti
con il succo di frutti proibiti
poi col verde dell’erba e la terra
dimenandosi a finger la guerra.
Davide Cortese è nato nell’isola di Lipari nel 1974 e vive a Roma. Si è laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Messina con una tesi sulle “Figure meravigliose nelle credenze popolari eoliane”. Nel 1998 ha pubblicato la sua prima raccolta di versi, “Es” (Edizioni Edas), alla quale sono seguite le sillogi, “Babylon Guest House” (Libroitaliano) “Storie del bimbo ciliegia” (Autoproduzione), “Anuda” (Aletti). In seguito ripubblicato in versione e-book da Edizioni LaRecherche.it, “Ossario”(Arduino Sacco Editore), “Madreperla” (LietoColle),“LetteredaEldorado”(Progetto Cultura), “Darkana” (LietoColle) e “Vientu”, (Poesie in dialetto eoliano, Edizioni Progetto Cultura).
Nel 2004 le poesie di Davide Cortese sono state protagoniste del “Poetry Arcade” di Post Alley, a Seattle. Il poeta eoliano, che nel 2015 ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale “Don Luigi Di Liegro” per la Poesia, è anche autore di due raccolte di racconti: “Ikebana degli attimi” (Firenze Libri), “Nuova Oz” (Escamontage), del romanzo “Tattoo Motel” (Lepisma), della monografia “I Morticieddi-Morti e bambini in un’antica tradizione eoliana” ( Progetto Cultura), della fiaba “Piccolo re di un’isola di pietra pomice” (Progetto Cultura) e di un cortometraggio, “Mahara”, che è stato premiato dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di Eolie in video nel 2004 e all’EscaMontage Film Festival nel 2013. Ha inoltre curato l’antologia-evento “Young Poeta * Antologia vivente di giovani poeti”, “Gioia – Antologia di poeti bambini” (Con fotografie di Dino Ignani. Edizioni Progetto Cultura) e “Voce del verbo vivere – Autobiografie di tredicenni” (Escamontage ).