Nota di Luigia Sorrentino
Vi propongo oggi una delle versioni più complete della mia video-intervista al poeta Franco Loi realizzata nel 2005.
L’aneddoto che mi lega a questa intervista è interessante. Ve lo racconto.
Avevo ricevuto dal mio direttore di Rainews24 l’incarico di andare da Roma a Milano per intervistare la poeta Alda Merini.
Conoscevo la Merini, il suo carattere particolare… quindi dissi al direttore che avrei “provato” a intervistarla, ma non era detto che l’intervista sarebbe andata a buon fine e allora, “contrattai” che se la Merini mi dava “buca”, avrei intervistato a Milano a Via Misurata, il poeta Franco Loi. Poiché la Merini mi diede appuntamento alle 14 nell sua casa sui Navigli, senza perdere tempo decisi di andare prima a intervistare Franco Loi alle 11:00. C’era la moglie, Silvana e Franco che mi ricevette in giacca da camera. Bene. Questo è il risultato di alcune ore che trascorremmo insieme, poi andai dalla Merini che ovviamente mi negò l’intervista sbattendomi la porta in faccia.
Però io andai dalla Nanda, da Fernanda Pivano, e feci con lei un’intervista molto esclusiva che vi proporrò fra qualche giorno. Quando tornai in redazione il mio direttore fu molto contento. Pacca sulla spalla! “Hai intervistato la grande Nanda”! Ma a dire il vero io ero felice soprattutto per Franco Loi.
Eccolo nella nostra indimenticabile (per me) intervista.
Consiglio l’intervista soprattutto ai giovani poeti. A quelli che sono in crisi… a quelli che hanno tentano il suicidio e sono sopravvissuti… a chi si sente inadeguato… ascoltate Franco, un grande maestro.
Un’intervista a Franco Loi profondamente coinvolgente per le tante verità che enuncia – suggerisce sulla poesia. Affermazioni che, in qualche misura, confortano e consolano chi scrive, poiché la poesia stessa consola e conforta. Mi piace la differenza che fa tra poesia costruita come fatto puramente culturale e poesia sentita con/per passione…Mi piace il suo dire con semplicità come si apre, per necessità di comunione con il soggetto (persona o paesaggio), al dialetto parlato e rappresentato da colui che agisce e/o parla…Davvero una intervista molto consolatoria quanto educativa per chi vuole fare poesia… Grazie, ggrrande Luigia