Il successo negli anni Settanta con “I figli della mezzanotte” e poi le minacce dagli integralisti islamici per “I versi satanici”
Sono gravi le condizioni di Salman Rushdie vissuto per più di 30 anni sotto la minaccia di morte dell’estremismo islamico.
Lo scrittore aggredito e accoltellato ieri 12 agosto 2022 alla Conferenza alla Chautauqua Institution di New York alla quale stava partecipando, rischia di perdere un occhio e forse la vita stessa.
Rushdie, che presenta gravi danni al viso, al braccio e al fegato, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico e adesso è attaccato a un respiratore artificiale.
La Fatwa emessa nel 1988 dall’ayatollah Khomeini è piombata su di lui a causa del suo romanzo “I versi satanici” pubblicato in Italia da Mondadori.
Per questo libro considerato da una parte dell’islam ‘blasfemo’, Khomeini offrì una taglia di 3 milioni di dollari come ricompensa a chi avesse ucciso Salman Rushdie in qualunque momento e in qualunque posto del mondo lo scrittore si trovasse.
Per l’aggressione è stato arrestato Hadi Matar, un giovane di ventiquattro anni del New Jersey.
“Le notizie non sono buone. Salman è attaccato ad un respiratore e in questo momento non è in grado di parlare“, ha fatto sapere l’agente dello scrittore, Andrew Wylie, dopo l’intervento chirurgico durato diverse ore. La situazione per Rushdie – ha detto l’agente della Wyile – colpito con un coltello al volto, al collo e all’addome – è più grave di quanto era sembrato in un primo momento. Probabilmente perderà un occhio, i nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato ferito e danneggiato”, ha riferito al New York Times.