Dura risposta di Günter Grass al Governo israeliano

Günter Grass ha preferito lasciar trascorrere qualche giorno prima di esprimersi sull’iniziativa del governo israeliano, che l’aveva dichiarato “persona non grata” per aver definito, in una poesia, Israele “potenza nucleare” in grado di minacciare la pace del mondo. 

Alla fine la risposta è arrivata: si tratta di una “misura coercitiva” che ricorda i metodi della Repubblica democratica tedesca, la Germania del regime comunista, ha scritto il premio Nobel per la Letteratura in un intervento pubblicato oggi, 12 aprile 2012, dalla  Sueddeutsche Zeitung con questo titolo: “Israels Innenminister Jischai bietet Grass Treffen an”.

Era stato il ministro dell’ Interno di Israele, Eli Yishai, ad annunciare la chiusura delle frontiere per l’autore di ‘Il tamburo di latta’. “I versi di Grass sono un tentativo di alimentare fiamme di odio verso lo Stato d’Israele e il popolo israeliano”, aveva detto Eli Yishai.

Grass aveva nella poesia pubblicata, ‘Quel che deve essere detto’, ha scritto praticamente questo: “un controllo libero e permanente / del potenziale atomico israeliano / e delle installazioni nucleari iraniane / sia consentito dai governi di entrambi i Paesi / tramite un’istanza internazionale”.

Il messaggio, inserito alla fine del poema, è stato sepolto da una valanga di critiche: c’è chi parlato di ‘attacco a Israele’ perché lo scrittore tedesco avrebbe messo lo Stato di Israele sullo stesso piano di quello iraniano, sotto il regime di Ahmadinejad.

Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa l’autore tedesco ha riconosciuto di aver sbagliato a riferirsi nella poesia a Israele: avrebbe dovuto infatti riferirsi – ha detto Grass – al governo israeliano e non al Paese. Per questa ragione il premio Nobel per la letteratura si esprime oggi sul fuoco di sbarramento israeliano con un testo breve, sotto al titolo “Allora come oggi, la mia risposta alle recenti decisioni”.

Prima di Israele due altri Paesi avevano chiuso le frontiere per lo scrittore, da sempre vicino alla
socialdemocrazia: “la Repubblica democratica tedesca, chiamata in breve Ddr” e la Birmania. “Quando mia moglie e io – ha scrive Grass – nel 1986 abbiamo vissuto per molti mesi nella capitale del Bengala occidentale, Calcutta, e ci è stato negato l’ingresso con la motivazione ‘indesiderato’. In entrambi i casi sono state messe in atto le prassi consuete delle dittature”, scrive Grass.

“Oggi è il ministro degli Interni di una democrazia, lo Stato di Israele, a punirmi con il divieto d’ingresso”, motivando la misura coercitiva con un “verdetto che ricorda il ministro Mielke”, per oltre 30 anni famigerato capo della Stasi, polizia politica e servizi segreti della Ddr.

Il Nobel reagisce alla decisione di Yishai difendendo lo spazio della memoria: “Ciononostante non potrà impedirmi di mantenere vividi i ricordi, che tanto mi aiutano, dei molti viaggi in Israele”. Ma è alla conclusione che l’autore affida un nuovo attacco, stavolta calibrato sul “governo israeliano”: “La Ddr non c’è più. Ma come potenza nucleare di grandezza incontrollabile, il governo israeliano si mostra autoritario e finora inaccessibile a qualsiasi esortazione – conclude Grass -. Solo la Birmania lascia germogliare una piccola speranza”.

21 pensieri su “Dura risposta di Günter Grass al Governo israeliano

  1. C’è poco da fare, Grass ha ragione. L’arsenale israeliano e la terribile apartheid in atto in Palestina non hanno scusanti per la mentalità collettiva occidentale, se non il fatto che sono israeliani e quindi non è bello parlarne.
    Fino a pochi anni fa non veniva scritto, ma oggi si legge facilmente dei soprusi perpetrati ai danni dei palestinesi.

  2. La differenza con i primi divieti é che questo signore si é arruolato volontario nelle SS. e considera un pericolo Israele e non Iran siria ecc.

  3. C’è poco da fare,pure di parlare male di Israele si difende anche un nazista e poi mettono sempre avanti gli inesistenti “palestinesi” e la inesistente “palestina”Fa bene Israele come stato sovrano a decidere chi deve entrare oppure no!

  4. Gunter ha detto la verita’ ed ha ragione da vendere
    Chiunque osi attaccare la politica di Israele ed il suo arsenale nucleare viene definito antisemita.
    Loro sono inattaccabili,possono fare tutto cio’ che vogliono ovunque senza che nessuno intervenga oppure osi contrastarli.
    Occupano la Palestina,da 64 anni,Gaza e’ridotta ad un campo di sterminio,e, nonostante le risoluzioni delle N.U ordinino di andarsene dai territori occupati dopo il 1997 loro se ne infischiano.
    Se i palestinesi difendono la loro terra sono terroristi loro che la occupano militarmente cosa sono?
    Perche’solo loro hanno armi nucleari in M.O? chi le fornisce?
    Perche’ non firmano il NPT?
    Perche’ non permettono agli ispettori della IAEA di visitare Dimona nuclear reactor?
    Perche’Mordechai Vanunu si e’ fatto 30 anni galera?
    Perche’ si nascondono dietro l’antisemitismo?
    Anche’L’Armenisa ha subito l’Olocausto eppure non ha armi nucleari e non si nasconde dietro l’antisemitismo
    alfredo denzio

  5. Penso si dovrebbero pesare le parole, quando si parla dei comportamenti altrui. La prepotenza, e’ qualcosa che non appartiene ad un particolare gruppo etnico, ma all’uomo in generale. Ormai da due o tre anni leggo molti commenti che indicano un fastidio enorme nel comportamento Israeliano nei confronti dei Palestinesi. La legittimitä di difendersi di Israele, non e’ stata messa in dubbio da Grass…ma certo la sua “eccessiva legittima difesa” e questo e’ penalmente perseguibile in molti paesi.Infine si sappia che la Germania vende armi e tra queste anche sottomarini ad Israele, come carri armati agli arabi…..Infine ci sono molti Israeliani che sono daccordo con Grass, e non col governo di destra attualmente al potere. Sono decenni che si cerca una pace , senza volerne pagare il prezzo. Questo vale anche per Israele.Penso sia umano criticare Iran o, Israele….se riteniamo che sbagliano, con la stessa misura. Infine chi lo dice che gli Iraniani amino Amadhinejad??E’ dunque giusta la striscia di Gaza?? E’ dunque giusto il muro in cisgiordania (o, dovunque sia)?? Non e’ dunque possibile criticare Israele qualunque cosa facciano ??Quanto a Grass “nazista” ricordo a chi legge che molti in tempo fascista, erano fascisti…e solo piü tardi capirono e divennero Resistenti. Non mi piace il governo israeliano e lo dico senza odiare gli israeliani….(a memoria ricordo che, forse uno degli ex presidenti e’ stato coinvolto nella strage di Sabra e Shatila , anni ottanta).Opinione personale. Giulio cara, emigrante

  6. La poesia è nata dopo che la Germania ha dato a Israele 2 sottomarini nucleari. Sarebbe da leggere, prima di un eventuale commento, la poesia e ciò che G.Grass ha dichiarato sul “Perchè ho taciuto così a lungo”.

  7. Ricorda un numero del Manifesto di diversi anni fa ove si denunciavano le violenze perpetrate a danno di ragazzini palestinesi detenuti in prigioni israeliane, ragazzini sodomizzati con bottiglie di coca cola! Ricordo che nel 1935, gli ebrei inscenarono una imponente manifestazione antiaraba, il cui discorso di fondo era”noi dobbiamo il nostro stato e voi dovete andarvene”, al che seguirono le violenze reazioni degli arabi che inescarono anni di reciproche violenze. Ci fu, poi, il caso della exodus, impresa voluta dagli USA(a quanto ebbi a leggere) tanto per forzare la mano agli inglesi, Venne la prima guerra arabo.israeliana con tanto di cessate il fuoco intermedio, ove israele ricevete di tutto e di piu(anche panther 4, messerschmitt 109G, etc), mentre gli arabi rimasero a bocca asciutta, perchè clienti dell’UK, unico paese al mondo a rispettare l’embargo sulla vendita di armi ai due contendenti : fu un gioco da ragazzi vincere gli arabi male armati e di certo inferiore cone capacita militari rispetto agli ebrei(i 6omila dell’Hagganah, il reparto alexandroni, la banda stern, l’Irgun). Insomma, con la cacciata di 800000 arabo palestinese si fondò lo stato d’israele, che continua a rubare terreno agli arabi con i settlements. Non ce l’ho con gli ebrei, ma con gli stati imperialisti che siano israele, usa o chicchessia! Ritengo la parlare di pace in palestina sia una emerita presa in giro : lo stesso Obama non osa contraddire la lobby ebraica USA e non osa chiedere piu di tanto alla piccola superpotenza Israele. I 6000000 di palestinesi discendenti degli 800mila cacciati tra ’48e’49 aspetteranno ancora un bel po’ prima di potere rientrare nelle proprieta dei nonni e bisnonni! Non c’è speranza, purtroppo! G.P. Israele possiede, dicono, un 200 testate nucleari!

  8. Non capisco perchè si concede tanto spazio ad un ss in putrefazione da parte dei sinistroidi di questo forum e la presa di posizione a favore di certi non bene identificati “palestinesi”e”terra di palestina” che ambedue non esistono

  9. Quando la “Questione Palestinese” fu creata dagli Inglesi nel 1917, più del 90% della popolazione Palestinese era ARABA, e c’erano in Palestina non più di 56.000 ebrei.
    Più della metà degli ebrei che vivevano in Palestina allora erano di recente immigrazione, ed erano giunti in Palestina negli anni precedenti per sfuggire alle persecuzioni in Europa.
    Allora (inizi del 900) gli ARABI PALESTINESI ERANO PROPRIETARI DEL 97,5% DELLE TERRRE, mente gli ebrei (sia quelli nati in Palestina, sia quelli recentemente immigrati) avevano soltanto il 2,5% delle terre.
    Durante i 30 anni di regime di occupazione britannica, i Sionisti riuscirono ad ottenere solo il 3,5% delle terre in Palestina, nonostante il governo britannico li avesse favoriti a più non posso, e gran parte di queste terre, fu data ai sionisti direttamente dal governo britannico e non furono comprate dai proprietari arabi.
    Quando l’Inghilterra affidò la risoluzione del problema Palestinese alle Nazioni Unite, nel 1947, i sionisti non possedevano che il 6% di tutto il territorio Palestinese.Nonostante questi fatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decise la formazione di uno “Stato Ebraico” in Palestina!!! E garantì a questo sedicente “Stato” circa il 54% del territorio Palestinese!!!.
    Israele subito dopo, OCCUPO’ immediatamente l’80,48% di TUTTA LA PALESTINA.

  10. la questione “palestinesi” che non esistono serve solo per fare chiacchiere mentre mi preoccupo molto per quelle persone che oggi manifestano a Roma,gli esodati che hanno lavorato 40 anni ed ora senza lavoro,senza pensione al contrario dei cosiddetti palestinesi che manteniamo da 65 anni senza voler fare una emerita mazza

  11. Patrizia sei solo una razzista sionista! e ho detto tutto! la presunzione è tipica dei tedeschi nazisti anni ’30 o dei sionisti dal 1948 ad oggi. Le stesse persone che difendono ogni follia di Israele insistendo sul fatto che essa sia l’unica democrazia in Medio Oriente, sono instancabilmente al lavoro per trasformarla nella caricatura di un’autocrazia.

  12. X berta m
    Non ho nessuna possibilità di essere una “sionista”e se tù come altri fossi informato cosa significa capiresti il perchè ma è sicuramente chieder troppo a gente che difende un popolo che non esiste di uno stato inesistente che non è mai esistito

  13. Il governo Israeliano non fa’ che copiare cio’ che e’ gia stato fatto dall’ US. Che colonizzo le terre delle tribu’ indiane. Massacrando le popolazioni indigene. muovendo cio’ che ne era rimasto in riserve di terra arida. Rendendo un popolo fiero che viveva in armonia con la natura, prigioniero e mendicante nella sua stessa terra. Mancano solo i film di Hollywood, dove gli Indiani sono i terroristi e John Wayne, l’eroe bianco Americano.
    Sono certo che Israele non e’ interessata affatto alla pace. Penso che Grass ha toccato il nervo giusto, dopo il troppo lungo silenzio della stampa Tedesca sui delitti commessi da un’ Israele che e’ in casa di altri, e la fa’ da padrona.

  14. beh si da il caso che Israele ormai esiste,ha ogni diritto ad esistere, ed esisterà sempre, che se ne facciano una ragione gli arabi e sarà un bene per l’umanità intera…

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