Il Comune di Noto ed il gruppo Art Project in collaborazione con la Regione Sicilia e la Provincia Regionale di Siracusa Presentano NOTO – GIARDINO DELLA BELLEZZA 3-4-5 maggio 2012, Ingresso gratuito www.comune.noto.sr.it un progetto di MARCO NEREO ROTELLI con LUISA MAZZA, coordinamento Arch. Elena Lombardi.
La città siciliana si prepara ad accogliere i migliori artisti contemporanei e punterà sul concetto di giardino inteso come “luogo” mitico, contenente verità differenti e piante d’Oriente e d’Occidente. Il barocco di Noto sarà il punto di riferimento del progetto, la materia su cui elaborare la visione di una spettacolare interazione tra arti differenti per valorizzare l’identità del luogo in funzione dell’uomo.
Un progetto, che si struttura come “festival del fare”, è in ciò che deve ancora accadere, in ciò che noi possiamo donare. In questo senso il vero obiettivo, il vero pubblico coinvolto sarà quello dei giovani perché è per loro e con loro che possiamo pensare in un mondo sempre più globalizzato La manifestazione si concentra su un percorso e sistema educativo attraverso l’arte e la sensibilità che la connota: poeti, registi artisti assieme alle scuole per fare del tempo della scuola un luogo di vita. Città teatro-museo aperta, oggi meta turistica che ne ha rilanciato l’immagine nel mondo, perché Noto, città-concetto, trasmette una sensazione di sacralità. Siamo dunque di fronte al tentativo di riflettere sull’uomo a partire da un “luogo-concetto” visionando e valutando l’identità mediterranea in una direzione storica. Il barocco di Noto e i giardini di pietra ambrata saranno il punto di riferimento del progetto, la materia su cui elaborare la visione di una spettacolare interazione tra arti differenti, classiche e contemporanee.
Sarà un occasione per festeggiare i 100 anni dell’Indipendenza dell’Albania con la proiezione del film “Albania, il paese di fronte” di Roland Sejko tra i più stimati registi albanesi che ricostruisce per la prima volta, con assoluto rigore storico, attraverso le immagini dell’archivio dell’Istituto Luce e quelle inedite dell’Archivio Cinematografico Albanese, la storia travagliata del Paese nell’arco del Ventesimo Secolo e con la mostra inedita “Identità albanese” per celebrare il legame storico tra i due popoli, curata dall’ambasciatore albanese Llesh Kolae e dall’artista Alfred Milot Mirashi.
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STRUTTURA DELL’EVENTO
1. La poetica bellezza
Una serie di eventi concentrati su un concetto specifico, la bellezza del luogo, tutti gli interventi saranno infatti dedicati alla città:
– Il tempo delle cose. I poeti Tiziano Broggiato, Tiziana Cera Rosco, Marina Moretti, Loretto Rafanelli e Fawzi Al Delmi si alterneranno per una notte di letture poetiche (durata 60′).
– Visione della bellezza. Francesco Buranelli guiderà il pubblico alla visita della città di Noto e dei suoi più significativi luoghi (anche di quelli normalmente non aperti al pubblico) [durata 120′].
– Poesia siciliana. I poeti siciliani Maria Attanasio, Paolo Lisi, Giuseppe Condorelli, Sebastiano Burgaretta, dedicheranno letture poetiche alla loro terra madre [durata 45′].
– L’amore totale Letture poetiche di Adonis, il più grande poeta arabo vivente (traduzioni di Fawzi Al Delmi), musica al pianoforte di Francesco D’Errico [durata 30′].
– Perché la poesia salverà il mondo? Il poeta arabo Adonis, Omar Al-Qatta, Secretary of the Board of Trustee, A.M. Qattan Foundation, London moderati da Fawzi Al Delmi e Vincenzo Sanfo, terranno una conferenza sul ruolo della poesia e della cultura oggi.
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2. Lezioni
– Arte come vita Fiorella Minervino terrà una lezione sul barocco nell’arte di oggi.
– La vita è poesia Loretto Rafanelli e Tiziano Broggiato incontreranno gli studenti per una lezione sulla necessità del messaggio poetico.
– La vita in uno scatto. Lucio Trizzino incontrerà i giovani delle scuole per una lezione sulla fotografia della visione e visionarietà.
– L’arte è per tutti. Il promotore d’arte e cultura Antonio Presti dedicherà ai giovani una lezione per sottolineare l’importanza dell’arte.
3. Laboratori creativi
o ARTE/POESIA: La vita è colore Tiziana Cera Rosco terrà un laboratorio per bambini delle scuole elementari che saranno coinvolti a disegnare e rappresentare con la loro creatività le suggestioni scaturite dall’ascolto e dalla lettura delle poesie.
o MUSICA: La vita è musica Francesco D’Errico incontra i ragazzi delle scuole medie per uno stage dedicato ai suoni della natura.
o TEATRO: La vita è teatro Felice Cappa realizza un workshop (dedicato al terremoto di Noto antica) aperto alle compagnie teatrali locali.
o POESIA: La vita in un segno I poeti Tiziano Broggiato, Giuseppe Condorelli, Paolo Lisi, Loretto Rafanelli, Marina Moretti, cureranno un laboratorio di scrittura creativa aperto a tutto il pubblico.
Ogni laboratorio si chiuderà con un esito aperto al pubblico.
4. Mostre e installazioni
o Fawzi Al Delmi Poeta, ma anche pittore, presenterà una serie di disegni in cui le figure appariranno in perenne metamorfosi.
o Identità Albanese La mostra, curata dall’ambasciatore albanese Llesh Kolae e dall’artista Alfred Milot Mirashi, ha come elemento fondante l’idea di rispetto per un altro popolo e la sua cultura. Nell’ambito della mostra sarà anche presentato il film”Albania, il paese di fronte” del regista Roland Sejko. L’organizzazione è a cura del giornale Bota Shqipetare.
o Gian Luigi Colin Art director del Corriere della Sera e artista, presenterà una serie di piccole opere dedicate ai ritratti. Curatrice della mostra sarà Fiorella Minervino.
o Luisa Mazza L’artista che da anni lavora sul concetto di spazio-luce, per il suo progetto si ispirerà al segno privilegiato dello stile barocco, la curva, prendendo spunto da un soggetto importante per approdare ad un’ opera rigorosa e intimamente lieve, anzi aerea. Rientra in pieno nelle sue sperimentazioni installative che trascendono la realtà conservandone suggestioni e tramutano emozioni in sogno di luce, come intima e suprema espressione di bellezza.
o Virginia Monteverde Artista impegnata nel campo del sociale, presenta opere dedicate al Barocco, “Noto liquida”.
o Marco Nereo Rotelli L’artista da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica, creando un’interrelazione fra l’arte e le diverse discipline del sapere. L’attenzione per i diversi linguaggi e la poesia, è diventata un riferimento costante del suo lavoro. Realizzerà un’installazione urbana interattiva collocando in vari punti della città manifesti, che saranno completati dalle “Parole da non perdere ” suggerite dai cittadini.
o Lucio Trizzino Oltre ad essere un affermato architetto (suo è il progetto di restauro per l’area archeologica di Agrigento, così come del Tempio di Segesta o della Villa Romana di Piazza Armerina) è un attento fotografo capace di cogliere istanti della quotidianità. La mostra, presentata dal grandissimo poeta Yves Bonnefoy, racconterà il viaggio in treno da Firenze ad Agrigento attraverso i suoi scatti. L’inaugurazione verrà affiancata dalla presentazione del libro che ne racchiude le immagini.
PARTECIPANO
Adonis: è il più grande poeta arabo vivente. Il suo nome è stato spesso citato fra i candidati al premio Nobel per la letteratura.
Fawzi Al Delmi: poeta, traduttore, pittore capace di creare un’unione tra oriente e occidente. Con i suoi disegni renderà visibile una dimensione lirica in cui le figure appariranno in perenne metamorfosi.
Omar Al-Qatta: presidente della prestigiosa fondazione palestinese Al-Qatta, attiva a Londra, interverrà a Noto con una relazione sul ruolo della cultura nello stato d’emergenza.
Maria Attanasio: è una delle grandi forze della poesia siciliana, vive e lavora a Caltagirone, interverrà al reading “Poesia Siciliana”.
Tiziano Broggiato: fa parte della generazione dei nuovi maestri della poesia contemporanea, vincitore fra l’altro del Premio Montale. Le sue opere sono pubblicate da Marsilio, Mondadori, Marietti. Numerose le traduzioni della sua opera poetica in diverse lingue.
Francesco Buranelli: Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, già direttore dei Musei Vaticani, presenterà in un incontro il restauro e il programma iconografico della Cattedrale di Noto.
Sebastiano Burgaretta: studioso di tradizioni popolari, come poeta ha pubblicato numerose raccolte di versi. Parteciperà a Noto al reading “Poesia siciliana”
Felice Cappa: regista teatrale , autore e consulente Rai, realizzerà un laboratorio con gli attori delle compagnie netine dedicato al terremoto che distrusse Noto, con rappresentazione a fine stage.
Tiziana Cera Rosco: poetessa e artista abruzzese, attiva in una ricerca fra archetipi e poesia, sarà presente a Noto con uno stage per i bambini e parteciperà al reding “Il tempo delle cose”.
Gianluigi Colin: artista e art director del Corriere della Sera, parteciperà alla manifestazione con una serie di piccole opere.
Giuseppe Condorelli: giornalista e poeta siciliano, ideatore tra l’altro del festival Isola Poesia, interverrà a Noto al reading “Poesia siciliana”.
Coro Giuseppe De Cicco: il coro che da anni partecipa ad importanti manifestazioni, riscuotendo premi e consensi, si esibirà a Noto con un repertorio barocco per la presentazione delle mostre ad esso ispirate.
Francesco D’Errico: pianista jazz sperimentatore di nuovi suoni terrà a Noto una jam session assieme al poeta Adonis dedicata all’amplificazione della parola.
Paolo Lisi: poeta siciliano e ideatore fra l’altro di numerosi importanti eventi culturali, sarà presente a Noto con un reading.
Luisa Mazza: l’artista da anni lavora sul concetto di spazio-luce, realizzando opere che trasmettono un senso di rigore e leggerezza. Le sue sperimentazioni installative trascendono la realtà conservandone suggestioni e tramutano emozioni in sogno di luce, come intima e suprema espressione di bellezza.
Fiorella Minervino: giornalista della Stampa, critica e studiosa d’arte, curatrice di mostre internazionali, docente a Jinan di arte contemporanea italiana interviene sul ruolo del barocco oggi nella storia dell’arte.
Alfred Milot Mirashi: artista albanese formatosi in Italia. La sua ricerca è fondata su un’idea di “chiavi simboliche”. Sarà co-curatore della collettiva dedicata ai 100 anni dell’Indipendenza dell’Albania.
Virginia Monteverde: artista impegnata nel campo del sociale, ideatrice della prestigiosa mostra “Segrete”, dedicata alla Shoa che si tiene ogni anno a Palazzo Ducale, sarà presente con immagini di edifici netini “liquidi”.
Marina Moretti: poetessa triestina, organizzatrice di eventi culturali in Croazia e Austria, parteciperà al reading “Il tempo delle cose”
Annamaria Orsini: curatrice di progetti, mostre e cataloghi d’arte contemporanea per gallerie italiane ed estere, ha collaborato con importanti istituzioni internazionali. Nell’ambito del progetto “Il Giardino della Bellezza 2” introdurrà la mostra “Barocco Mediterraneo”.
Antonio Presti: promotore di importanti e prestigiose iniziative di carattere artistico – culturale, sarà a Noto per incontrare i giovani nelle scuole.
Loretto Rafanelli: fa parte dei nuovi maestri della poesia contemporanea italiana, vincitore del Premio Gozzano e del Premio Luzi, le sue poesie sono pubblicate da Jaca Book e Quaderni del Battello Ebbro.
Marco Nereo Rotelli: ha creato un’interrelazione fra l’arte e le diverse discipline del sapere, coinvolgendo nella sua ricerca filosofi, musicisti, registi, fotografi, privilegiando la poesia che è divenuta un riferimento costante del suo lavoro. Presenterà a Noto un’installazione urbana interattiva: “Parole da non perdere”.
Roland Sejko: è tra i più conosciuti e stimati registi albanesi, presenterà a Noto il suo ultimo film “Albania, il paese di fronte” dedicato al rapporto fra l’Italia e la sua nazione con immagini inedite degli archivi dell’Istituto Luce e dell’Archivio del Film d’Albania e gli interventi di Antonello Biagini, Carlo Azeglio Ciampi, Ismail Kadare, Nevila Nika, Roberto Morozzo della Rocca, Sergio Staino.
Vincenzo Sanfo: presidente e fondatore del Centro Italiano per le Arti e la Cultura, ha collaborato con le più importanti istituzioni internazionali fra cui Palazzo Grassi Venezia, Centro de Arte Reina Sofia Madrid, Biennale di Venezia, Biennale di Pechino. Interverrà al dibattito sul ruolo della cultura nello stato d’emergenza.
Lucio Trizzino: noto architetto che ha diretto i restauri dei Templi di Agrigento, Segesta e Piazza Armerina, presenterà a Noto un’inedita mostra fotografica dedicata ai luoghi italiani, con fotografie scattate durante un viaggio in treno da Firenze alla Sicilia. Il catalogo della sua mostra è presentato dal grande poeta francese Yves Bonnefoy.
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“Noto – Giardino della Bellezza” che si struttura come “festival del fare”, un’interazione tra arti differenti, classiche e contemporanee, nella capitale del Barocco, dove numerosi artisti si avvicenderanno in una tre giorni di arte, poesia, teatro, workshop e filosofia nella città siciliana famosa nel mondo e inserita dall’UNESCO tra i siti patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Si sussegueranno una serie di eventi concentrati su un concetto specifico, la bellezza del luogo, tutti gli interventi saranno infatti dedicati alla città. (Da giovedi 3 a sabato 5 maggio 2012 Noto (Sr).
Più di venti ospiti in rassegna:
Marco Nereo Rotelli (direttore artistico) il maestro della luce, aprirà con un’installazione urban inedita.
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Adonis, il più grande poeta arabo si esibirà nella performance “L’amore totale” assieme al noto jazzista F. D’Errico.
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Francesco Buranelli, segretario della Pontificia commissione, presenterà il restauro della Cattedrale di Noto e guiderà l’educational di 120′ nei luoghi più significativi di Noto (anche in quelli non aperti al pubblico);
L’artista Virginia Monteverde presenterà un’opera liquida inedita dedicata a Noto “Città liquida” arte digitale
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L’arch. Lucio Trizzino porterà due inediti, mostra fotografica “Treno” e libro contenente un saggio e due poesie di Yves Bonnefoy.
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Il regista Felice Cappa terrà un laboratorio/teatro sul tema del terremoto che distrusse Noto.
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L’artista Luisa Mazza col progetto inedito in stile barocco, un’installazione con giochi di luce e ombre mai usati prima, un’opera rigorosa aerea.
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Per i i 100 anni dell’ Indipendenza dell’Albania verrà inaugurata la mostra “Identità albanese” (una collettiva di artisti albanesi).
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BIOGRAFIE
MARCO NEREO ROTELLI è nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura nel 1982. Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica – che Harald Szeemann ha definito come “un ampliamento del contesto artistico” – e Achille Bonito Oliva “la riconquista per l’arte di uno spazio reale” creando un’interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma il suo rapporto è principalmente con la poesia che è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Tra le personalità con cui ha collaborato figurano Fernanda Pivano, Alda Merini, Maria Luisa Spaziani, Alberto Cappi, Roberto Mussapi, Roberto Carifi, Loretto Rafanelli, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Valerio Magrelli, Yang Lian, Adonis e Andrea Zanzotto. In particolare, per l’opera di Rotelli, è di grande importanza il rapporto con Edoardo Sanguineti, conosciuto nel 1995 all’Università di Bologna e poi compagno fino alla morte di tutto il suo percorso artistico. Anche l’amicizia con Fernanda Pivano (che su Rotelli ha scritto il libro Ho fatto una pace separata) ha dato alla produzione di Rotelli uno stimolo di vitale importanza. Dal suo interesse per l’Isola di Pasqua, che prenderà avvio con un’indagine sull’antico e non ancora decifrato linguaggio Rapa Nui, l’alfabeto Rongo Rongo (2004) inizia a sviluppare una lunga serie di opere, ispirate all’indecifrabilità dei linguaggi perduti, come riscoperta di mondi poetici ancora sconosciuti, come quello dei Boscimani o i simboli dei Nativi Americani. Nel 2000 fonda il gruppo Art Project, diretto da Elena Lombardi e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a quattro edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive. Le sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni private di tutto il mondo, tra cui: Museo di Cà Pesaro Venezia, Kunsthalle Norimberga, Kunsthaus Murburg, Museo Cuevas Città del Messico, PAC Milano, Marie du Pantheon Parigi, Museo delle Albere Trento. Vive e lavora a Milano e Parigi. Nel 2011 è l’unico artista invitato a esporre al Carnevale di Venezia con una serie di installazioni dedicate ai maggiori poeti italiani del ‘900.
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LUISA MAZZA originaria di Noto, vive e lavora a Roma dove ha frequentato l’Accademia di Costume e di Moda. Ha distribuito i suoi interessi tra campi diversi: ideazione di costumi teatrali, collaborazioni come stilista con fotografi di moda, insegnamento, decorazioni per poi approdare alla realizzazione di opere pittoriche e scultoree.
Ha tenuto la sua prima personale al Centro “Luigi Di Sarro” di Roma nel 2003. Tra le esposizioni più importanti, le personali presso la galleria Ellequadro nel 2005 e nel 2007 al Palazzo Ducale di Genova, alla L.i.Art di Roma nel 2004 e nel 2008, alla Città della Pace di Rondine (Arezzo) nel 2007. Ha partecipato a varie edizioni di Artour-o a Shanghai, Yiwo (Cina) ed a Firenze, dove nel 2009 ha esposto per la Fondazione Atchugarry e nei musei di Santa Maria Novella e Bigallo. Nel corso dello stesso anno ha inoltre partecipato a Road to Contemporary Art Roma e all’iniziativa della Bloomsbury Auctions “Artisti per Luchu” ed ha tenuto un seminario presso l’Università di Tor Vergata, Roma. Nel 2010 è stata presente ai Musei Borgogna e Leone di Vercelli (evento collaterale Guggenheim) ed è tra le 3 protagoniste della mostra itinerante “L’apparenza ambigua” a cura di Giorgio Bonomi, con prima tappa Milano (galleria Derbylius), secondo appuntamento Roma (Centro Luigi Di Sarro) e prossimamente a Perugia. Tra i riconoscimenti più importanti il premio “Arte Metro Roma” e nel 2007 ha vinto il concorso per opere d’arte bandito dal Ministero delle Infrastrutture per il quale ha realizzato un’opera di grandi dimensioni.Hanno scritto del suo lavoro Giorgio Bonomi, Luca Arnaudo, Marcello Carriero, Patrizia Ferri, Clara Iannarelli, Tiziana Leopizzi, Barbara Martusciello, Olivia Spatola, Chiara Massini, Micaela Mander.
FELICE CAPPA (Rionero in Vulture, 16 giugno 1963), giornalista, autore e regista, ha partecipato con installazioni visive a due edizioni della Biennale Giovani artisti del Mediterraneo (1984, 1986). Dopo aver collaborato con teatri e istituzioni culturali pubbliche e private (Piccolo Teatro, Triennale, Ice, Dams, Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, Scuola Holden) ha iniziato la sua collaborazione con la Rai come assistente di Carlo Freccero e come consulente artistico di Palcoscenico. Ha curato, scritto e adattato per la televisione numerosi programmi, tra gli altri: Vajont e I-TIGI, Canto per Ustica con Marco Paolini; Totem con Alessandro Baricco e Gabriele Vacis; Corpo di stato e Francesco a testa in giù con Marco Baliani; Totò Principe di Danimarca con Leo De Berardinis; le biografie: Eduardo racconta Eduardo, Sinopoli, i tre cuori dell’uomo; Giorgio Strehler o la passione teatrale. Dal 1997 collabora stabilmente con Dario Fo e Franca Rame.Da dieci anni firma regie alternando spettacoli, film, documentari d’arte e riprese di teatro per la televisione.Nel 2009 Promo Music – Corvino Meda Editore in collaborazione con Rai Trade realizza il documentario “Il Sangue e la Neve”, la protagonista che recita la parte della giornalista è Ottavia Piccolo e il regista è Felice Cappa. In seguito alle numerose pubblicazioni librarie dirette a sensibilizzare le coscienze dei lettori, Felice Cappa sceglie di indirizzarsi ad un pubblico diverso, rielaborando per la televisione il testo teatrale scritto da Stefano Massini e interpretato per il teatro dalla stessa Ottavia Piccolo. Ne è derivato uno straordinario contributo visuale che permette agli spettatori di accompagnare le parole di Anna Politkovskaja alla sua immagine che si muove solitaria in uno sfondo cupo e desolato mentre racconta le sue esperienze in una Cecenia in guerra e le difficoltà della sua professione che le sono costate l’etichetta di nemica della Russia incorreggibile e per giusta non rieducabile.Nel 2010 sempre per Promo Music – Corvino Meda Editore (in collaborazione con Rai Trade) esce “Binario 21. Il canto del popolo ebreo massacrato”. Moni Ovadia con questo testo teatrale adattato appositamente per la televisione tramanda al grande pubblico il tragico ricordo della Shoah affinché niente di simile possa più accadere. E al termine dello spettacolo incontra Liliana Segre che racconta la sua deportazione dal Binario 21 della stazione centrale di Milano.Nella regia di Felice Cappa lo spettacolo è messo in scena proprio in questo luogo, che diventerà la sede della Fondazione Memoriale della Shoah. Nel montaggio, le riprese della performance si alternano con il pellegrinaggio in Polonia di Moni Ovadia che ritorna nei luoghi dello sterminio.
TIZIANO BROGGIATO è nato a Vicenza, dove vive, nel 1953. I suoi libri di poesia più recenti sono: Parca lux (Marsilio, 2001; Premio Montale 2002), Anticipo della notte (Marietti, 2006, premio Sandro Penna 2007), e Dieci poesie (in Almanacco dello Specchio – Mondadori, 2007). Ha curato le antologie Canti dall’universo – Dieci poeti italiani degli anni ’80 (Marcos y Marcos, 1988) e Lune gemelle (Palomar, 1998). Numerose le traduzioni della sua opera poetica in diverse lingue, tra cui, francese, spagnolo inglese, croato, serbo neogreco.
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PAOLO LISI (1966) è medico ospedaliero. Vive a Catania. Ha pubblicato i libri di poesie Denti sul selciato (Palermo 1990); L’arco (Milano 1993); Mediterranea (Nicolodi Editore, Rovereto, Trento 2004); L’assedio (I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta Terme, Bologna, 2008 – Premio Internazionale Città di Salò 2010). Suoi versi sono presenti su varie antologie e riviste letterarie. Insieme a Giuseppe Condorelli ha costituito l’Associazione culturale “Interminati Spazi”, ha ideato e organizzato la rassegna con l’autore “L’Isola delle Scritture” (Taormina, 2007/2008); il Festival “IsolaPoesia” (Catania, edizioni 2007/2008/2009/2010); e la rassegna “L’autore per cena” (Sheraton Catania, 2009/2010/2011). Insieme a Natale Platania ha organizzato “Le Parole sugli Occhi – Videoscultura e Poesia” (Catania, 2008); e diversi incontri tra arte e poesia al Centro Voltaire di Catania nel 2009; e, in collaborazione con l’AMACI , la “Giornata del Contemporaneo” in svariate sedi della provincia di Catania. La sua poesia è stata tradotta in inglese e ungherese.
GIUSEPPE CONDORELLI insegna Lettere nella scuola superiore. Si occupa attivamente di poesia, critica letteraria e teatrale su quotidiani, settimanali e riviste specializzate. Scritti, racconti e recensioni, sono apparsi anche su “Storie”; “L’immaginazione”; “Capoverso” e, per Marco Nereo Rotelli, ne “L’Isola della Poesia” (Convegno Edizioni Quaderni dell’Isola, Cremona 2003).
ANNAMARIA ORSINI si è laureata in Storia dell’Arte Contemporanea alla Cà Foscari di Venezia, specializzandosi a Roma con Giulio Carlo Argan. Ha curato progetti, mostre e cataloghi di arte contemporanea per gallerie italiane ed estere: Traghetto, Venezia; Artecentro e Lattuada Studio, Milano; Zuni Arte Contemporanea, Ferrara; Studio la Città, Verona; Valentina Bonomo, Roma; Le Nuvole, Palermo; Myung Sook Lee Gallery, New York. Ha collaborato anche con importanti istituzioni internazionali quali il Museum of Contemporary Arts, San Josè, Costarica 2001; con la Fundaciò Espais d’Art Contemporanei, Girona – Barcellona, 2004; con la Fondazione dei Musei Civici Venezia, 2003 – 2011; con la Soprintendenza di Napoli, 2005, 2006. Dal 2005 nasce il sodalizio con l’artista Marco Nereo Rotelli per il quale nell’ambito della Biennale di Venezia del 2005 cura l’evento La notte dei Poeti, itinerario “poetico-visivo” nella città di Venezia.
LORETTO RAFANELLI è nato a Porretta Terme (BO). Ha pubblicato la raccolta di poesie I confini del Viso (Forum, 1987), il libro di saggi, prose e aforismi Il sangue della ricordanza (I Quaderni del Battello Ebbro, 1994), il libro di drammaturgia Nelle buie stanze (I Quaderni del Battello Ebbro, 1997), composto dai drammi “I ciclamini di Bosnia” e “Nelle buie stanze” e il volume di poesia Il silenzio dei nomi (Jaca Book, 2002). Dirige la casa editrice I Quaderni del Battello Ebbro, di cui ha curato numerosi volumi, e la rivista omonima di letteratura. Ha realizzato con l’artista Marco N. Rotelli diversi progetti tra arte e poesia, fra cui “Bunker poetico” per la Biennale di Venezia 2001. Ha ideato e dirige eventi culturali nazionali quali “Scrittori nelle scuole” e “Itinerari poetici”.
VINCENZO SANFO (Cuneo, 1946) presidente e fondatore del Centro Italiano per le Arti e la Cultura è stato per oltre 11 anni direttore del settore cataloghi d’arte del gruppo editoriale FabbriRizzoli con il quale ha realizzato oltre trecento pubblicazioni d’arte. Nell’arco della sua attività ha collaborato con tutte le più importanti istituzioni internazionali , quali ad esempio Palazzo Grassi a Venezia, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid e dal 1988, con la Biennale di Venezia e con il Festival del Cinema di Venezia . Collabora in maniera continuativa con la Città di Parigi per la quale ha realizzato alcune importanti iniziative, tra cui “Pierre e Rome vingt siècles d’élan createur” mostra sui capolavori del Vaticano da Michelangelo ai giorni nostri, “Le Tintoret” grande esposizione delle pale d’altare di Tintoretto dalle chiese Veneziane, “Hadrien: les trésors de la villa imperiale de Tivoli” e con l’artista Marco Nereo Rotelli ha realizzato una grande installazione sulla facciata del Petit Palais di Parigi. In particolare nel 2001/2002 ha curato la mostra “Picasso Black & White”, che ha toccato quattro città della Cina, organizzata in collaborazione con l’Ambasciata di Francia e con il Museo di Lodève, con il quale collabora da oltre cinque anni. Infine, incarico tra i più prestigiosi nell’ambito della Cina, è stato nominato curatore della sezione internazionale nella prima Biennale di Pechino 2003, nella seconda edizione del 2005 e in quella del 2008.
MARIA ATTANASIO (Caltagirone , 1943) è una poetessa e scrittrice italiana, autrice di romanzi e di saggi. È stata preside al Liceo Classico della città natale e consigliere comunale del PCI; in seguito, sempre di sinistra ma indipendente. In politica è stata la prima donna dirigente del comprensorio del Calatino. Oltre che poesie e romanzi brevi, scrive e pubblica saggi su storia e letteratura, e collabora a riviste, tra cui “Autobus”, “Cobold”, “Nuovi Argomenti”, “Per approssimazione”, “U & G”, “Spirali”, “Tabella di marcia” . Ha collaborato anche col quotidiano “La Sicilia”.
VIRGINIA MONTEVERDE Nata a Tübingen in Germania nel 1969, vive e lavora a Genova. Le sue scelte artistiche sono orientate alla sperimentazione digitale: pittura digitale, videoarte, e installazioni multimediali. Il suo progetto più importante “città liquida” comprende un serie di dipinti digitali e video ispirati al concetto di “evoluzione-involuzione fluida” delle realtà metropolitane. La scelta di
destrutturare palazzi e monumenti riflette la precarietà dell’individuo alle prese con una società senza più punti di riferimento solidi in cui ciò che conta è la velocità e non la durata.
Gianluigi Colin Nato a Pordenone nel 1956, conduce da molti anni una ricerca artistica intorno al dialogo tra le immagini e le parole. Il suo lavoro nasce come investigazione sul passato, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo. Si tratta di una poetica densa di richiami alla
storia dell’arte e alla cronaca, che tende a porre sul medesimo piano memoria e attualità, facendo sfumare i confini tra le epoche. Una poetica dal forte
impegno civile ed etico, che vuole restituire all’esperienza artistica forti valenze militanti. Personalità eclettica, Colin è art director del “Corriere della Sera”, ha tenuto conferenze, seminari e corsi universitari. E ha scritto anche saggi e articoli sulla fotografia e sulla comunicazione visiva. Sue personali si sono tenute in numerose città italiane e straniere (tra le sue mostre, da segnalare quelle all’Arengario di Milano, nel 1998, al centro Cultural Recoleta di Buenos Aires, nel 2002, al Museo Manege di San Pietroburgo, nel 2003, al MADRE di Napoli, alla Bienal del Fin del Mundo a Ushuaia, al Museo IVAM di Valencia nel 2011).
Protagonista di performance (organizzate in varie parti del mondo), è stato invitato a “Valencia09” (presso l’IVAM di Valencia, nel 2009) e selezionato per
il Padiglione Italia della 54 esposizione d’Arte Internazionale della Biennale d’arte di Venezia. Sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche in Italia e all’estero.Vive e lavora tra Milano e Roma.
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