Avete letto quel bellissimo poemetto di Patrizia Cavalli che si intitola ‘La Patria’?
La Cavalli, una delle poetesse più affermate e lette in Italia, intervistata da Luigia Sorrentino in occasione del Festival Internazionale di Roma “Letterature” 2012, riferendosi a questo suo poemetto dice che la patria è ormai una strana cosa, impossibile da definire. E aggiunge: “la Patria è esattamente il luogo dove si può stare, dove è possibile stare.”
Fra le tante figure possibili di patria richiamate da Patrizia Cavalli in ‘La patria’, ” c’è anche quella di una pazza che ormai/dorme per strada.”
Un verso che lancia, letteralmente, un sasso, che ci folgora e ci fa vedere cosa è diventata oggi la nostra nuova patria, ‘una’ senza più casa, un’emarginata, ‘una’ senza più fissa dimora. Una patria spostata, perduta, una patria non più.
Video-intervista a Patrizia Cavalli di Luigia Sorrentino
Montaggio di Luigia Sorrentino
[flv]http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/poesia/luigia_08062012.mp4[/flv]
Cavalli è uno degli autori più «chiari» della poesia contemporanea, e questo è il dono a se stessa e a noi.
Condivido in parte con Cavalli; poiché a parte la patria del mondo, essa è derivata dal luogo di nascita; per cui in certo senso una geografia primordiale esiste. Sul confine sociale sono più d’accordo.