Sono sei i finalisti della 27 esima edizione del Premio Dessì scelti dalla giuria presieduta da Anna Dolfi che ha selezionato 275 opere pervenute per la Narrativa, 153 per la Poesia.
Per la Narrativa i finalisti sono: Edoardo Albinati, (nella foto) “Vita e morte di un ingegnere”, Sandro Bonvissuto “Dentro”, Salvatore Silvano Nigro “Il principe fulvo”; per la Poesia: Fabrizio Bajec “Entrare nel vuoto”, Alessandro Ceni “Parlare chiuso: tutte le poesie”, Gilberto Isella “Mappe in controluce”.
Ciascun finalista sarà premiato con 1.500 euro, mentre i vincitori delle due categorie con 5 mila euro.
Il Premio speciale della Giuria quest’anno verrà assegnato a Mogol, come figura di spicco della scena pubblica e della cultura nazionale. Milena Vukotic, Lella Costa, Simone Cristicchi, Luca Telese, Massimiliano Verga, Fabio Genovesi, sono, invece, alcuni degli ospiti della manifestazione in programma a Villacidro (Medio Campidano) dal 18 al 23 settembre prossimi. La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 23 settembre a partire dalle 18:00.
Con la decisione dare il premio speciale del Premio Dessì a Mogol, autore importante della canzone italiana, una parte del mondo accademico “sdogana” l’antica disputa tra poeti e parolieri. Mogol, il cui vero nome è Giulio Rapetti, è autore di migliaia di brani che hanno reso celebri artisti come Lucio Battisti, Celentano, Mina e altri.
“I testi delle sue canzoni sono parole utili e che incidono nella nostra memoria”, ha dichiarato Duilio Caocci, uno dei membri della Giuria presieduta dalla italianista Anna Dolfi, professore di letteratura moderna e contemporanea all’università di Firenze. In giuria anche il poeta e studioso di Alessandro Manzoni, Giuseppe Langella, il docente di letteratura contemporanea Massimo Onofri, il poeta Giancarlo Pontiggia, i giornalisti Mario Baudino e Stefano Salis, il ricercatore di italianistica Duilio Caocci, la comparativista Evanghelia Stead,
e Giuseppe Marras presidente della Fondazione Dessì.