[S]oggetti migranti, dietro le cose le persone

Arte e poesia
a cura di Luigia Sorrentino

A Roma, al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”  (Piazza Guglielmo Marconi 14) prende il via il 20 settembre 2012 “IDEE MIGRANTI” con la mostra  [S]oggetti migranti: dietro le cose le persone, dalle storie di migrazione del Novecento agli sbarchi dei migranti contemporanei a Lampedusa.

La mostra, che potrà essere visitata fino al 2 aprile 2013 , ospita due installazioni: “Viaggio ’39 / ’49 / 15.000k varsaviacortina” , a cura del Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro e  “La parola è bussola” , di Giacomo Sferlazzo e Costanza Ferrini in collaborazione con l’associazione Askavusa di Lampedusa.

Viaggio ’39 / ’49 / 15.000k varsaviacortina”  racconta la storia di Boris, un adolescente ebreo-polacco che nel 1939 scappa da Varsavia, per sfuggire alle persecuzioni naziste. Dopo le drammatiche vicende della deportazione e dell’internamento, Boris inizia il lungo viaggio di ritorno. In seguito a lunghe peregrinazioni per città italiane, incontra nel 1950 Ettore Guatelli, un maestro elementare di Ozzano Taro cui si deve la straordinaria raccolta di oggetti divenuta, dopo la sua morte, Fondazione Museo. Il progetto espositivo entra in sintonia con le tematiche della mostra [S]oggetti migranti: dietro le cose le persone, tracciando uno stretto legame fra vite migranti, testimonianza degli oggetti e progetto guatelliano.

“La parola è bussola”  mostra oggetti, vestiti, libri, scarpe, foto, lettere, utensili appartenuti ai migranti, legni di barche recuperati sulle spiagge di Lampedusa provenienti dalle imbarcazioni arrivate, ma anche da quelle mai approdate. Frammenti di oggetti e di storie che testimoniano il passaggio di persone protagoniste di viaggi spesso drammatici verso l’Europa. L’installazione proposta dagli autori fa parte di un progetto finalizzato alla restituzione delle memorie migranti attraverso la costituzione, nell’isola siciliana, di un Museo delle Migrazioni.

Le due installazioni inaugurano la sezione “IDEE MIGRANTI” della mostra [S]oggetti migranti: dietro le cose le persone. Lo spazio intende accogliere, nel periodo dell’esposizione, le proposte di artisti, ricercatori, associazioni, centri di ricerca, ecc. che hanno partecipato al concorso lanciato dal Museo “Luigi Pigorini” nel luglio scorso.

“IDEE MIGRANTI” è un ampliamento della mostra [S]oggetti migranti e della sua missione: aprire gli spazi museali al dialogo tra diversi attori del territorio nazionale per rafforzare la vocazione del museo ad essere contenitore e catalizzatore di multivolcalità, prospettive critiche, contaminazioni di linguaggi.

L’esposizione [S]oggetti migranti: dietro le cose le persone sarà visitabile fino al 2 aprile 2013 e rappresenta l’evento conclusivo del progetto europeo READ-ME 2 – Réseau européen des Associations de Diasporas & Musées d’Ethnographie, realizzato dal Museo Pigorini, in qualità di Istituto capofila, in partenariato con il Musée royal de l’Afrique centrale di Tervuren (Bruxelles), il musée du quai Branly di Parigi, il Museum für Völkerkunde di Vienna e in collaborazione con le associazioni della diaspora di Italia, Belgio, Francia e Austria.

[S]oggetti migranti, ha come fulcro il tema dei viaggi di migrazione compiuti dagli oggetti conservati nei musei etnografici. Attraverso la presentazione di oltre 150 opere presenti nei depositi del Museo Pigorini, molte delle quali mai esposte, nella mostra vengono portate in primo piano le storie passate e presenti che si nascondono dietro quegli oggetti.

 

Servizio di Informazione e Comunicazione
Direttore – Gianfranco Calandra
gianfranco.calandra@beniculturali.it


Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”
Piazza G. Marconi, 14 – 00144 Roma EUR
tel. 0654952269 – fax 0654952310
www.pigorini.beniculturali.it

www.facebook.com/museo.luigi.pigorini

s-mnpe.comunicazione@beniculturali.it

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