Annamaria Farabbi, solo dieci pani

Nello scaffale: Annamaria Farabbi
a cura di Luigia Sorrentino

il colloquio
tra figlia e madre

Ho studiato che il rosone di alcune chiese romaniche è stato progettato come meridiana notturna affinché i monaci, durante la preghiera, potessero conoscere l’ora, osservando le stelle, attraverso la rosa vitrea.

Non tanto per conoscere ò’ora figlia mia, ma per l’esercizio interiore della dilatazione. Per l’accoglienza minima dell’infinito. Sì studia. Ma dimentica tutto umilmente.
Raggiungi le terre oltre le chiese. Entra nel fuoco assiale della tua lente interiore. La meta profonda del tuo viaggio è in te: saper mangiare pane respirando il vuoto limpido.

di Annamaria Farabbi “solo dieci pani” LietoColle editore, 2009

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