Arte e poesia, Alessandro Kokocinski
a cura di Luigia Sorrentino
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E’ nato a Porto Recanati nel 1948 da madre russa e padre polacco.
La sua giovane mano riprendeva le emozioni e la bellezza di quei posti e di quelle esperienze. Nei primi anni ’60, a Buenos Aires entra a far parte del fantastico mondo del circo come acrobata con i cavalli e inizia a viaggiare per l’America Latina conoscendo i più grandi artisti circensi tra cui Popov. Tornato a Buenos Aires, arricchisce la sua arte lavorando come scenografo teatrale, ma la persecuzione militare argentina lo costringe a rifugiarsi a Santiago del Cile (1969), dove espone disegni di chiara denuncia politica (le sue opere si trovano presso il Museo d’Arte Moderna di Santiago).
Alla caduta del governo Allende, Kokocinski si trova già in Europa, a Roma, dove è accolto da intellettuali come Rafael Alberti, Alberto Moravia, Carlo Levi e altri. Prima di lasciare Roma per Anticoli Corrado, partecipa alla X Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma ed è invitato dallo Stato Vaticano ad esporre nei propri Musei e ad illustrare l’Angelus Dei per l’anno Santo sotto il pontificato di Papa Paolo VI. Nel 1977 viene allestita una sua personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nella quale l’artista continua a denunciare, attraverso la pittura, la crudele realtà sociale del Sud America, in cui è soggetto al vigile controllo della dittatura militare dell’Argentina.