Roberto Paci Dalò, Luftkrieg

Arte e Poeia
a cura di Luigia Sorrentino

Luftkrieg è il titolo di una mostra personale di Roberto Paci Dalò a Berlino. (Dall’8 Dicembre 2012 al 12 Gennaio 2013).
Vernissage venerdì 7 Dicembre 2012 ore 19.00. Introduzione e moderazione: Dott.ssa Julia H. Schröder.

La Galerie Mario Mazzoli di Berlino presenta la mostra Luftkrieg, personale dell’artista Roberto Paci Dalò. … Artista visivo, compositore/musicista e regista, Paci Dalò presenterà opere inedite: oggetti sonori, installazioni interattive, disegni, scultura e film allestiti in modo tale da creare un’opera complessiva, “totale”, intimamente legata alla tipologia del luogo che la ospita.

Il riferimento principale del progetto è il libro Storia naturale della distruzione (Luftkrieg und Literatur) di W. G. Sebald. L’autore completò questo straordinario e controverso libro poco prima della morte nel dicembre 2001. Si tratta di un doloroso studio sulla devastazione delle città tedesche a causa dei bombardamenti alleati durante la Seconda guerra mondiale e uno studio nella letteratura e cultura tedesche su questo trauma. Questo testo è uno studio essenziale e profondamente rilevante sulla guerra e sulla società, sulla sofferenza e sull’amnesia.

In questa mostra Paci Dalò indaga alcuni degli aspetti del testo attraverso suono, oggetti, film, luce.
Gli spazi della Galerie Mario Mazzoli diventano un unico ambiente immersivo dove i visitatori si muovono all’interno di un dispositivo sensoriale e reattivo. Hanno collaborato alla realizzazione delle opere Jeff Mann e Damiano Bagli.

Roberto Paci Dalò, attivo da anni sulla scena internazionale, realizza il suo lavoro a partire da suono e disegno, per poi abbracciare la scultura, l’installazione, la musica, il film, la perfomance e progetti collaborativi, muovendosi tra istituzione, scena indipendente e pop culture.

Arte, scienza e natura sono le parole chiave del suo lavoro. Pioniere nell’utilizzo di Internet e nell’integrazione tra tecnologie analogiche e digitali, le sue aree di lavoro sono: radiofonia, reti telematiche, persistenza della tradizione classica nel contemporaneo, psicoacustica, robotica, cibernetica, interazione uomo-macchina, elaborazione in tempo reale di immagine e suono, soundscape (paesaggi sonori e ritratti acustici di città), cartografia.

Per definire il proprio lavoro Paci Dalò ha coniato i termini: drammaturgia dei media e teatro dell’ascolto. Frequentemente realizza le proprie opere in più campi di intervento, approfondendo aspetti percettivi diversi dello stesso materiale. È così che opere sceniche e musicali diventano sovente pezzi radiofonici o installazioni interattive suono/video e progetti online.

L’esplorazione di Paci Dalò di temi come guerra, fascismo, nazismo, ebraismo, è documentata in lavori precedenti quali Italia anno zero (Budapest, Vienna, Strasbourg, Huddersfield, Berlin 2004), Schwarzes Licht (Berlin 2004), Greuelmärchen (Berlin 2006), De bello Gallico (Rimini 2011), Ye Shanghai (Shanghai 2012).

Roberto Paci Dalò ha presentato i propri lavori, oltre che in spazi canonici (Kunsthalle Vienna, Biennale di Venezia, Ars Electronica Linz, Opera di Vienna etc.), anche in insoliti luoghi quali: la spiaggia adriatica, con quindici chilometri di diffusione sonora (Publiphono); la Certosa di San Martino, una delle più importanti chiese del barocco napoletano (L’assedio delle ceneri); un edificio di archeologia industriale a Graz (il rave Trance Bakxai); una ex loggia massonica canadese (Western Front Vancouver, Local & Long Distance); un teatro d’opera di Rimini, chiuso dal 1943 e riaperto per due notti soltanto (De bello Gallico); carri armati e mezzi corazzati della seconda guerra mondiale (Deutsch-Russisches Museum Berlin-Karlshorst, Schwarzes Licht); un’icona dell’Architettura del Ventennio (Palazzo della Civiltà del lavoro Roma-EUR, Metamorfosi); web (creazione nel 1995 di Radio Lada, una delle prime web radio della scena internazionale).

Ha collaborato con artisti di più discipline: musicisti (Kronos Quartet, Philip Jeck, Terry Riley, Scanner, Tenores di Bitti, Robert Lippok, Almamegretta, David Moss); scrittori (Predrag Matvejevic’, Gabriele Frasca); artisti visivi (Maurizio Cattelan, Hermann Nitsch, Robert Adrian X); filosofi (Giorgio Agamben); graphic designer (Leonardo Sonnoli), fotografi (Roberto Masotti, Guido Guidi); attori (Umberto Orsini, Arnoldo Foà, Anna Bonaiuto, Sandro Lombardi). Produce regolarmente dischi e libri.
Ha recentemente realizzato Ye Shanghai, una performance musicale-visiva creata per SH Contemporary 2012 e prodotta da Davide Quadrio, in collaborazione con Francesca Girelli (Arthub Asia), in un enorme edificio donato dall’Unione Sovietica alla Cina nel 1955. Per la durata di tutto il 2012 Roberto Paci Dalò ha ideato, con Andrea Felli e Leonardo Sonnoli, Everydayjohncage, un progetto quotidiano dedicato a John Cage: http://everydayjohncage.tumblr.com.
Vive e lavora tra Rimini e Berlino.

Fondata nel 2009, la Galerie Mario Mazzoli è una galleria d’arte contemporanea che si concentra su lavori nei quali il suono rappresenta un cruciale elemento strutturale. È un luogo dedicato all’esplorazione e alla promozione dei diversi modi in cui il suono viene utilizzato come mezzo artistico. I lavori presentati possono assumere varie forme, come ad esempio installazioni sonore dove l’elemento visivo non è presente; “sculture sonore” nelle quali la composizione sonora è presentata sotto forma di un dialogo simbiotico con gli elementi scultorei; ancora spartiti musicali grafici, in forma di disegni, dipinti o oggetti tridimensionali; oppure installazioni cinetiche, nelle quali il suono partecipa dando forma al fenomeno esplorato dall’artista; e infine video, con le rispettive colonne sonore. Parallelamente alla regolare attività espositiva, la Galerie Mario Mazzoli lavora in stretto contatto con numerosi compositori di musica contemporanea e teorici, che promuovono i loro lavori attraverso concerti ed incontri.
  Walter Dalowitz


GMM
in collaborazione con
Giardini Pensili
e
Berliner Künstlerprogramm DAAD

3 pensieri su “Roberto Paci Dalò, Luftkrieg

  1. Mi domando perche’ nessuno abbia commentato!
    E’questo e’ un tipo di arte che possiamo vivere tutti e tutti i giorni senza entrare in nessuna galleria?

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