Veronica Tinnirello, “Polaroid stile impero”

Letture
a cura di Luigia Sorrentino

dalla Prefazione di Francesca Serragnoli

«il cielo neanche l’acqua/ dei santi lo lava via, è un ver­so della prima poesia che dà il benvenuto a chi leg­ge e lo trattiene. Poi il ritmo incalza e i segni minimi, di cui è composto, diventano come indizi, orme nella ne­­­ve della memoria, una luce nel pensiero (così anche, mi pare di ricordare, Ungaretti metteva a fuoco la poe­­­­­­­sia del Petrarca). […] È una poesia di viaggio, misteriosa, difficile d’afferrare nella sua stra­­­­­­na metamorfosi, questo filo di se­ta che cuce versi e paesi lontanissimi, citati solo nel lo­ro essere porto del­­lo sguardo. Non dico che la poesia deve avere lo scrupolo di farsi capire (scrupolo che non condivido), dico una co­sa più banale: che la scrittura è sempre serva, seconda, che viene dopo e che non può isolarsi, deviare, non ricordare quel bagliore che l’ha chiamata ad essere.»
Da “polaroid stile impero” di Veronica Tinnirello, (2011-2012) Prefazione di Francesca Serragnoli, Raffaelli Editore, 2013 (12,00)

I
Un corridoio rosso
costrinse
a camminare
tutta la vita

Il cielo neanche l’acqua
dei santi lo lava via

II
ci sono i famigerati
scrigni di famiglia
da ripulire d’eco

questa polaroid
non dà tregua

III
memoria di umane stanze, zoo
di gomma non vissuta, dispersa
tra i mattoni in fila storta
troppo grandi, troppo grandi
questi fiori finti
questi fenicotteri di vapore

crescono trasparenti
gli inferni pitagorici


Veronica Tinnirello  è nata a Firenze e risiede a Bologna. Si è laureata in Scienze umanistiche all’Università La Sapienza di Roma e successivamente diplomata presso la scuola per attori di prosa “Alessandra Galante Garrone” di Bologna diretta da Vittorio Franceschi.
Ha pubblicato: “La voce che disegna l’orizzonte” (Editoria&Spettacolo, 2006); e “Gli angeli vanno a dormire presto” (Coniglio editore, 2009).

3 pensieri su “Veronica Tinnirello, “Polaroid stile impero”

  1. La poesia è uno stato d’animo profondo e in diversi momenti della vita questo sentimento può cambiare, se si vuole esternare a tutti bisognerebbe farsi capire da ognuno.
    Avere un animo sensibile non è da tutti,io non so se possiedo questo ma da questi versi capisco che l’autrice soffre per molteplici segreti familiari. Grazie per l’attenzione.
    Anna

  2. Bello! Anche i conigli selvatici dopo una passeggiata al crepuscolo vanno a dormire presto e riappaiono sulla strada in terra battuta alle prime luci del giorno. Amano quella strada, escono dai campi che li proteggono e rischiano gli artigli dell’avvoltoio per un po’ di sole.

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