In memoria di te, Amelia Rosselli

Luigia Sorrentino legge una poesia di Amelia Rosselli tratta da “Documenti”. Nella foto del video Amelia Rosselli è ritratta da Dino Ignani.

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3 pensieri su “In memoria di te, Amelia Rosselli

  1. La poesia di Amelia è un tuffo in quel lago tanto agognato ma anche tanto temuto da chi scrive Poesia, un viaggio sul confine di guerra tra coscienza e incoscienza ove cercano di prendere vita parole a volte a noi non comprensibili, le partoriamo ma sembrano più loro nostre madri che noi loro genitrici. Quante volte ho respirato a lungo aspettando che Lei arrivasse già formata e così è stato, ma è servito coraggio per accettare di nuotare in acque sconosciute, e in più senza credo alcuno. Per Amelia sembra più familiare, più accettabile, più sopportabile, quella terra di guerra che la vita normale! E la domanda bruciante è: Madama Poesia ci salva la vita o con la coscienza che l’accompagna e che si impadronisce di noi impedendoci illusioni alcune ci obbliga alla disperazione?

  2. E’ vero quello che dici Maria. Se non fosse così tutto sarebbe precostituito. Ma la parola della poesia fa chiarezza, in qualche modo chiarisce le cose, che finalmente appaiono, nella giusta dimensione.

  3. Se Amelia non fosse stata ‘estremamente lucida’ come avrebbe potuto scrivere quel verso finale sugli “elefanti che abitano la terra pochi”, per fortuna, “ottusi”?
    Amelia aveva poi momenti di estrema follia, ma quando questo accadeva, stava male, non scriveva nulla. Era troppo impegnata con i suoi “mostri”. Ma quando riusciva a metterli da parte, allora un fiore nasceva.
    Ciao Maria

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